Aspettando Avengers: Infinity War - Thor
Aspettando Avengers: Infinity War, un ripasso del primo film di Thor.
Ci siamo: tra pochi giorni, Avengers - Infinity War sarà finalmente nelle sale cinematografiche di tutto il mondo.
In attesa che il colossale cinecomic diretto da Anthony e Joe Russo arrivi nelle sale italiane il prossimo 25 aprile (noi lo vedremo all'Arcadia di Melzo il 24 notte), ecco cosa bisogna tenere a mente dei 18 film che lo hanno preceduto.
THOR - 27 aprile 2011
"Uno solo di voi potrà ascendere al trono, ma entrambi siete nati per essere Re".
Cosa succede quando cresci due fratelli con la medesima promessa del trono? A cosa porta costruire un mondo di bugie e di verità celate? Fino a che punto la rivalità tra fratelli può arrivare e fino a dove si può spingere l'amore di un padre quando in bilico c'è il destino di un regno che è il Centro dell'Universo?
Nel primo capitolo della trilogia dedicata al Dio del Tuono le faide di famiglia si scontrano con poteri più grandi e una vicenda universale che coinvolge più regni della galassia fa da sfondo a qualcosa di molto più intimo e vicino.
Grazie ai toni e allo stile molto teatrale di Kenneth Branagh viviamo questa tragedia norrena con protagonista un figlio erede al trono non ancora degno di succedere al padre, troppo occupato a vedere solo ciò che vuole per accorgersi del profondo rancore e del baratro di bugie in cui sprofonda il fratello; la genesi di uno dei vendicatori più potenti e iconici e di una delle nemesi più amate dell'universo Marvel.
Aspettando Infinity War
Con Thor l'Universo Cinematografico Marvel si apre ufficialmente a una dimensione ultraterrena. "I vostri avi la chiamavano magia e voi la chiamate scienza" dice Thor in una scena a Jane Foster. "Io provengo da un luogo dove sono la medesima cosa".
Kenneth Branagh e i Marvel Studios, allora, non perdono occasione per strizzare più volte l'occhio agli appassionati e iniziare a presentare agli spettatori personaggi, luoghi e oggetti mistici che saranno sempre più rilevanti nella storia.
La dimora di tutte le easter egg (sia in senso figurato che letterale) è la camera blindata di Odino: con diverse carrellate, il regista ci mostra La Tavola della Vita e del Tempo, l'Occhio di Agamotto, la Fiamma Eterna, il Guanto dell'Infinito.
Se nel caso della Fiamma Eterna (che sarà importantissima in Ragnarok), l'espediente di questa anticipazione funziona, lo stesso non può dirsi nel caso dell'Occhio e del Guanto. Sarà Thor: Ragnarok, infatti, a definirli come dei falsi e a giustificare così la diversa collocazione dei reperti in altri film.
Sulla Terra, Branagh ci regala un primissimo sguardo a Occhio di Falco celato nell'oscurità: si tratta dell debutto di Jeremy Renner nell'Universo Marvel; in un'altra scena, Selvig svela che fine ha fatto Bruce Banner ("Conoscevo un certo scienziato, un pioniere nelle radiazioni gamma. È intervenuto lo SHIELD e lui è sparito nel nulla") e preannuncia un dettaglio della trama di uno dei film successivi: qualcuno dovrà andare a cercare lo scienziato dato per scomparso. Nel film, inoltre, appare per la prima volta l'agente dello S.H.I.E.L.D. Jasper Sitwell (Maximiliano Hernàndez), una presenza ricorrente nei film Marvel (e non solo).
Preservando la tradizione, la scena dei titoli di coda rimanda direttamene al futuro. Nella sequenza girata da Joss Whedon (già al lavoro per Avengers), Nick Fury mostra al dottore un artefatto di grandissima importanza: il Tesseract. La prima Gemma dell'Infinito - quella dello Spazio - darà il via agli eventi del grande crossover uscito nel 2012 e continuerà a giocare un ruolo prima in Thor: Ragnarok (con Loki che lo ruba dalla camera blindata di Odino) e poi in Avengers: Infinity War.
Curiosità
Per prepararsi al ruolo di Thor, Chris Hemsworth si sottopose a una dieta rigorosissima (fatta di enormi quantità di uova, pollo, verdure, riso, bistecche e frullati proteici) e a lunghe sessioni in palestra. Alla fine l'attore mise su così tanti muscoli che quando tornò sul set per una seconda prova costume, gli indumenti (chiaramente più stretti) gli bloccarono la circolazione alle braccia e alle gambe.
Kenneth Branagh chiese a Anthony Hopkins di improvvisare la sua reazione alla sfuriata di Thor durante la sequenza dell'esilio. Hopkins acconsentì e alla fine la troupe si ritrovò con gli occhi umidi. Quando Tom Hiddleston andò da Hopkins per complimentarsi dopo la fine delle riprese, l'attore rispose: "Kenneth è fantastico, non trovi?".
Thor definisce l'agente Coulson come "figlio di Coul" perché fraintende il suo cognome. Nella cultura del Dio di Asgard i cognomi vengono costruiti sulla base della genealogia. Thor, ad esempio, è Odinson - figlio di Odino.
L'ultimo film Marvel a essere girato interamente su pellicola 35mm.
Zacary Levi fu invitato a interpretare il ruolo di Fandral, ma dovette rifiutare per altri impegni e il personaggio passò a Josh Dallas. Per il sequel The Dark World, a causa di impegni di Dallas il ruolo passò a Levi.
Un marchio di fabbrica del regista - molto ricorrente nel film - è l'inclinazione olandese: si tratta di un espediente per dare più drammaticità a un'inquadratura inclinando di 20-30 gradi l'asse di ripresa della macchina.
Aspettando Avengers: Infinity War
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