Aspettando iPad 3

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Un excursus fra rumour, conferme e speculazioni in attesa dell'evento Apple di stasera

Stasera (la mattina per chi ha la fortuna di trovarsi sulla costa ovest degli Stati Uniti), intorno alle 18:00, Apple svelerà al mondo la sua ultima creatura, il successore di iPad 2 nonché nuovo probabile sovrano incontrastato del settore dei tablet.

Da qualche anno ormai, anche per un’azienda come Apple, che mette la segretezza totale al vertice della propria policy aziendale, è molto difficile mantenere riservate certe informazioni. Vuoi il clamore mediatico, vuoi lo show business, vuoi l’attenzione che ormai circonda ogni più piccola mossa della mela morsicata, sta di fatto che da ormai cinque anni buoni (praticamente l’ultimo lancio davvero totalmente al buio fu quello del primo iPhone nel 2007) ogni nuovo prodotto Apple appare in anticipo su qualche oscuro blog cinese i quali, non si sa bene come, hanno sempre in mano una scheda madre, uno chiassis o uno stampo industriale. Lasciando perdere questi traffici più o meno loschi, attendendo l’evento di stasera, ha senso riepilogare un po’ le informazioni che abbiamo su iPad 3 e cosa dovremo aspettarci di reale (e realistico) dalla presentazione di Tim Cook e soci. Partiamo dalla cosa più ovvia in assoluto: il nome, secondo alcuni sarà sicuramente iPad 3, seguendo la tradizione iniziata con il modello precedente, tuttavia fonti beninformate sostengono che il nuovo tablet si chiamerà iPad HD e abbandonerà in maniera definitiva la numerazione tradizionale. In realtà Apple non è nuova a mosse quasi incomprensibili, basti pensare ad iPhone, diventato poi iPhone 3G, poi 3GS, poi 4, poi 4S o ai nomi dei vari tipi di iPod. La querelle sul nome, comunque, ci porta direttamente a una questione ben più interessante ovvero le specifiche riguardanti il nuovo schermo che, almeno secondo alcune indiscrezioni, dovrebbe equipaggiare il nuovo iPad. Che Apple abbia condotto una serie di esperimenti dedicati all’implementazione di uno schermo in HD sul suo device non è una novità; fin dalla presentazione del retina dispaly di iPhone, tutti si aspettavano addirittura che lo stesso schermo in versione maggiorata sarebbe stato disponibile già su iPad 2. Tuttavia una serie di problemi tecnici (prima di tutto l’influsso dello schermo sul consumo di battieria) e il costo eccessivo dei pannelli HD portatili avevano costretto l’azienda a fare marcia indietro un anno fa. Oggi la situazione sembra essere decisamente cambiata, grazie anche all’arrivo sul mercato di device come PSVita che hanno contribuito a far scendere i costi di produzione degli schermi in alta definizione portatili garantendo buone economie di scala ai produttori orientali (Foxconn e Samsung su tutti). L’arrivo della grafica HD, però potrebbe portare ad alcune questioni di non facile risoluzione, in primis riguardo le app native per iPad che, con una nuova risoluzione, dovrebbero essere riscritte quasi completamente da zero (per quanto riguarda la GUI) con un dispendio non indifferente di risorse; secondariamente la durata della batteria rimane un punto fondamentale nell’economia complessiva dei prodotti e le recenti esperienze (anche qui PSVita insegna) non fanno ben sperare da questo punto di vista.Continuando la nostra carrellata sull’hardware, impossibile non citare il processore A5 che, molto probabilmente, subirà un tuning multicore e diventerà una sorta di versione 2.0 del chip già presente in iPhone 4S, con l’obiettivo di gestirein maniera fluida la grafica a 1080p. Sempre pensando all’aumento prestazionale, quasi certamente le due fotocamere saranno migliorate per raggiungere (se non superare) le vette qualitative di quelle montate sullo smartphone made in cupertino, così come la qualità delle uscite audio (forse questa volta avremo finalmente due casse stereo). La questione più annosa, e interessante, è però quella della nuova interfaccia: se l’arrivo di iOS 5.1 è dato praticamente per certo, molto meno certa è la “rivoluzione copernicana” del tasto home, dato per spacciato a ogni nuova release ma ogni volta confermato. I rumour hanno parlato di tutto, da un touchpad, all’uso avanzato delle gestures, fino ad ipotizzare un’integrazione con Siri. In realtà tutte le immagini del case uscite finora confermano la presenza del tastino circolare al suo posto, esattamente come ogni volta. Apple probabilmente sta facendo studi nel senso indicato dalle indiscrezioni ma sulla loro effettiva applicabilità, almeno in tempo brevi, siamo molto, molto scettici. Passando al lato Smart Cover, qui le cose sembrano molto più precise, di certo a Cupertino hanno studiato un sistema simile a quello che abbiamo su iPad 2 per proteggere il nuovo tablet tuttavia, anche a fronte delle molte critiche ricevute per la mancata protezione della parte posteriore del device, quasi sicuramente Apple tirerà fuori dal cilindro qualcosa di nuovo e che sappia catalizzare l’attenzione di tutti gli appassionati. Questo, insomma, è lo stato dell’arte e stasera sapremo quanto c’è di vero e quanto di falso nelle news che ormai da mesi si rincorrono sulla rete. C’é però un fatto sottaciuto ma presente come convitato di pietra in tutte le discussioni: questo nuovo iPad è il primo prodotto Apple cresciuto in massima parte dopo la scomparsa di Steve Jobs, per cui porta con se un doppio impegno, dimostrare che l’azienda rimane un campione inarrivabile e, al tempo stesso, non disperdere gli ideali estetici e tecnologici messi in campo dal fondatore. Tra qualche ora sapremo tutto, per il momento godiamoci l’attesa.
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