Anteprima - The Elder Scrolls Online - Futuro incerto

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Un primo sguardo al MMORPG di Zenimax Online

Era nell’aria da tempo. I freddi venti di Skyrim avevano portato anche da questa parte del mondo i sussurrii tanto desiderati dai fan. Elder Scrolls era pronto per fare un salto senza precedenti, dritto nella fossa dei leoni. Cosa significa diventare MMORPG per un brand tanto noto? Perdere la propria identità? Seguire la corrente, diventare l’ennesimo clone di World of Warcraft?

Oppure proporre qualcosa di nuovo sulla scena?

In questi giorni s’è tanto parlato di The Elder Scrolls Online, nuovo progetto in cantiere presso Zenimax Online e destinato a vedere la luce nel 2013 su PC e Mac. La rivista/volantino pubblicitario GameInformer ha spuntato (come quasi sempre accade) l’esclusiva sul primo reveal del titolo, il quale (come altrettanto spesso accade) è stato oggetto di un massiccio leak. Ecco dunque apparire online un gran numero di indiscrezioni – da prendere con le dovute pinze virtuali – relative a gameplay, classi e setting. Se troveranno conferma nell’ormai prossimo numero della rivista, in uscita a Giugno, una cosa sarà certa: The Elder Scrolls Online potrà essere tante cose, ma non certo una rivoluzione in ambito MMORPG.

Nel tentativo di inquadrare il contesto narrativo nel quale verrà sviluppato il setting del gioco, Zenimax Online ha dichiarato che si tratterà sostanzialmente di una corsa al trono di Imperatore. Tutti concorreranno per questa ambitissima posizione, conferendo notevole momentum alle motivazioni di ogni giocatore. Tutto questo sullo sfondo di una Tamriel risalente a circa mille anni prima delle vicende vissute in Skyrim, con tre fazioni (comprendenti le principali razze ben conosciute dai fan della complessa mitologia) in lotta tra loro, ma soprattutto contro un nemico comune. La parte dei bad guys spetta infatti agli Imperiali e al loro condottiero, Mannimarco Tharn, la cui alleanza con il principe daedrico Molag Bal è anche la causa della perdita dell’anima dell’alter ego del giocatore (una buona dissimulazione narrativa per giustificare l’impossibilità di “morire” in maniera definitiva).

Mettendo da parte ulteriori dettagli sulla storia, ai quali dedicheremo opportuni approfondimenti quando le informazioni ci verranno fornite di prima mano e in via ufficiale, parliamo invece delle indiscrezioni relative alle classi e al gameplay. Le fumose informazioni finora trapelate lasciano intendere un sistema di classi ibrido, potenzialmente pericoloso quanto a bilanciamento. Pare infatti che Zenimax Online sia intenzionata a staccarsi dal tradizionale trittico Tank-Healer-DPS, optando per un ecosistema molto più aperto, dove ogni classe potrà fare la parte del tank, eliminando di fatto il concetto di aggro e threat, alla base di moltissimi esponenti del genere. L’esperienza insegna che qualsiasi tentativo di aggirare questa tradizione non ha finora dato buoni risultati: in questo senso, Zenimax Online si trova di fronte ad una scommessa non da poco.

Il combat system pare fortemente caratterizzato dalla presenza di una barra della resistenza, o stamina, ossia una riserva di energia a cui attingeranno tutte le principali attività, dalla corsa alla parata. Quest’ultima rivestirà un ruolo molto importante negli scontri, in quanto sarà efficace anche contro alcuni effetti negativi delle magie, come i rallentamenti e i danni continuati nel tempo. Qualche accenno è stato fatto anche ad attacchi combinati, con compagni di squadra in grado di sfruttare vicendevolmente alcune specifiche abilità (un personaggio getta del combustibile a terra, un altro lo incendia e così via). Si tratta di spunti interessanti, ma i dettagli al momento sono di gran lunga troppo scarsi per esprimersi.

Per quanto riguarda gli altri comparti, sembra invece che gli sviluppatori siano intenzionati a percorrere sentieri più che battuti. Da quanto suggeriscono le immagini in-game la visuale sarà ancorata alla terza persona, eliminando di fatto uno dei tratti più caratteristici della serie. Gli screenshot suggeriscono inoltre un look lontano da quello degli ultimi due capitoli, semmai più vicino alla tradizione MMORPG, con evidenti note da Everquest e The Old Republic. Apparentemente assenti l’housing (piuttosto radicato nella tradizione del brand) e la totale libertà che da Morrowind in poi ha caratterizzato i titoli della serie, sostituita da un sistema di tradizionali quest.

Particolare enfasi sarà invece posta sul comparto PVP. Non a caso, nel team di sviluppo figura Matt Firor, uno dei creatori di Dark Age of Camelot, MMORPG celebre per le battaglie campali tra giocatori.

Il mercato dei MMORPG è feroce e competitivo in maniera esasperata, lasciando poco spazio per i secondi classificati. Con il free to play in crescita e i concorrenti di World of Warcraft caratterizzati da risultati commerciali costantemente sotto le aspettative (Star Wars: The Old Republic altro non è che l’ultimo pratico esempio in questo senso), lo sviluppo di The Elder Scrolls Online sarà una vera e propria ordalia per i ragazzi di Zenimax Online. Da non trascurare il fatto che l’ambientazione fantasy tenderà ad allineare, forse eccessivamente, le caratteristiche del prodotto a quelle della concorrenza: come già affermato da diversi fan della software house, probabilmente il brand Fallout avrebbe permesso sperimentazioni più interessanti.

Con pochi dati certi in mano, non ci resta che attendere il primo reveal ufficiale di Game Informer a Giugno, e le successive presentazioni alle fiere estive.

L’invito è naturalmente a rimanere con noi per non perdervi nessun dettaglio di questo importante, e discusso, annuncio.

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