Baby Reindeer, 10 film da vedere se vi è piaciuta la serie Netflix
Baby Reindeer è un’agghiacciante esperienza che parla di stalking e non solo: ecco 10 film da vedere se avete apprezzato
Baby Reindeer è su Netflix
Attrazione fatale
Il classico per eccellenza in tema stalking, con una Glenn Close a livelli clamorosi e un Michael Douglas che, be’, “si limita” a fare il Michael Douglas anni Ottanta, una cosa che gli è sempre venuta benissimo. È la storia di un uomo che tradisce la moglie con una donna di successo che però si dimostra ben presto ossessionata da lui e dalla sua intera famiglia – coniglio compreso.
Cape Fear – Il promontorio della paura
Non c’è solo lo stalking nel film di Scorsese: De Niro interpreta uno stupratore che, uscito di galera, mette a frutto tutto quello che ha imparato durante gli anni in prigione per perseguitare l’avvocato che, secondo lui, non l’ha difeso adeguatamente e l’ha fatto finire dietro le sbarre. Una delle migliori prove di sempre di De Niro, e non è poco.
Duel
È possibile subire stalking da parte di un camion? Sì, almeno nel film di debutto di Steven Spielberg tratto dall’omonimo racconto di Richard Matheson. L’aspetto più terrificante è la completa gratuità della persecuzione a quattro ruote: nasce tutto (pare) da un semplice sorpasso che offende a morte il guidatore del camion.
Henry, pioggia di sangue
Non è vero stalking, visto che parliamo di un serial killer fatto e finito, ma il film di John McNaughton parla comunque (anche) di ossessione – in particolare quella di Henry per la sorella del suo amico e complice Otis, che come ogni singola cosa in questo film si concluderà inevitabilmente in tragedia.
Il rompiscatole
Dall’ano di un rinoceronte allo stalking selvaggio: curiosa la carriera di Jim Carrey negli anni Novanta. Il rompiscatole è di gran lunga il suo film più inquietante, nonostante (o forse proprio perché) voglia prima di tutto far ridere. Ve ne abbiamo parlato qui.
L’uomo invisibile (2020)
La miglior versione cinematografica del romanzo di H.G. Wells: Leigh Whannell la trasforma in una storia di stalking e violenza domestica, resa ancora più inquietante dal fatto che lo stalker di turno è, come suggerisce il titolo, completamente invisibile.
Maniac (1980)
Ancora una volta un serial killer e non “solo” uno stalker, ma in una lista di film che parlano di ossessioni e gente pericolosa non potevano non citare il capolavoro di William Lustig, girato dal punto di vista dell’assassino e per questo ancora più inquietante e capace di infilarsi sottopelle e far sentire sporco chi guarda.
Misery non deve morire
Lo stalker di solito è tale perché ti segue, ti perseguita, è ovunque ma raramente entra in azione, almeno finché non è troppo tardi. Nel film di Rob Reiner, invece, assistiamo a quello che succede quando una stalker riesce a mettere le mani sull’oggetto della sua ossessione – che non è tanto il romanziere interpretato da James Caan, quanto le sue opere.
One Hour Photo
Il film che fece scalpore perché “Robin Williams fa il cattivo”, e in effetti conoscendo la sua carriera fa una certa impressione vederlo nei panni dello stalker ossessionato da una famiglia per la quale ha lavorato per anni. Curiosamente, quello stesso anno uscì anche Insomnia, altro esempio di film nel quale Williams interpreta un personaggio fuori dai suoi standard.
Unsane
Passato alla storia più che altro per essere stato girato interamente con un iPhone 7, il film di Soderbergh merita di essere ricordato anche perché è un thriller tesissimo che non solo parla di stalking, ma anche di quello che succede quando ne sei vittima e nessuno ti vuole credere.
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