Bad Memories - Caesar, Faraon e tutti gli altri

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Uno sguardo alla serie che ci ha insegnato come essere dei buoni sindaci... più o meno...

Chiunque abbia iniziato la sua carriera videoludica con il PC ha avuto, presto o tardi, la fase "gestionale". Sim City, Theme Hospital, Dungeon Keeper (non disperate, dedicheremo alcune puntate future di questa rubrica aognuno di questi giochi), tutti titoli straordinari ma, prima di Bullfrog e Maxis, fu un altro studio a creare il canone d'oro dei gestionali: Impressions Games.

La City Building Series, nata nel 1992 con Caesar e andata avanti fino al 2002 con Emperor è stata una delle saghe più longeve della storia dei videogiochi e, al netto di alcuni episodi spuri usciti negli ultimi anni (come Caesar IV o Immortal Cities) ha saputo mantenere una qualità media altissima. La creazione del quartiere perfetto, l'oculata gestione finanziaria, i rapporti militari e commerciali con le città vicine, il giocatore doveva bilanciare con oculatezza micromanagement e visione globale, riuscendo sia a soddisfare gli obiettivi di ogni missione sia a mantere un punteggio il più alto possibile.

La serie, ovviamente, aveva anche i suoi difetti: fino all'arrivo di Emperor, infatti, era pressoché impossibile gestire le ronde dei personaggi "tecnici", ovvero poliziotti, vigili del fuoco e archietti. Per questo motivo spesso le nostre città andavano letteralmente a fuoco o registravamo crolli di strutture costosissime e fondamentali per l'economia cittadina.

Nonostante questi piccoli problemi, però, poche soddisfazioni videoludiche sono comparabili al completamento della grande piramide di Faraon quando, dopo settimane di gioco, finalmente vediamo tutto lo splendore del monumento sul nostro schermo.

Forse, fra qualche anno, futuri sindaci e amministratori locali ammetteranno di aver imparato ad amare i ruoli di governo cittadino proprio giocando, da ragazzi, ai titoli di Impressions. Non ne saremmo troppo stupiti.

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