Ancora Eddie Murphy e Catwoman nel nuovo Batman...
...almeno secondo Leggo, che mette insieme rumour poco credibili su Batman 3. Inoltre, nel nuovo Quinto Potere, una trama inventata di Harry Potter e i doni della morte e i progetti 'solo' italiani di Gabriele Muccino...
Rubrica a cura di ColinMckenzie
Dopo aver parlato di Joseph Gordon-Levitt come possibile new entry nel ruolo sopra indicato (idea decisamente più fattibile, quantomeno non è vecchia di secoli), si torna all'ossessione dei mass media italiani, Catwoman interpretata da Megan Fox o Cher. Ma non vi ricorda qualcosa? A parte il nostro pesce d'aprile, la voce era riuscita qualche mese dopo sempre sul Sun (evidentemente il punto di riferimento dei mass media italiani, che poi magari fanno gli snob contro i tabloid) per essere immediatamente smentita. La cosa interessante è che, nonostante lo sforzo che ha fatto Christopher Nolan per prendere solo attori di peso per questa saga, si pensa veramente che il regista possa optare per interpreti come Eddie Murphy o Megan Fox? L'altra cosa affascinante è che, nel recente megaservizio che Empire gli ha dedicato, Nolan ammette che, al momento, non è neanche confermato che sarà il regista del film (anche se questa dovrebbe essere una formalità), mentre l'autore dell'articolo cita anche Johnny Depp che dice di non essere stato contattato per il ruolo dell'Enigmista. Tirando le somme, secondo voi oggi a chi la diamo la perla? Bravi...
Harry Potter sotto acido
La prossima segnalazione (opera di Marco, che ringraziamo) è un mezzo spoiler (in realtà sbagliato, che se ci pensate è quasi commovente), almeno se siete tra le due o tre persone al mondo che non sanno come finisce la saga di Harry Potter. Proviene dal portale Yahoo e dice:
Senza spoilerare più di tanto, vi basti sapere che Harry Potter e i doni della morte narra di eventi che si svolgono ben 19 anni dopo gli ultimi accadimenti a Hogwarts, ovvio quindi che i vari attori vengano invecchiati mediante un uso incrociato di make up e CGI in postproduzione".
Trend negativo
Al Giornale venerdì 11 giugno dovevano avere una pagina libera e hanno detto: perché non facciamo il solito pezzo sulle tendenze? Ed ecco arrivare un articolone, intitolato "L'ultima frontiera di Hollywood - Ora al cinema l'uomo bionico scappa". Il pezzo di Cinzia Romani è incentrato all'80% su Repo Men, pellicola ultraflopposa che a malapena hanno visto i parenti dei realizzatori, per poi salvarsi in corner con Iron Man 2 (insomma, bionico fino a un certo punto) e i cofanetti in dvd de L'uomo da sei milioni di dollari e La donna bionica (robbba recente insomma). Vabbeh...
Giorgio Carbone su Libero quest'ultimo venerdì si dedica con la sua maxirecensione a Bright Star. Inutile dirvi che spoilera tutto, ma almeno come solito c'è scritto 'Trama'. Dovremmo trovare una voce unica per questo tipo di articoli, magari da affiancare alla maxi recensione del Mereghetti del mercoledì sul Corriere della Sera, visto che ormai sono una garanzia...
Giacomo Ferrari, sempre su Libero venerdì 11, parla dell'avventura americana di Sorrentino e cita degli esempi sfortunati:
Il più recente è il caso di Gabriele Muccino. I due film che ha diretto con Will Smith sono andati benino (specie Sette anime) ma l'atmosfera non deve esser stata idilliaca, se poi Muccino ha creduto bene di riguadagnare le italiche sponde (ora i suoi progetti sono tutti italiani).
A parte il fatto che Sette anime è stato massacrato dalla critica americana e che ha guadagnato decisamente meno de La ricerca della felicità, chissà chi dirigerà Keanu Reeves in Passengers...
Avevo già citato il pezzo spoileroso di Giovanna Grassi su Toy Story 3, uscito sul Corriere del 6 giugno, ma non avevo notato un errore che fa sul ruolo dei soldatini (evidentemente siamo distratti sia io che lei, ne deduco che in futuro ho possibilità di scrivere sul giornale di via Solferino). Grazie a Davide per la segnalazione...
Moratoria Onu
Non so voi, ma io non ne posso più dei quotidiani che, ciclicamente, sostengono che i film in futuro si faranno con il cellulare. Matteo Quinzi intervista su Repubblica Pippo Delbono e trova un titolo virgolettato che non ha una vera corrispondenza con l'articolo: "Il futuro è il cinema col cellulare". Abbasta, ve prego...
Infine, un pezzo da elogiare veramente. Sul Venerdì di Repubblica, bell'articolo di Raffaele Niri sulle difficoltà (a Cannes e in Italia) del film Cronache di poveri amanti di Lizzani (1954). Utile anche per ricordarci che i rapporti tra cinema e politica nel nostro Paese non sono mai stati semplici...
Vi ricordo che, per segnalarci articoli interessanti, potete scrivere su questo Discutiamone nel Forum Cinema