Agents of Mayhem, quando Saints Row incontra Borderlands che incontra Overwatch - Hands-on

Vi raccontiamo tre ore passate in compagnia di Agents of Mayhem

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La serie di Saints Row nacque come clone/concorrente del GTA, ma nel tempo acquisì un’identità proprio molto forte. Se da un lato la serie Rockstar ha affinato tematiche e stile narrativo, i Volition hanno preso la strada esattamente opposta, spingendo senza alcuna remora su umorismo, volgarità e caos assoluto. L’universo narrativo è un intreccio di assurdità semi-realistiche che con Saints Row IV hanno inglobato elementi di fantascienza e fantasy. La finalità è il divertimento e se questo significa permettere ai protagonisti di acquisire poteri paranormali, perché no? Messa da parte la serie principale, gli sviluppatori si sono messi al lavoro sullo spin-off Agents of Mayhem. Abbiamo avuto il piacere di passare 3 ore in compagnia di un codice preview grazie all’invito di Koch Media, vi raccontiamo com’è andata.

[caption id="attachment_175666" align="aligncenter" width="600"]agents of mayhem screenshot Agents of Mayhem offre una città liberamente esplorabile[/caption]

Ambientato nel medesimo universo narrativo, Agents of Mayhem pensavamo riproponesse un gameplay sostanzialmente simile. Abbiamo invece scoperto con piacere come il titolo Volition misceli elementi di generi estremamente differenti. Abbiamo una mappa piuttosto grande liberamente esplorabile in pieno stile sandbox, mentre sistema di controllo, telecamera ed azione sono assimilabili ad un classico sparatutto in terza persona. Il titolo introduce però alcuni elementi pescati dai giochi di ruolo, avvicinandosi fortemente allo spirito di Borderlands. Ha una sua importanza strategica poi la composizione del nostro party, composto da tre personaggi. Questi vanno scelti da un roster di Agenti che sbloccheremo giocando le missioni principali e secondarie della campagna. Ognuno di essi ha una forte caratterizzazione e caratteristiche uniche, proprio come vuole il mercato dopo l’ascesa di Overwatch. Insomma, Volition sembra aver concepito un buon mix di elementi che, pad alla mano, possiamo dire si sposano tra di loro con efficacia.

[caption id="attachment_175667" align="aligncenter" width="600"]agents of mayhem screenshot I vari agenti oltre ad essere fortemente caratterizzati, offrono stili di gameplay a volte radicalmente diversi[/caption]

Agents of Mayhem ci ha intrattenuto senza intoppi nelle tre ore di anteprima, introducendoci nelle sue meccaniche sbloccando nuovi elementi in continuazione. Il sistema di controllo è fluido e funzionale, immediato da apprendere ed in poco tempo ci siamo trovati perfettamente a nostro agio nel condurre i nostri eroi attraverso scontri pirotecnici. Oltre alle armi da fuoco, gli Agenti hanno a disposizione due tipi di abilità alle quali si vanno a sommare diverse skill da acquisire con l’avanzare dell’esperienza. Il sistema di combattimento, sebbene semplice nelle sue dinamiche action, diverte anche grazie ad una buona varietà di nemici, ognuno con le sue caratteristiche particolari che stimolano la creatività. Non mancano infine impegnative boss fight.

"Volition misceli elementi di generi estremamente differenti"

La gestione del party è piuttosto anomala, però. Infatti, nonostante si abbiano a disposizione sempre tre agenti, ne vedremo sul campo sempre e solo uno. Premendo il tasto dedicato, in qualsiasi momento sarà possibile passare ad un altro compagno di squadra. Quasi come se ogni agente corrispondesse ad una build differente dell'avatar del giocatore da attivare a seconda della contingenza. C'è comunque odore di una possibilità mancata, ovvero l'inserimento di una cooperativa a tre giocatori, che avrebbe dato un valore aggiunto non da poco al titolo, invece esclusivamente offline.

[caption id="attachment_175669" align="aligncenter" width="600"]agents of mayhem screenshot L'azione è sempre sostenuta ed i combattimenti offrono una buona profondità e libertà d'azione[/caption]

La sensazione è che il lavoro di Volition possa confermarsi come un buon compagna delle vostre estati casalinghe. Nulla del gioco spicca per originalità o ispirazione, ma la miscela di elementi pescati da vari generi, il tutto condito dall’umorismo alla Saints Row, potrebbero trasformarlo in un divertente passatempo. Rimane la sensazione di un prodotto non ad altissimo budget per via di ambientazioni un po’ ripetitive ed un comparto tecnico non certo da urlo (la versione che abbiamo testato per per PC e girava fluidissima, sarebbe bello poter aver i 60 FPS anche su console). Un prezzo ridotto ne aumenterebbe notevolmente l’appetibilità. Rimaniamo comunque curiosi di provare la versione finale, che vi ricordiamo uscirà nei negozi il 18 agosto.

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