And the winner is...


Siamo ormai in piena stagione Oscar e i papabili al massimo premio sembrano tantissimi. In realtà, a ben vedere, c'è un grande favorito, ossia...

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Rubrica a cura di ColinMckenzie

...No Country for the Old Men. Perché ritengo che i fratelli Coen siano i grandi favoriti? Beh, dopo la vittoria dell'anno scorso di Scorsese, sono forse i cineasti americani più importanti a non aver vinto ancora la massima statuetta, Michael Mann permettendo. Il loro ultimo film ha ottenuto grandi consensi dalle associazioni delle critica e presenta delle interpretazioni molto acclamate (e visto che gli attori sono di gran lunga la categoria più rappresentata all'Academy...). Insomma, quello che dovevano fare per piazzarsi in pole position l'hanno fatto.

Ma quello che mi convince sempre di più è la debolezza (per un motivo o l'altro) della concorrenza. Vediamola nel dettaglio:

  • Espiazione. Probabilmente, otterrà il numero maggiore di candidature, considerando che nelle categorie tecniche farà sicuramente faville. Ma stiamo parlando della seconda pellicola di un regista inglese, su un soggetto che decisamente più europeo di così non potrebbe essere. Insomma, il compito è veramente duro e se i primi risultati in uscita limitata sono interessanti, non ci sono numeri così forti da far gridare al trionfo...

  • Sweeney Todd. Sulla carta, l'accoppiata Burton-Depp era da urlo. Ma l'impressione è che, dopo un buon primo weekend, il pubblico americano non sia così interessato ad un musical grandguignolesco. Anche qui, molte categorie tecniche papabili di nomination, ma per il premio maggiore temo che non ci siamo...

  • Michael Clayton. Francamente, mi è difficile capire perché commentatori come David Poland lo considerino il vero rivale dei Coen. Mi sembra che sia stato accolto come un buon film medio, non di quelli che suscitino passioni forti. Infatti, non ha raggiunto neanche i 40 milioni di dollari negli Stati Uniti. E il regista è un esordiente...

  • Juno. Sta facendo ottimi incassi negli States e sicuramente otterrà qualcosa (magari un Oscar per la sceneggiatura). Ma francamente, più che il tema (molto meno rischioso di quanto si potrebbe pensare), mi sembra decisamente poco ambizioso per vincere la statuetta come miglior film. Se così non fosse, sarebbe un ulteriore chiodo sulla bara del cinema indipendente americano...

  • Into the Wild. In teoria, poteva essere il vero rivale dei Coen. Ma i risultati (neanche 17 milioni negli States) sembrano condannarlo. Felicissimo di sbagliarmi, ma ci credo poco...

  • American Gangster. Grande successo in patria, ma non penso che posso andare al di là di una nomination (peraltro non scontata). Anche i giurati più disattenti dovrebbero accorgersi che di originale c'è veramente poco...

  • There Will be Blood. Sulla carta, troppo estremo per ottenere larghi consensi...

  • Before the Devil Knows you're dead. La carriera di Sidney Lumet qualcosa conterà, ma francamente questa pellicola è già stata sopravvalutata ben oltre i suoi meriti. Magari qualche candidatura per gli attori...

Insomma, a meno di sorprese, io sono convinto che i Coen questa volta ce la faranno. Scommettiamo?

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