Ci siamo: Annientamento sarà il primo film ad uscire in sala solo in patria?
Distribuzione in sala solo nei grandi territori e in tv nel resto del mondo, il futuro dei film a medio budget è qua. Annientamento potrebbe essere il primo
Nel grande movimento di fuoriuscita del cinema dalle sale i primi a saltare non sono i film d’autore (a budget bassissimi), che hanno un loro pubblico affezionato alla sala, sistemi di coproduzione internazionale e un modello economico più solido, ma quelli medi, che non costano tantissimo ma nemmeno poco, che raccontano storie simili a quelli dal costo esagerato e che devono rientrare di una buona cifra senza delle star clamorose.
Annientamento, il prossimo film di fantascienza di Alex Garland dopo il successo di Ex Machina, potrebbe uscire su Netflix in tutto il mondo 17 giorni dopo l’uscita americana se l’azienda di streaming trova l’accordo con Paramount. Forse Canada e Cina potrebbero essere esclusi e avere comunque una distribuzione canonica in sala, ma il resto del mondo lo vedrà in tv.
Stiamo parlando di un film con Oscar Isaac e Natalie Portman, un premio Oscar e uno degli attori di Guerre Stellari, di certo non equivalenti a Jennifer Lawrence e Bradley Cooper, ma nemmeno di seconda fascia. Una storia di esplorazione di fantascientifica, non un piccolo dramma intimo e difficile da vendere.
Che l’accordo tra Netflix e Paramount vada in porto o no, questo tipo di distribuzione arriverà (sempre Netflix è già daccordo con New Line per fare questo gioco con il nuovo Shaft), si tratta del futuro del cinema, ovvero l’abbandono della sala e la sua riconfigurazione. Abbiamo capito da anni che la sala è un luogo adatto ai filmoni oppure alla nicchia e agli eventi, in una parola a tutto ciò che appassiona e smuove a prescindere, ancora prima dello stacco del biglietto. Per tutto il resto e per tutte le vie di mezzo tra il film da festival e quello da cassetta, ci sarà la televisione che con le serie ha dimostrato di conoscere benissimo quel territorio.
Come sempre mentre Amazon persegue una strategia che fiancheggia le sale, le finanzia e segue modelli già stabiliti, Netflix continua a fare il lavoro delle startup e delle compagnie nate su internet: distrugge. Con il suo modello di distribuzione molto conveniente, molto mondiale, molto immediato e molto di successo, mira a prendere dentro di sé esattamente quel business che 10-20 anni fa era esclusivo della sala: quello dei contenuti adulti ma alla portata di tutti, il cinema intellettuale ma non d’autore vero. A metà strada tra la sperimentazione pura e la cassetta.
Anche questo però ha il sapore dei passaggi intermedi, sarà così fino a che gli incassi delle sale non saranno scesi a dovere o la potenza di colossi come Netflix non sarà in grado di offrire di più.