Aspettando Avengers: Infinity War - Black Panther

Aspettando Avengers: Infinity War, un ripasso di Black Panther

Redattore per badtaste.


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Tutto ha condotto a questo.

Ci siamo: domani Avengers - Infinity War sarà finalmente nelle sale cinematografiche di tutto il mondo.

Si tratta di un grande traguardo per i Marvel Studios: con il film dedicato alle Guerre dell’Infinito inizia a chiudersi un capitolo importantissimo nella storia dei cinecomic della Casa delle Idee, a 10 anni esatti dall'approdo nei cinema del primo episodio del franchise che ha dato inizio a tutto.

In attesa che il colossale cinecomic diretto da Anthony e Joe Russo arrivi nelle sale italiane il prossimo 25 aprile (noi lo vedremo all'Arcadia di Melzo stanotte), ecco cosa bisogna tenere a mente dei 18 film che lo hanno preceduto.

Black Panther - 14 febbraio 2018

Identità

"Sono più le cose che ci uniscono, che quelle che ci dividono. In tempo di crisi, i saggi fanno ponti e gli stupidi innalzano barriere"

Il cinecomic record di incassi di Ryan Coogler porta sullo schermo temi scottanti e più attuali che mai: ci mostra quanto ciò che ci definisce come esseri umani, come popolo e come re, come governanti e governati, è la misura con la quale ci prendiamo cura gli uni degli altri e con cui aiutiamo coloro che si trovano in difficoltà.

Il neo eletto Re T’Challa, alias Black Panther, dovrà scendere a patti con una dura realtà: se pensare al benessere solo del proprio popolo e lasciare che le tecnologie e le ricchezze di Wakanda rimangano nascoste a beneficio personale o se prendere in mano la situazione, una volta per tutte, come Re, non di Wakanda, ma di tutti, ed elargire aiuto a tutti coloro che ne hanno bisogno nel mondo.

Si dovrà decidere, ancora una volta, se erigere barriere o abbatterle, se rimanere isolati o accogliere… e questa volta ad avere l’ultima parola saranno proprio i popoli per secoli discriminati.

Aspettando Infinity War

Alla fine di Black Panther c'è un'inquadratura che ci mostra la stanza degli anziani del Wakanda. C'è anche M'Baku, a riprova che T'Challa è riuscito a unire tutte le tribù del paese. D'ora in avanti - di comune accordo - il Wakandauscirà dall’isolamento in cui si è chiuso nel corso dei secoli per condividere le proprie risorse con il mondo.

Ed è proprio ciò che annuncia T’Challa nella scena dei titoli di coda davanti a rappresentanti e ambasciatori delle nazioni di tutto il mondo (c’è anche Everett Ross). I delegati reagiscono con una certa ilarità, in quanto sono convinti che il Wakanda sia poverissimo. Uno di loro chiede a T’Challa cos’abbia da offrire al mondo una nazione di contadini, e la scena si conclude con un’inquadratura del re che sorride. Il mondo, da adesso in avanti, saprà che il Wakanda è costruito su un enorme giacimento di Vibranio (ma anche che è depositario di tecnologia avanzatissima) e quindi inizierà a dimostrare un certo interesse per questo Stato.

La seconda sequenza inizia con una soggettiva: qualcuno è circondato da bambini wakandiani in una piccola tenda. I bambini scappano via dicendo che “il Lupo Bianco è sveglio”. Si tratta di Bucky Barnes: lo avevamo lasciato alla fine di Captain America: Civil War, in stato criogenico, mentre veniva curato in Wakanda. È ancora senza braccio, ma sembra in salute e (immaginiamo) finalmente privo del condizionamento che lo aveva reso il Soldato d'Inverno. La scena si conclude con Shuri che lo saluta: qualcosa ci dice che sarà proprio la ragazzina a fornire a Bucky un nuovo braccio.

La sequenza, comunque, conferma che è Bucky il primo uomo bianco curato nel Wakanda (il secondo, dice Shuri nel film, è Everett Ross); in secondo luogo, non è chiaro dove condurrà il nuovo nome dato al Soldato d'Inverno, ma quel che è certo è che nei fumetti il Lupo Bianco è un individuo di etnia caucasica cresciuto in Wakanda per volontà di T’Chaka – padre di T’Challa – dopo che rimase orfano in tenera età a causa di un incidente aereo. Immancabilmente, il Lupo Bianco conserva da sempre dentro di sé la speranza di poter diventare il re, un giorno.

Curiosità

  • Lupita Nyong'o e Winston Duke, che interpretano Nakia e M'Baku, frequentavano entrambi la Yale School of Drama. Nel 2012 videro insieme Avengers e ne furono così colpiti che iniziarono a sperare di partecipare a un film del genere un giorno

  • Forest Whitaker da giovane è interpretato da Denzel Whitaker. Nonostante la somiglianza e lo stesso cognome, i due non sono in alcun modo imparentati

  • Grazie allo straordinario successo nel fine-settimana d'apertura, il film coprì subito il budget di produzione (200 miloni di dollari) incassando 202 milioni di dollari solo negli Stati Uniti.

  • Ava DuVernay era in contatto con i Marvel Studios prima che la regia toccasse a Ryan Coogler, ma purtroppo non riuscirono ad accordarsi sulla visione del personaggio

  • Nonostante l'ambientazione africana, nessuna scena fu davvero girata in Africa

  • Nella pellicola compaiono solo due attori bianchi di spessore: Andy Serkis e Martin Freeman, entrambi protagonisti del franchise del Signore degli Anelli. Sul set venivano scherzosamente chiamati "Tolkien White Guys".

  • La scena dei titoli di coda con Sebastian Stan era stata in origine concepita come più lunga

Aspettando Avengers: Infinity War

Fase 1Iron Man | L’Incredibile Hulk | Iron Man 2 | Thor | Captain America: il Primo Vendcatore | Avengers

Fase 2: Iron Man 3 | Thor: the Dark World | Captan America: the Winter Soldier | Guardiani della Galassia | Avengers: Age of Ultron | Ant-Man

Fase 3: Captain America: Civil War | Doctor Strange | Guardiani della Galassia Vol. 2 | Spider-Man: Homecoming | Thor: Ragnarok | Black Panther

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