Alien: Romulus e i 5 videogiochi dedicati agli xenomorfi da recuperare assolutamente

In occasione dell'uscita di Alien: Romulus, scopriamo insieme i 5 videogiochi dedicati agli xenomorfi da recuperare assolutamente

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Alien: Romulus è un film che, pur con qualche difetto, vive di una grande quantità di pregi che lo rendono uno dei migliori capitoli del franchise iniziato nel 1981. Uno di questi pregi è proprio quello di essere riuscito a replicare le atmosfere claustrofobiche della prima pellicola diretta da Ridley Scott e a mescolarle con un mood più action in stile Aliens - Scontro finale. Questo ritorno al passato ha comportato inoltre un ulteriore elemento positivo: un rinnovato interesse nei confronti dell’intera saga con protagonisti i letali xenomorfi.

È evidente, infatti, che il franchise di Alien avesse bisogno di una ripartenza. Una ripartenza in grado di allontanarci dai mediocri risultati ottenuti con Alien: Covenant per focalizzarci nuovamente sull’essenza di questa serie.

Il risultato del successo della recente pellicola diretta da Fede Alvarez si estende al di là degli ottimi incassi fatti al cinema. I precedenti film della saga sono infatti tornati in alto nelle classifiche di vendita delle varie piattaforme digitali e videogiochi come Alien: Isolation hanno registrato una crescita del 328% nel corso dell’ultima settimana. Come dicevamo: era da tempo che non si percepiva un tale interesse verso Alien da parte degli spettatori e giocatori provenienti da qualsiasi parte del mondo. Per questo motivo abbiamo deciso di stilare la lista dei cinque videogiochi dedicati agli xenomorfi che dovreste recuperare nel caso siate affamati di storie horror ambientate nello spazio profondo. Siete pronti a partire per un viaggio tra le stelle? Perfetto. Ricordatevi però che “nello spazio nessuno può sentirvi urlare”.

ALIEN: ISOLATION

Cominciamo con il già citato Alien: Isolation, titolo uscito nel 2014 e sviluppato da Creative Assembly (team famoso per gli strategici della serie “Total War”). La trama di questa chicca videoludica è ambientata, esattamente come Alien: Romulus, tra il primo e il secondo film della saga. La protagonista è, infatti, Amanda Ripley, figlia della Ellen Ripley interpretata da Sigourney Weaver alla ricerca di sua madre nella stazione spaziale di Sevastopol. Una volta raggiunta la base, però, la ragazza si troverà catapultata in un incubo fatto di androidi fuori controllo e caos. A esacerbare il tutto ci pensa inoltre un imponente xenomorfo, che sembra interessato a uccidere i pochi esseri umani ancora in vita sulla stazione spaziale.

Utilizzato come base per il suo Alien: Romulus, Fede Alvarez ha più volte affermato quanto Alien: Isolation sia stato una fonte di ispirazione. Stiamo parlando, infatti, di un gioco nel quale vediamo un singolo Alien per la maggior parte del gioco. Una scelta in grado di mostrare al giocatore la resistenza e la pericolosità di questa creatura aliena, facendolo sentire braccato dal primo all’ultimo minuto. L’opera di Creative Assembly è infatti un horror in prima persona che prevede un approccio ponderato e decisamente poco votato all’azione. Non ci credete e volete tentare di abbattere lo xenomorfo? Potete provarci, ma siamo abbastanza certi che non sopravviverete all’esperienza.

ALIEN TRILOGY

Se siete cresciuti negli anni Novanta ed eravate già all’epoca appassionati di Alien, allora avrete sicuramente sentito parlare di Alien Trilogy. Pubblicato nel 1996 su PC, PlayStation e Sega Saturn, questa chicca targata Probe Entertainment ci permette di rivivere i primi tre film della saga attraverso 30 diversi livelli. Trattandosi di uno sparatutto in prima persona nato sulla scia di Doom, il gioco si è distinto per la frenesia degli scontri, per l’immediatezza del gameplay e per l’ottima atmosfera generale.

Nonostante le tre versioni fossero pressoché identiche, Alien Trilogy si rivelò particolarmente interessante sulla piattaforma Sony grazie a una maggiore cura nell’illuminazione. Un “dettaglio” che riusciva a valorizzare gli scontri con il lanciafiamme e alcune sezioni particolarmente buie, rendendole in questo caso nettamente più comprensibili. In ogni caso, l’opera di Probe Entertainment è ricordata ancora oggi per il suo ottimo comparto tecnico, coadiuvato dal motion capture utilizzato per dare vita ai mostruosi xenomorfi.

ALIENS: DARK DESCENT

Quando si pensa a videogiochi dedicati ad Alien, è facile immaginare sparatutto in prima o in terza persona. Potete quindi immaginare la perplessità dei giocatori all’annuncio di Aliens: Dark Descent, strategico in tempo reale con visuale isometrica sviluppato da Tindalos Interactive. Collocata 19 anni dopo gli eventi di Alien 3, la storia è ambientata sulla luna di Lethe, invasa dagli xenomorfi. Al fianco della protagonista, Maeko Hayes, troviamo un gruppo di Colonial Martens capitanato dal sergente Jonas Harper. La trama di Aliens: Dark Descent presenta qualche riuscito colpo di scena e riesce a intrattenere dall’inizio alla fine. Un risultato per nulla scontato.

Il pregio principale dell’opera di Tindalos Interactive, però, sta nel suo essere un gioco complesso e, in alcuni casi, persino punitivo. Vi basti pensare che la morte di un marine comporterà la sua dipartita in modo definitivo, costringendovi a formare gruppo di soldati diversi per affrontare le varie missioni. Se amate la tensione che contraddistingue la saga ideata del 1981, qui la troverete implementata in un modo leggermente differente, ma comunque funzionale. Lo stesso si può dire di quell’atmosfera opprimente tipica delle prime pellicole e dell’Alien: Romulus di Fede Alvarez, anche in questo caso presente e dal forte impatto. Insomma: non fatevi ingannare dalla natura RTS di Aliens: Dark Descent. Potrebbe rivelarsi un grave errore.

ALIENS: FIRETEAM ELITE

In apertura dello scorso paragrafo abbiamo evidenziato quanto i giocatori associno il franchise di Alien a titoli frenetici e adrenalinici. Ecco, Aliens: Fireteam Elite è pensato proprio per soddisfare questa fetta di utenza. Questa volta l’avventura è ambientata nel 2202, al termine di tutta la saga dedicata agli xenomorfi. Quando l’equipaggio della USS Endeavor riceve un messaggio della stazione spaziale Katanga, creduta ormai distrutta, un gruppo di Colonial Marines viene mandato per fare chiarezza sulla situazione. Inutile dire che questo sfocerà in un turbinio di violenza, sangue acido e morte.

Nonostante un’accoglienza tiepida al lancio, Aliens: Fireteam Elite è diventato rapidamente uno dei capitoli più apprezzati dai fan della saga. Ne sono una prova le numerose recensioni positive presenti su Steam e la quantità di giocatori ancora attivi. Il titolo, infatti, si è rivelato un’opera perfetta per coloro che amano il comparto multigiocatore e, nello specifico, per coloro che amano le modalità cooperative. Aliens: Fireteam Elite ci mette nei panni di una delle sette tipologie di Marine presenti nel gioco, per poi gettarci all’interno quattro campagne insieme ad altri due compagni. Compagni che possono essere gestiti dall’IA, oppure da altri giocatori umani. Vista la varietà di situazioni e di creature da combattere, il titolo targato Cold Iron Studios ha tutto il diritto di entrare a far parte di questa nostra selezione.

ALIEN VERSUS PREDATOR

Quando si pensa al finire degli anni Novanta e al franchise di Alien, è impossibile non citare Alien versus Predator. Questa gemma sviluppata da Rebellion Developments ci permette di affrontare tre diverse avventure, mettendoci nei panni di uno xenomorfo, di un Predator o di un marine. Ognuna di queste tre campagne sfrutta le caratteristiche uniche dei personaggi per dare vita a un’esperienza diversificata, divertente e appagante. Avete sempre sognato interpretare un Alien e attaccare alle spalle i vostri avversari? Ora potete farlo. Volete sapere cosa si prova ad appartenere alla razza Yautja e cacciare gli esseri che considerate inferiori? Ora potete vestire l’armatura di un Predator.

Nel tempo ci sono state diversi titoli chiamati “Alien versus Predator”. Il primo è senza dubbio il gioco uscito su SNES nel 1993, mentre l’ultimo è una sorta di reboot sviluppato sempre da Rebellion nel 2010. Nonostante si tratti in entrambi i casi di opere meritevoli di attenzione, il nostro consiglio è però quello di recuperare il titolo datato 1999 o, al massimo, il suo seguito del 2001.

Dato che su BadTaste ci occupiamo principalmente di film, non possiamo che ricordarvi anche l’esistenza di Alien vs. Predator, pellicola diretta da Paul W.S. Anderson nel 2004 con protagonista Sanaa Lathan e un inaspettato Raoul Bova. Un B-Movie da non lasciarsi sfuggire!

E voi che cosa ne pensate? Quali di questi titoli dedicati ad Alien avete già giocato?

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