Avatar a 300 milioni?!?

In un articolo di Variety, si parla ormai apertamente di una cifra tra i 250 e i 300 milioni di budget per la pellicola di James Cameron. Costi enormi anche per The Curious Case of Benjamin Button...

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Rubrica a cura di ColinMckenzie

Del fatto che Avatar stesse battendo tutti i record di budget (quantomeno per una pellicola non sequel e quindi che presenta dei rischi maggiori), vi avevamo parlato in tempi non sospetti, più di sei mesi fa. Ora, arriva una conferma autorevole all'impressione che il film stia andando fuori controllo.

Anne Thompson, giornalista di Variety, parla ormai apertamente di un budget stimato tra i 250 e i 300 milioni, avvertendo però che è difficile fare previsioni definitive sul budget, considerando che Cameron potrebbe continuare a voler lavorare al film per renderlo sempre migliore. Ma il problema è che non si è sicuri neanche sulla data di uscita. Attualmente, è fissata a fine 2009, ma alcuni dirigenti di studios rivali citati dalla giornalista sostengono che Cameron possa chiedere un ulteriore rinvio per far sì che aumenti il numero di sale dotate della tecnologia necessaria per mostrare il film al meglio, magari rifiutandosi (e qui saremmo sul folle, considerando che fuori dagli Stati Uniti il numero di schermi predisposti è ancora basso) di far uscire Avatar nelle sale 2-D. Di sicuro, con Cameron non ci si annoia mai. Per fortuna che la Fox ha diviso le spese con alcuni fondi di investimento...

Discorso inquietante (forse anche di più) per The Curious Case of Benjamin Button. La pellicola di David Fincher ha sicuramente suscitato una certa attesa grazie a un trailer molto bello, ma anche qui i costi (divisi tra Paramount e Warner) sembrano eccessivi per un prodotto di questo tipo, circa 150-170 milioni. Il problema è anche la durata del film, che David Fincher si sta sforzando di riportare sotto le due ore e mezzo (anche perché, se supera questa soglia, perde il final cut sulla pellicola). Comunque, è un tipo di progetto che può andar bene grazie ad una reazione fantastica dei critici (e magari degli Oscar), ma che altrimenti rischia di crollare pesantemente.

L'articolo si conclude con una disamina di Where the Wild Things Are, pellicola di Spike Jonze rinviata e (in parte) rigirata perché il primo montaggio risultava troppo dark e per adulti. Ma di questo vi avevamo già parlato qui e non cambiamo certo opinione adesso, anzi...

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