[E3 2014] Anteprima - Dragon Age: Inquisition

Abbiamo visto in anteprima all'E3 Dragon Age: Inquisition

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Nonostante Dragon Age: Inquisition non fosse disponibile per una prova effettiva in questo E3 2014, abbiamo potuto assistere comunque ad una corposa presentazione da parte di Bioware, che attraverso il creative director Mike Laidlaw ci ha illustrato alcune delle nuove caratteristiche del loro terzo RPG, in arrivo il 7 ottobre su Xbox 360, Xbox One, PlayStation 3, PlayStation 4 e PC.

Come ben sapete Dragon Age: Inquisition è un ritorno alle origini per la serie e quindi assomiglierà molto di più al primo episodio piuttosto che al secondo, che non era assolutamente piaciuto nè alla critica né al pubblico.

Partiamo però dalle basi: il gioco mette innanzitutto a disposizione del giocatore un discreto editor di creazione dei personaggi, che permetterà di scegliere tra sesso, razza, aspetto, voce e logicamente classe. Un elemento importantissimo in ogni RPG che si rispetti: la personalizzazione è infatti un punto cardine di questo tipo di produzioni, e offrire una vasta rosa di opzioni tra cui scegliere è sempre cosa buona e giusta. Logicamente la scelta della classe andrà a influenzare il tipo di approccio che si avrà nei combattimenti: scegliere un guerriero comporterà scontri corpo a corpo con i nemici, mentre se si utilizzeranno maghi o arcieri il tutto si sposterà sulla lunga distanza.

Parlando invece delle ambientazioni, il terzo episodio di Dragon Age offre un mondo di gioco vivo e vibrante, che pullula di dettagli a schermo, creature di ogni tipo e permette soprattutto di essere liberamente esplorato grazie ad una struttura oper world. Una netta differenza rispetto a Dragon Age II, dove uno dei difetti principali era proprio la povertà strutturale delle location. Molto interessante anche il sistema con cui l'ambiente circostante si evolve a seconda delle azioni intraprese dal giocatore, caratteristica che speriamo funzioni adeguatamente nella versione finale del gioco.

"Dragon Age: Inquisition è un ritorno alle origini per la serie e quindi assomiglierà molto di più al primo episodio piuttosto che al secondo"

Venendo al sistema di combattimento vero e proprio, questo prevede team di quattro personaggi composti dal protagonista più altri tre soggetti, che potranno cambiare durante l'avventura a seconda delle esigenze narrative. Avremo inoltre la possibilità di affrontare i nemici in due differenti maniere: la prima più action nella quale lanceremo attacchi in tempo reale, la seconda più tattica, con tanto di pianificazione delle azioni da far eseguire al protagonista e al resto del team. Da segnalare inoltre la possibilità di poter cambiare in ogni istante chi stiamo comandando, in modo da scegliere quello più adatto a seconda delle esigenze dettate dallo scontro in corso.

Un ruolo molto importante nel gioco è inoltre ricoperto dai draghi, i più grandi predatori presenti nell'universo di Dragon Age. Per essere abbattuti sarà necessario un intenso lavoro di squadra, tanta pianificazione e una buona dosa di pazienza.

Sotto il versante narrativo la volontà di Bioware è quella di creare una storia fantasy avvincente e ricca di colpi di scena, che ci metterà nei panni di un gruppo di inquisitori, il cui obiettivo è quello di ristabilire l'ordine eliminando le varie minacce che incontreranno lungo il loro cammino. Il cast di personaggi è già stato annunciato essere molto vasto, teoricamente ben caratterizzato e conterà anche alcuni volti noti dei precedenti Dragon Age. Come ogni titolo Bioware, anche in questo caso sarà poi possibile compiere varie scelte nelle linee di dialogo che determineranno l'allineamento del nostro personaggio nonché differenti sviluppi narrativi.

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Grande lavoro anche nel comparto grafico: il titolo utilizza, come molti altri prodotti Electronic Arts, il versatilissimo motore grafico Frostbite 3 ideato da DICE ed il risultato ottenuto dobbiamo dire essere davvero ottimo. Innanzitutto il livello di dettaglio raggiunto dalle location è estremamente alto, con una vastità del campo visivo davvero notevole e tantissimi elementi a schermo. Anche i modelli poligonali di personaggi e nemici sono molto buoni, ricchi di dettagli ed animati in maniera egregia, ma d'altra parte questo è sempre stato uno dei punti distintivi dei prodotti Bioware fin dalla passata generazione di console. Visto tutto il ben di dio che viene mosso a schermo non vogliamo onestamente sapere a quali compromessi si dovrà scendere per far girare il tutto su Xbox 360 e PlayStation 3: dalla live demo che abbiamo visto in azione è abbastanza palese come le versioni di riferimento siano quelle PC, Xbox One e PlayStation 4.

Da quanto ci è stato mostrato sembra che Dragon Age: Inquisition abbia tutte le qualità per essere il prossimo grande RPG della nuova generazione di console. Dopo il passo falso compiuto con il secondo episodio Bioware è tornata sui suoi passi e questa volta sta svolgendo un lavoro davvero encomiabile nel confezionare il suo prossimo titolo. Meccaniche di gioco collaudate, un mondo vasto da esplorare, nemici tosti da abbattere, grafica spettacolarea ed una componente narrativa curata ed intrigante: cosa si potrebbe volere di più?

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