Abbiamo visto 4 scene in anteprima da Operazione: U.N.C.L.E.

Un paio di sequenze d'azione e un paio dialogate da Operazione: U.N.C.L.E. e sembra evidente che le prime due funzionino più delle seconde

Critico e giornalista cinematografico


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La prima sorpresa nel vedere delle scene in anteprima di Operazione: U.N.C.L.E. è che lo stile non è quello di Guy Ritchie. Quello che probabilmente è il regista con la mano più pesante e riconoscibile nel giro dei blockbuster (sarebbe più corretto dire, dal montaggio più riconoscibile) sembra aver rinunciato a quasi tutti i suoi marchi di fabbrica, di certo ai più eclatanti e noti. Nonostante una fotografia curatissima per dare a tutto il progetto una patina di lusso e splendore che fa il paio con la sofisticazione degli ambienti, non c’è molto del Ritchie per come lo conosciamo, non c’è la sua idea di un cinema che comprima gli eventi e saturi la percezione con la furia espositiva di stacchi su stacchi. Anzi, tutto è abbastanza controllato e compassato.

Del film ci sono state mostrate 4 scene per un totale di quasi 30 minuti. Si tratta di 4 scene non collegate tra loro che non lasciano intuire troppo della trama, dunque effettivamente sconnesse, perciò poco si può dire sul sapore reale del film (se sia lento o rapido, se abbia una narrazione coinvolgente o meno.), di certo c’è da rimanere stupiti dagli interpreti sia per il lavoro fatto, sia considerato chi sono!

Le scene non sono state tutte al medesimo livello ma equamente divise tra scialbe e invece molto ben fatte e appassionanti. Dunque non abbiamo un parere finale ma solo una serie di considerazioni sparse su quel che ci ha stupito.

1. L’inseguimento notturno

Si tratta della scena in cui Napoleon Solo (Henry Cavill) incontra per la prima volta Ilya Kuryakin (Armie Hammer), mentre è intento a fuggire da lui a bordo della propria macchina guidata da Gaby Teller (Alicia Vikander). L’atmosfera è quella tipica dello spionaggio, un gioco di inganni fumettoso e paradossale in cui i due agenti utilizzano sia la potenza fisica che l’intelligenza per giocare al gatto con il topo. Anche la maniera in cui tutto si chiude è decisamente più aderente al fumetto e all’esagerazione iperbolica che al realismo del cinema di spionaggio classico o anche solo dei canoni dei film di 007.
Nel trailer vediamo diversi momenti da questa scena, è quando Armi Hammer stacca il posteriore dell’auto e Cavill, dal lunotto dell’auto (in quella che è una bellissima inquadratura) lo guarda esterrefatto, colpito dallo stile e dalle capacità.
Subito di Cavill rimane impressa la maniera con la quale incarna l’understatement del proprio personaggio. Effettivamente nulla sembra scalfirlo come il Bond di Sean Connery, sempre pieno di stile e agio nei movimenti, soprattutto nei momenti concitati. E in abito anni ‘60 è perfetto. Chi l’avrebbe mai detto….

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2. La rapina a Roma

Una parte del film, lo sappiamo già, è stata girata a Roma. È un’Italia cartolinesca ma questo non stona con il passo fumettoso di tutto il film.
Dopo aver scelto faticosamente abiti e look per la copertura, i tre si spostano a Roma. Napoleon Solo entra in scena in Vespa e avverte la coppia formata da Kuryakin e Gaby Teller che qualcuno li sta seguendo, scocciato l’agente russo ricorda al suo compagno americano che lo sa da sè, già li ha notati e sa anche come sono vestiti. Solo allora gli fa notare che lo rapineranno e che questa è una maniera per capire se lui sia davvero l’architetto sposato con Gaby Teller che sostiene di essere o, com’è realmente, un agente segreto capace di difendersi. Suo malgrado dunque Kuryakin dovrà farsi rapinare senza reagire per mantenere la copertura. Ad ogni modo l’orgoglio del russo gli impone di continuare a ripetere che un architetto russo comunque non si farebbe rapinare senza reagire. Alcuni piccolissimi estratti da questa scena si vedono nel trailer, specie la piccola reazione stizzita che Kuryakin ha durante la rapina.
L’intento del tutto è ironico ma decisamente non riesce, almeno sembra quadrare meno della scena precedente che invece per tempi e interpretazione era molto migliore.

3. Camera da letto

Il momento romantico che ci viene mostrato è tra Ilya Kuryakin e Gaby Teller e si svolge tutto in una camera d’hotel in cui i due risiedono sempre per mantenere la copertura secondo la quale sono marito e moglie. Lei lo provoca e lui fa molto il serio, gioca a scacchi (non il massimo). Finiranno a battibeccare ovviamente e lei, come si vede nel trailer, alla fine lo spingerà ad un impensabile confronto fisico i cui rumori fanno credere ad una cameriera che passa vicino alla porta della loro stanza che chissà quali incredibili prestazioni sessuali stanno avvenendo. Alla fine del confronto, tutto è distrutto e loro una sopra l’altro avranno l’atteso momento romantico.

Tutto abbastanza scontato e condotto con pochissima verve. Nonostante Alicia Vikander abbia una personalità molto forte e attraente la chimica con Armie Hammer sembra essere ai minimi storici.

4. La fuga in barca

Solo e Kuryakin, vestiti di nero come le spie degli anni ‘60 quando fanno incursioni notturne, penetrano in una struttura altamente sorvegliata, vengono beccati e cominciano una comica fuga in motoscafo che mette in luce la competizione tra i due.

Qui tutto sembra molto riuscito.

Kuryakin guida il motoscafo e pretende di fare a modo proprio mentre Solo gli dà indicazioni che non vengono seguite. Una sterzata brusca fa cadere l’americano in acqua, il quale infastidito dall’accaduto allora decide di tirarsene fuori, nuota fino a riva, si siede in un camion lì parcheggiato e guarda Kuryakin fare avanti e indietro fuggendo dalle guardie che intanto gli sparano. Con la calma che lo contraddistingue apre un cestino che trova nel camion, uno contenente la cena del proprietario del camion, e placidamente mangia un panino prosciutto formaggio e pomodori, sorseggiando del vino da un fiasco (particolare da cui si deduce che siamo ancora in Italia). In più accende la radio e cambia stazioni fino a che non trova una canzone italiana anni ‘60 (bellissima ma purtroppo non ricordo il titolo). Questo dà vita ad una trovata molto bella, perchè da quel momento la canzone diventa extra-diegetica, non è più nella scena ma fa da colonna sonora a tutto ciò che accadrà, ovvero Kuryakin viene beccato, cade in acqua privo di sensi e pare affogare, dunque Solo si dovrà muovere (ma sempre con calma e un po’ stufo) per recuperarlo.
Se il tono del film fosse tutto così sarebbe originale e ben riuscito.

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