Austin Powers – La spia che ci provava, dieci cose da recuperare dopo averlo rivisto

Austin Powers – La spia che ci provava non è solo un film molto divertente: è anche una lista di consigli di visione

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Austin Powers – La spia che ci provava è su Netflix

Mike Myers l’ha sempre detto, e l’ha ribadito di recente: Austin Powers non è solo un personaggio ma è anche, forse soprattutto, un tributo. A suo padre, alle sue origini inglesi e a tutto l’intrattenimento con il quale Myers è cresciuto e che proveniva, dal suo punto di vista di canadese figlio di immigrati di Liverpool, dall’altra parte dell’oceano, dalla sua patria ancestrale. Nel giro di tre film – che potrebbero diventare quattro, se le voci a riguardo smettessero di essere tali e acquisissero un po’ di concretezza – Myers ha voluto rendere omaggio all’enorme quantità di Inghilterra con la quale è cresciuto dal punto di vista culturale, creando un universo surreale, stupidissimo ed estremamente colto allo stesso tempo, che pesca da un enorme, immaginario cestone di cultura pop che comprende James Bond e i Beatles, I Monkees e i Monty Python.

Il risultato di questo minestrone è che riguardando nel 2021 quello che probabilmente è il miglior film della trilogia, Austin Powers – La spia che ci provava, si termina la visione con le lacrime agli occhi dal ridere, ma anche con una gran voglia di guardare o riguardare tutti quei film, show televisivi e persino video musicali che Myers ama e che sono parte integrante del successo del franchise. Dopo un lungo e faticoso lavoro di selezione ne abbiamo scelti dieci da consigliarvi, ma potevano essere anche venti o trenta: Austin Powers – La spia che ci provava è come una scatola di cioccolatini, solo che alcuni di questi potrebbero non essere veri cioccolatini.

Casino Royale (1967)

L’irrinunciabile ordine alfabetico ci costringe a giocarci subito una delle nostre carte preferite. Austin Powers è ovviamente prima di tutto una parodia di James Bond, ma è anche un omaggio (ai limiti del remake) a uno dei film più divertenti degli ultimi sessant’anni. Casino Royale è uno 007 non-canonico – o forse più canonico di tutti gli altri messi insieme – con un cast allucinante (David Niven, Woody Allen, Ursula Andress, Peter Sellers, Orson Welles, Jean-Paul Belmondo, Barbara Bouchet...) e una sceneggiatura che dimostra plasticamente gli effetti positivi della droga sulla creatività umana, una meta-parodia-omaggio a tutti i James Bond contemporaneamente che si conclude in un delirio paragonabile solo all’incredibile finale di Mezzogiorno e mezzo di fuoco. È anche il primo film della storia a prendere in giro l’ipersessualizzazione del canone bondiano, qualcosa che diventerà centrale anche in Austin Powers.

Heather Graham

I video di Madonna e Lenny Kravitz

Probabilmente questa voce tradisce l’età di chi scrive, ma rivedere Austin Powers – La spia che ci provava è anche un modo per ricordarsi quanto fosse enorme il franchise già al tempo del suo secondo capitolo: per l’occasione uscirono i nuovi singoli, con relativo video, sia di Madonna (Beautiful Stranger) sia di Lenny Kravitz (American Woman), oltre che di Mel B (Word Up!). Curiosità: il video di Beautiful Stranger è diretto da Brett Ratner.

Un James Bond a scelta

In particolare La spia che mi amava, ovviamente.

L’esorcista

È una delle tante citazioni che compaiono a tradimento in Austin Powers – La spia che ci provava, ed è una delle più divertenti perché è completamente inaspettata eppure ha perfettamente senso (e se ci pensate la situazione in cui viene citato il film di Friedkin, e la battuta scelta da Myers, sono le stesse alla base degli ultimi vent’anni di battute su L’esorcista).

Austin Powers - La spia che ci provava Mike Myers

La pantera rosa

Myers cita sempre Hollywood Party come film di riferimento di uno dei suoi idoli (Peter Sellers, ovviamente), ma per ovvie ragioni Austin Powers ha molte più cose in comune con l’ispettore Clouseau – non tanto in termini di carisma, visto che il personaggio di Peter Sellers è un disastro mal sopportato da chi gli sta intorno, quanto di tipo di comicità utilizzata, un mix di battute fulminanti e surreali e slapstick pura.

Qualcosa a caso dei Monty Python

A proposito di surrealtà e di comicità british: Austin Powers – La spia che ci provava viene ricordato soprattutto per le gag più assurde e terra-terra, dalla tazza di cacca di Ciccio Bastardo al balletto del dottor Male con Mini-Me, ma tutto il film è costellato di momenti che sembrano usciti da uno sketch dei Monty Python, o comunque che si ispirano al sestetto britannico. Lasciate che a illustrarvelo sia Will Ferrell:

Star Wars

Questa invece è talmente evidente che ve la facciamo illustrare dal figlio del dottor Male, Scott Male, magnificamente interpretato da un Seth Green al quale scappa costantemente da ridere (e se conoscete Seth Green, o anche solo se avete visto Buffy, sapete quanto sia difficile):

Top Secret!

C’è molto di Zucker-Abrams-Zucker in Austin Powers (eccovi un esempio, scusandoci per la pessima qualità video), ma per ovvie ragioni il primo film che ci viene da consigliarvi è Top Secret!, parodia degli spy movie anni Sessanta uscita tredici anni prima del primo Austin Powers.

Una pallottola spuntata

Tecnicamente la saga di Frank Drebin NON è una creatura di Zucker-Abrams-Zucker ma solo di David Zucker, quindi non potete dirci che ci stiamo ripetendo e che, per esempio, non abbiamo messo nulla di Mel Brooks (fate come se l’avessimo fatto). C’è una cosa in particolare che Austin Powers – La spia che ci provava ha in comune con Una pallottola spuntata: l’enorme quantità di giochi di parole intraducibili che costellano ogni dialogo. Per Austin Powers la soluzione trovata fu quella di chiedere aiuto a Stefano Belisari in arte Elio e alla sua banda di bastardi al soldo dell’uomo del Giappone.

Yellow Submarine

Myers cita sempre i Beatles tra i suoi riferimenti, e anche se la loro influenza è in gran parte sonora qui e là si ritrovano anche ammiccamenti di altro tipo...

... per esempio, il sottomarino giallo con il quale Powers e Felicity Ladà arrivano sull’isola segreta del dottor Male.

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