Bad Memories - Jet Force Gemini

Bad Memories: uno dei bellissimi frutti della collaborazione tra Nintendo e Rare, Jet Force Gemini

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Pensi a Nintendo e ti viene in mente l’eccellenza del level design, i controlli perfettamente studiati e calibrati, il gameplay immediato e accessibile a tutti ma al tempo stesso capace di una rara profondità. E ai personaggi puccettosi e tarati per i più giovani, diciamo la verità. Jet Force Gemini è questo, con l’aggiunta di un sacco di violenza splatter, perlopiù ai danni di formiche antropomorfe, che vogliono conquistare una Galassia lontana lontana. Confusi? È legittimo, visto che siamo di fronte ad una delle più eccentriche e singolari produzioni che la mai troppo lodata collaborazione fra Nintendo e Rare (quella vera, non quella di Banjo brugola e bulloni) produsse all’epoca del grande Nintendo 64, degna di stare al fianco di capolavori assoluti come Banjo-Kazooie e Donkey Kong Country.

I Jet Force Gemini sono una squadra di ranger spaziali, i gemelli Juno e Vela, con il loro cane robotico Lupus, e devono sventare una minaccia su scala galattica organizzata dal supercattivo di turno, Mizar, a capo di truppe di formiche aliene che tanto devono all’immaginario fantascientifico di qualche decennio fa. Come se non bastasse, oltre a blastare formiche aliene a manetta, è necessario salvare i Tribals, una innocente popolazione di esserini simili a dei teneri orsacchiotti. Ciascuno dei tre ha un suo potere unico, Juno è immune ai danni da fuoco, Vela può nuotare sott’acqua, Lupus volare per brevi periodi, e occorrerà sfruttarli a fondo per accedere ad aree segrete pieni di armi, tesori e sfide.

[caption id="attachment_141224" align="aligncenter" width="600"]Jet Force Gemini screenshot 2 Jet Force Gemini - screenshot[/caption]

Dopo aver riunito la squadra nel prologo è possibile scegliere quale dei tre usare in ogni momento, e prende il via un titolo che è una piccola gemma, uno shooter in terza persona semplicemente mirabile, ricco di azione e di armi diverse, capace di sfidare i vostri riflessi ma soprattutto di solleticare il vostro acume tattico, dato che in ogni stage ci sono tanti Tribals da salvare, inermi e collocati in posti per loro molto pericolosi (tipo un deposito di barili esplosivi protetto da dieci guardie), e se ne muore anche solo uno lo stage va rifatto da capo.

Come se essere uno shooter adrenalinico e tattico al tempo stesso non bastasse, Jet Force Gemini esagera: le aree di gioco sono immense e esplorabili non linearmente, e come accennato piene di armi e collezionabili di ogni tipo, la colonna sonora è talmente ispirata che se rimasterizzata con le moderne tecnologie non sfigurerebbe neanche in un tripla A odierno, c’è persino una modalità multiplayer per 4 giocatori. Non tutto è perfetto, il frame rate è talvolta ballerino quando l’azione a schermo è particolarmente densa, il livello di una sfida fatta di decine di ore di gioco è talvolta davvero estremo fino al frustrante, il multiplayer di cui si è detto è perlopiù una poco incisiva raccolta di minigame poco ispirati, ma Jet Force Gemini resta un titolo imperdibile e ancora nuovo nel concept, l’ultima perla in ordine di tempo di quella Rare che non c’è più.

[caption id="attachment_141223" align="aligncenter" width="600"]Jet Force Gemini screenshot 1 Jet Force Gemini - screenshot[/caption]

Come è stato (ri)giocato: nonostante sia considerato uno dei migliori titoli per Nintendo 64, Jet Force Gemini non ha avuto altre versioni dopo l'originale, probabilmente per una questione di diritti. Nemmeno la solitamente provvidenziale Virtual Console può aiutare, pertanto l'unico modo per provarlo è quello di impugnare il tricorno della console Nintendo.

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