Bad Memories - Kid Klown in Crazy Chase

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I capolavori del passato non sono sempre come ce li ricordiamo...

L’argomento che viene introdotto in questa nuova pagina di Retrogaming con Otto Bit può sembrare un pò in controtendenza con il sentimento nostalgico che perma in genere la rubrica.
Applicata al mondo dei videogiochi, la nostalgia implica la felice riscoperta di memorie videoludiche del passato, e il rinnovamento di un divertimento antico.
Non sempre è così.
I ricordi, specialmente quelli infantili, sono spesso materia eterea, impalpabile. Semplificazioni colorate e idealizzate di una realtà ben più complessa.
Spesso, andando a riesaminare certe rimembranze antiche, ci si trova di fronte a veri e propri falsi storici che non reggono il confronto con la dura realtà.
Qualsiasi retrogamer che si rispetti deve imparare a fare i conti con questo concetto, onde evitare cocenti delusioni nella riscoperta di titoli amati durante l'infanzia...


Il riflettore di oggi è puntato su Kid Klown in Crazy Chase, titolo inserito da alcuni critici del settore nella "Trilogia dei grandi platform sconosciuti" insieme a Plok (di cui abbiamo parlato qui) e Super Putty.

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Kid Klown in Crazy Chase, come quasi tutti i platform dell’epoca Snes, non offre una trama particolarmente intrigante: su un pianeta alieno popolato da una società di clown extraterrestri è stata rapita la figlia del re, e Kid Klown ha l’ingrato compito di recuperarla. A mettergli i bastoni tra i piedi (letteralmente) ci penserà Blackjack, un pagliaccio malvagio che ama gli scherzi e i tranelli.

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Gli ambienti di gioco sono variegati e comprendono selve, città, montagne, grotte infestate. Il giocatore dovrà percorrere questi territori dall’alto verso il basso, orientando Kid Klown per mezzo di una “curiosa” visuale isometrica.
Curiosa, perché non pone il protagonista al centro dello schermo (come in The Legend of Zelda, per intenderci), ma inquadra il personaggio da una strana angolazione tre quarti. Come risultato, l’ambiente appare certamente inusuale rispetto a ciò che si è abituati a vedere normalmente in un platform.
Più tridimensionale, forse, ma sicuramente più difficile da navigare.
Gli occhi e le mani del giocatore faticano a trovare un accordo, e il controllo del piccolo clown ne risente parecchio. Specialmente considerando che il gioco è essenzialmente una corsa a ostacoli contro il tempo.
 

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Il nostro simpatico buffone di corte dovrà correre più velocissimo sino alla fine del livello, arrivando al traguardo prima che un lunghissimo stoppino inneschi la bomba preparata da Black Jack.
L’ idea alla base del gameplay non è niente male e si rifà a un filone, quello dei “livelli da percorrere fuggendo”, che verrà poi ampiamente valorizzato da Naughty Dog.
E’ bene spezzare una lancia anche in favore della grafica dei fondali e delle animazioni. Se i primi si presentano ottimamente curati, le seconde sono estremamente variegate, e sottolineano in maniera comica ogni errore del protagonista, creando un’atmosfera senza dubbio pagliaccesca.

Purtroppo tutti questi elementi positivi non bastano a promuovere totalmente il titolo.
Il gameplay non richiede semplicemente di superare indenni i livelli, ma di trovare e recuperare quattro simboli, corrispondenti ai semi delle carte da poker. Questo va ad aggravare il già sostanzioso problema della telecamera e dei controlli. Per trovare le preziose icone, bisognerà direzionare il protagonista con precisione… e questo è chiedere troppo per un gioco del genere.
In conclusione, Kid Klown in Crazy Chase è consigliato per il suo valore "didattico", meno per l'esperienza in sé. Un titolo da provare e da sottoporre costantemente alla sfida del tempo.

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