Ant-Man and The Wasp: Quantumania, quali sono le origini a fumetti di M.O.D.O.K.?
In occasione dell'uscita di Ant-Man and The Wasp: Quantumania, ragioniamo insieme sulle origini a fumetti del villain M.O.D.O.K.
Nonostante il successo di pubblico, i primi due film dedicati a Ant-Man sono senza dubbio considerati dei film "minori" tra le opere prodotte dai Marvel Studios. Eppure il fascino di Scott Langcontinua a conquistare spettatori da tutto il mondo. Un risultato possibile grazie al carisma di Paul Rudd e a sceneggiature tanto semplici, quanto efficaci. Disney ha quindi deciso di dare fiducia a Peyton Reed, che con Ant-Man and the Wasp: Quantumania ha l’arduo compito di lanciare la Fase 5 del Marvel Cinematic Universe. Un lancio che, in base a quanto visto nei trailer e alle prime reazioni della stampa, pare puntare molto sulla figura di Kang il Conquistatore, interpretato dall’ormai mastodontico Jonathan Majors.
Ma chi è M.O.D.O.K. nei fumetti? Perché risponde al nome di George Tarleton? Quali sono le sue origini e che ruolo potrebbe avere nel film? Ovviamente trovate tutte le riposte a queste domande nell’articolo che state per leggere, ma prima vi ricordiamo che Tarleton è stato protagonista anche di una serie in stop motion targata Hulu. Serie che in Italia potete trovare su Disney+e che avrebbe dovuto far parte di un progetto più ampio, cancellato nonostante le recensioni comunque favorevoli.
UNA STORIA DI ORIGINI
Tecnico al servizio dell’A.I.M. (Avanzate Idee Meccaniche), George Tarleton venne contattato per studiare il Cubo Cosmico. Insoddisfatto del suo lavoro come “essere umano”, lo Scienziato Supremo Lyle Getz decise di trasformare l’uomo in M.O.D.O.C. (Mental Organism Designed Only for Computing). Una versione perfezionata dell’uomo che era in passato, dotata di un’intelligenza così grande da aver bisogno di un cervello più grande per poter crescere. La testa di Tarleton divenne quindi molto più ingombrante del resto del corpo, costringendo il tecnico a utilizzare una particolare sedia per potersi muovere.
LE GRANDI BATTAGLIE
Nel corso del tempo, M.O.D.O.K. ha affrontato diversi supereroi, tra i quali spiccano sicuramente Captain America, Namor e Hulk. Grazie alla sua intelligenza sopraffina, Tarleton è ricorso spesso ad androidi e al controllo mentale per ottenere la meglio sui propri nemici. Nonostante le sue grandi capacità mentali, questo losco individuo non è mai risultato una vera e propria minaccia, divenendo rapidamente un villain di secondaria importanza. Certo, in alcune situazioni ha messo a dura prova i supereroi della Casa delle Idee, ma siamo comunque ben lontani dalla pericolosità di avversari come Norman Osborn, Loki o Destino.
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La natura doppiogiochista di Tarleton, negli anni successivi, gli costò persino la vita. Ucciso da Marasso, un membro della Società dei Serpenti, M.O.D.O.K. venne sostituito dall’A.I.M. con M.O.D.A.M. (Mental Organism Designed for Aggressive Maneuvers), una sua versione femminile più fedele e decisa. Come spesso accade nell’universo Marvel, la morte non è però una situazione definitiva. Tarleton viene infatti resuscitato anni dopo proprio dall’A.I.M. con lo scopo di dar vita a un nuovo Cubo Cosmico. Al suo ritorno, M.O.D.O.K. entrò a far parte dell’Intelligencia, un gruppo di villain estremamente intelligenti dalle grandi mire. È proprio insieme a questo gruppo che l’uomo riesce a dar vita a Rulk, complicando così la vita di uno dei suoi più grandi avversari.
M.O.D.O.K. NEL MARVEL CINEMATIC UNIVERSE
Come già accennato in apertura, il M.O.D.O.K. del MCU sarà interpretato da Corey Stoll, di nuovo nei panni di Darren Cross. Si tratta di una modifica sostanziale, che però ammettiamo di trovare molto affascinante. Non è chiaro, però, se gli autori abbiano calcato la mano sul lato più grottesco e violento del personaggio, oppure se abbiano preferito trattarlo come una sorta di macchietta. Si tratta, infatti, di un nemico tanto inquietante alla vista, quanto goffo e stereotipato. Un villain che può riuscire sia a spaventare che a far sorridere, in base alla “penna” chiamata a scrivere la storia.
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La nostra speranza è che Stoll riesca a dare un tono disturbante allo scienziato, nel tentativo di portare avanti la caratterizzazione di Cross iniziata nel primo Ant-Man. La paura, però, è che gli autori abbiano deciso di inserire M.O.D.O.K. solo come gancio narrativo alla prima pellicola, per spiegare la fine fatta da tutti coloro che finiscono nel regno quantico.
Al momento non ci è dato sapere quale possa essere il destino di Darren Cross, ma ogni dubbio potrà essere fugato andando al cinema a vedere Ant-Man and The Wasp: Quantumania, disponibile in sala a partire dal 15 febbraio.
Trovate tutte le notizie su Ant-Man 3 nella nostra scheda.
E voi che cosa ne pensate di M.O.D.O.K.? Pensate che possa essere un valido avversario per Scott, oppure siete certi che verrà rapidamente annichilito dal carisma di Kang? Venite a dirci la vostra nei commenti e, ovviamente, nelle live in onda ogni giorno sul canale Twitch di BadTasteItalia.