Avengers Grimm è talmente assurdo che fa il giro
Su Minerva Full Action è arrivata la saga di Avengers Grimm, una deliziosa assurdità crossover tra l'MCU e Once Upon a Time targata Asylum
I film di Avengers: Grimm sono presenti su Full Action, un canale ricchissimo di titoli d'azione disponibile su Prime Video. Iscriviti alla prova gratuita di 14 giorni!
Ci sono immagini che valgono più di mille parole e, se piazzate sapientemente all’inizio di un film, bastano per far capire a chi sta dall’altra parte dello schermo se quello che sta per cominciare è di suo interesse o meno. Un esempio? Il marchio The Asylum, casa di produzione americana specializzata in quelli che loro stessi hanno ribattezzato mockbusters – prodotti a basso budget che fanno il verso al blockbuster con tutte le A del mondo che sta spopolando in quel momento in sala. Chi non ama questo metodo sa che appena quel logo compare la cosa migliore da fare è cambiare canale: non esistono film della Asylum che vi possano far cambiare idea sulla Asylum. Se invece, anche a fronte della povertà produttiva, vi divertite a vedere come anche i filmoni più incredibili possano venire smontati e trasformati in involontarie parodie (o semplicemente se vi piace Uwe Boll), la parola Asylum dovrebbe bastare per farvi venire un bel sorriso. Se fate parte di questo secondo gruppo abbiamo una buona notizia: sul canale Full Action di Minerva Pictures è arrivata la saga di Avengers Grimm.
Avengers Grimm è la risposta (o meglio una delle risposte possibili) a questo dilemma: perché rifare un solo blockbuster quando puoi mischiare due o più prodotti apparentemente scollegati e creare un nuovo mostro di Franktenstein? Il nome del franchise – composto per ora da due capitoli, Avengers Grimm (2015) e Avengers Grimm: Time Wars (2018) – suggerisce già le sue origini: da un lato il MCU e in generale l’idea di un gruppo di supereroi che difende il mondo da minacce di ogni genere (provenienti dal multiverso, nientemeno), dall’altro… Once Upon a Time, la serie di ABC nella quale il mondo magico e quello umano si mischiano e i personaggi delle favole passano dal primo al secondo.
Se ancora non vi gira la testa, possiamo fare di meglio: nelle loro bizzarre avventure fantasy suburbane, le nostre eroine incontrano tra gli altri Iron John, un tizio con la faccia di Lou Ferrigno (perché è Lou Ferrigno in persona) che quando vuole si trasforma in un gigantesco mostro verde e potentissimo. Non solo! Il tempo trascorso tra l’arrivo di Biancaneve sulla Terra e quello delle altre principesse ha dato modo all’eroina senza i sette nani di diventare una specie di regina del sottosuolo criminale, e unica a opporsi alla tirannia di Rumpelstilstkin, che è in qualche modo riuscito a diventare sindaco della specie di Gotham City nella quale si svolge il film.
Ovviamente, in piena tradizione Asylum, tutto questo è raccontato con un abbondante uso di pessimi dialoghi, scene di combattimento spesso confuse e incomprensibili, e soprattutto una diffusa scarsità di talento tra le protagoniste (si salva invece Rumpeletc perché interpretato da un attore con un minimo di curriculum, il Casper Van Dien di Starship Troopers, e si salva in zona Cesarini anche Cappuccetto Rosso che almeno dimostra di avere un filo di carisma). Rispetto ai soliti mockbuster Asylum, però, Avengers Grimm ha per lo meno un po’ di ritmo, e qualche soldo in più del solito da spendere in effetti speciali. E poi ripetiamo che si tratta di un film su Biancaneve e Cappuccetto Rosso che salvano il mondo: come fa a non stare simpatico?
Lo stesso discorso, amplificato, vale per Avengers Grimm: Time Wars, il sequel uscito tre anni dopo che mette in frigo qualcuna delle principesse originali, mantiene Biancaneve, Cappuccetto Rosso e la Bella Addormentata, introduce un nuovo Rumpelstiltskin che si chiama come quello vecchio solo per caso (davvero, è spiegata così nel film: “dalle mie parti è un nome molto diffuso”), e soprattutto butta nel calderone viaggi nel tempo, dimensioni parallele, Alice e il Cappellaio Matto e persino una tazza di tè alla droga. Lo spunto di base è semplicissimo e già assurdo: Magda the Mad, regina di Atlantide, ha invaso la Terra sfruttando uno dei tanti portali dimensionali apertisi quando lo specchio delle brame è andato in mille pezzi.
Magda è in cerca di Charles Charming III, il principe azzurro in persona, che ama Biancaneve ma che la regina di Atlantide vuole sposare perché il matrimonio le garantirebbe il possesso di un potentissimo anello che le darebbe il potere di governare su tutta la terraferma. Per cui Alice e il Cappellaio, che hanno fondato un’associazione segreta chiamata Looking Glass con la quale monitorano tutte le invasioni da altri mondi, devono resuscitare Biancaneve, che sembrava essere morta alla fine di Avengers Grimm, e chiedere il suo aiuto per fermare Magda.
È difficile spiegare a parole quanto Avengers Grimm: Time Wars riesca a diventare assurdo: la storia stessa inizia in maniera tutto sommato lineare e pian piano, tra dimensioni parallele e distopici viaggi nel tempo, prende talmente tante direzioni contemporaneamente che alla fine ci si dimentica da dove è cominciato il tutto. Magda the Mad è una villain che non avrebbe sfigurato in uno spin-off a basso budget di Xena, e il nuovo Rumpelstilstkin riesce a tratti a sembrare persino un attore. C’è addirittura della violenza! Sangue, qua e là, niente di trascendentale ma molto più spinto di quanto solitamente la Asylum possa permettersi.
La cosa più triste di Time Wars è che si chiude con la promessa non di uno ma di mille possibili sequel, e da allora non abbiamo più avuto notizie a riguardo. Se lo chiedete a noi è un peccato: i B-movie quelli veri sono sempre più rari, e ancora più rari sono quelli che non ti fanno venir voglia di cambiare canale dopo cinque minuti di noia. Nel mondo ci vorrebbero più Avengers Grimm: ci sarebbe anche molto più buonumore.
I film di Avengers: Grimm sono presenti su Full Action, un canale ricchissimo di titoli d'azione disponibile su Prime Video. Iscriviti alla prova gratuita di 14 giorni!