Allucinazione perversa, il film che ha ispirato la saga di Silent Hill
In occasione dell'imminente uscita di Silent Hill 2, scopriamo insieme Allucinazione perversa, il film che ha ispirato la saga di Konami
Pubblicato nel 1999, il primo Silent Hill nacque sulla scia del successo di numerosi survival horror. Prima Alone in the Dark e poi Resident Evil dimostrarono che il pubblico di videogiocatori aveva fame di inquietudine e tensione. Una fame che Konami era ben disposta a saziare, andando incontro a una “moda” che avrebbe potuto portare grande guadagno all’azienda. La software house nipponica non poteva permettersi però di spendere molti soldi e, per questo, decise di dare questo compito a un piccolo team (che successivamente prese il nome di “Team Silent”), affidando agli sviluppatori il compito di realizzare un’opera perfetta soprattutto per i giocatori occidentali. Nonostante la libertà offerta sulla narrativa, c’era un elemento imprescindibile: il gioco doveva essere ambientato negli Stati Uniti.
Il primo capitolo del franchise ottenne un discreto successo di pubblico e di critica. Nonostante Konami non abbia mai diffuso i dati di vendita, si stima che Silent Hill abbia venduto più di due milioni di copie nei primi due mesi di pubblicazione. Un risultato venne replicato anche dal secondo episodio, che convinse ancora di più i giocatori di tutto il mondo, e in parte anche dal terzo. Potremmo discutere per ore di quali siano i punti di forza della saga. Di quanto il comparto sonoro ideato da Akira Yamaoka sia risultato fondamentale per la buona riuscita della serie, per esempio. Oggi, però, siamo qui per farvi scoprire il film che, più di tutti, ha contribuito alla nascita di Silent Hill. Stiamo parlando di “Allucinazione perversa”, pellicola del 1990 diretta da Adrian Lyne e con protagonista un inaspettato Tim Robbins.
La vita drammatica di Jacob Singer
Jacob (Tim Robbins) è un ex-militare della guerra del Vietnam che, tornato in patria, ha trovato lavoro come operatore delle poste di New York. Nonostante la sua passione per la filosofia e per lo studio, l’uomo si è allontanato da tempo dall’ambiente culturale, preferendo una vita più semplice e, di conseguenza, meno faticosa. Una scelta presa anche in seguito alla morte di suo figlio Gabe (Macaulay Culkin), avvenuta in seguito a un drammatico incidente stradale. Un giorno come un altro, però, Jacob inizia ad avere delle inquietanti allucinazioni riguardanti il suo periodo in Vietnam. Delle ombre misteriose cominciano a seguirlo e il mondo attorno a lui appare talvolta distorto. Come se non bastasse, un suo ex-commilitone muore in seguito a una misteriosa esplosione e le persone attorno a lui cominciano a comportarsi in modo strano, come se avessero qualcosa da nascondere.
Evitiamo di entrare più nel dettaglio per non danneggiare l’esperienza a coloro che non hanno ancora visto il film, ma Allucinazione perversa è diventato nel tempo un piccolo cult. Merito soprattutto della splendida interpretazione di Tim Robbins e di alcune trovate registiche, riprese poi da moltissime altre produzioni. È il caso, per esempio, dell’effetto speciale che aumenta la velocità del movimento della testa degli attori, creando una sorta di disturbo in grado di suscitare grande inquietudine. Le atmosfere cupe del film vennero poi particolarmente apprezzate, delineando una graduale discesa negli inferi da parte del protagonista. Una discesa che troviamo in modo molto simile anche nei vari capitoli di Silent Hill.
Un'opera seminale per la saga sviluppata dal team Silent
Come rivelato in occasione di diverse interviste da parte degli sviluppatori, sono molte le opere ad aver ispirato la saga targata Konami. Tra queste c’è sicuramente “La nebbia”, racconto breve del 1980 scritto da Stephen King e trasposto poi in un film diretto da Frank Darabont (Le ali della libertà). Persino Lolita di Stanley Kubrick è stato fondamentale per la nascita dei due protagonisti del primo episodio della saga videoludica. Protagonisti che avrebbero dovuto chiamarsi inizialmente Humbert e Dolores, in omaggio proprio al film di Kubrick, ma che divennero poi Harry e Cheryl.
Nonostante questi riferimenti, è però Allucinazione perversa il film che maggiormente ha ispirato la nascita di Silent Hill. Nella pellicola di Adrian Lyne troviamo infatti diverse “creature” prive di connotati, che richiamano il design di alcuni mostri memorabili della serie (tra i quali spiccano le celeberrime infermiere). Persino gli ambienti corrotti ideati dal Team Silent ricordano le location presenti nel film del 1990, con pareti insanguinate, sbarre arrugginite e stanze dai toni marcescenti. La dichiarazione d’amore nei confronti di Allucinazione perversa si fa poi palese quando troviamo delle vie del gioco (Bergen Street) che richiamano proprio alcuni ambienti della pellicola, rendendo palese quella che all’inizio era una mera supposizione. Per non parlare poi della trama di partenza di Silent Hill: Homecoming, che trova in Alex una sorta di trasposizione proprio di Jacob, con tanto di passato da ex-militare in comune.
Al di là di riferimenti estetici, di inquadrature più o meno rubate dalla pellicola di Lyne e di omaggi nascosti come easter egg, Silent Hill si ispira ad Allucinazione perversa anche nel mood. Quel mix tra mondo onirico, visione demoniaca e incubo che, negli anni, ha reso la serie di Konami un vero must per gli amanti del genere horror.
Il futuro di Silent Hill
Se i primi quattro capitoli di Silent Hill sono stati apprezzati più o meno da tutti i fan della serie, lo stesso non si può dire degli episodi successivi e dei vari spin-off. La saga, infatti, ha perso lentamente il proprio fascino, finendo per ripetere la stessa formula senza la capacità di rinnovarsi. Sembra però che le cose stiano per cambiare. Konami ha infatti annunciato l’uscita di un remake di Silent Hill 2, in arrivo l’otto ottobre su PC e su tutte le piattaforme di ultima generazione. Come se non bastasse, ci sono altri titoli in sviluppo presso altre software house, pronte a dare la propria interpretazione della misteriosa cittadina americana. Infine è in fase di pre-produzione Return to Silent Hill, un nuovo film diretto da Christopher Gans (autore anche del primo, apprezzato lungometraggio) e in arrivo (probabilmente) l'anno prossimo.
Insomma: la collina silenziosa è finalmente pronta a far parlare nuovamente di sé. Speriamo solo che abbia ancora qualcosa di interessante da dire.