Abbiamo letto la sceneggiatura di Justice League Mortal: storia e analisi del film mai realizzato di George Miller

Abbiamo letto la sceneggiatura di Justice League Mortal. Il film mai realizzato di George Miller. Come sarebbe stato e perché fu cancellato?

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  1. Il cast di Justice League Mortal

  2. Perché Justice League Mortal è stato cancellato?

  3. La trama nel dettaglio: un riassunto della sceneggiatura

  4. Com’è? Una recensione immaginaria di Justice League Mortal

Abbiamo letto la sceneggiatura di Justice League Mortal, il film mai realizzato sui supereroi DC e diretto da George Miller. In questo articolo scopriremo le ragioni della cancellazione del film. Entriamo poi nel dettaglio della trama e proviamo a valutare come sarebbe stato il film basandoci sulla sceneggiatura trapelata online.

Ben prima del successo di Avengers e dell’arrivo di Zack Snyder a capo del progetto di film DC, la Warner si era imbarcata in un’impresa titanica avanti con i tempi: il primo film dedicato alla Justice League. Nel 2007 la sceneggiatura ricevette parere positivo dalla dirigenza dello studio. La ricerca del regista si orientò su George Miller. Il creatore di Mad Max era appena ritornato al successo, dopo anni di silenzio, con il film animato Happy Feet. Era però una scelta insolita. Al momento della produzione non aveva ancora stracciato lo stereotipo di regista “anziano” (aveva 62 anni) con Mad Max: Fury Road. E soprattutto è un artista atipico e molto selettivo. Justice League Mortal con George Miller poteva essere una miscela insolita, ma così folle da diventare esplosiva. È veramente così? Vediamolo insieme in questa analisi.

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Il cast di Justice League Mortal

Come noto, e mostrato anche da foto promozionali e concept, la composizione del cast rappresentava bene il passaggio tra il primo decennio del 2000 e il secondo. Le star dell’epoca dividevano la scena con nuove leve: Megan Gale nei panni di Wonder Woman, la scelta più clamorosa e azzeccata. Le immagini test del costume sono perfette e un grande stacco rispetto al fascino televisivo dell’eroina. Adam Brody, sull’onda del successo di The O.C avrebbe interpretato Barry Allen, ovvero The Flash.

Più insolita invece la scelta di far vestire i panni di Batman ad Armie Hammer, che in quel periodo era praticamente un esordiente. Nella Justice League ci sarebbe stato anche Martian Manhunter interpretato da Hugh Keays-Byrne, attore feticcio di Miller. Spiazzante, eppure molto azzeccata basandoci sul materiale fotografico, la scelta di D.J. Cotrona come Superman.

Tra gli altri membri del cast: Santiago Cabrera come Aquaman e il rapper Common come Lanterna Verde. Infine Teresa Palmeravrebbe interpretato Talia al Ghul, Zoe Kazan come Iris Allen, Jay Baruchel avrebbe prestato il volto a Maxwell Lord e Anton Yelchin a Wally West.

Un cast per lo più senza grandi nomi (a parte qualche volto già molto noto all'epoca) per risparmiare sul budget, ma anche di forte intuito dato il successo che arriverà negli anni seguenti a molti di questi nomi

Perché Justice League Mortal è stato cancellato?

C’è di mezzo lo sciopero degli sceneggiatori svoltosi tra il 2007 e il 2008 e un dilemma sulla strada da prendere sviluppando il franchise. Superman Returns non aveva performato bene nel 2006 mentre Batman Begins e Il cavaliere oscuro furono opere spiazzanti. Campioni di incassi al botteghino e artefici di una rivoluzione in senso realistico del genere. Pietre miliari imprescindibili.

Justice League Mortal, invece, era ben lontano dalle atmosfere nolaniane. Apparteneva a una sensibilità anni '90 che stava tramontando. Si decide comunque di procedere e realizzare il film, senza eccedere troppo nel budget. Per coprire i costi si fece affidamento a una forma di tax credit australiana trasferendo lì i set. La sceneggiatura andava ancora perfezionata, ma lo sciopero degli sceneggiatori bloccò per molte settimane la produzione a poco dall'inizio delle riprese.

Non solo: un contenzioso con la commissione australiana impedì di accedere ai vantaggi economici. Sostenevano che il film avesse coinvolto troppe poche maestranze locali e che quindi, secondo le regole, Justice League Mortal non avrebbe potuto accedere agli incentivi. Spostarono quindi la produzione in Canada nel febbraio 2008, mentre la Warner sembrava sempre più esitante. Mentre la Marvel si apprestava a preparare il lungo percorso del suo universo con Iron Man, anche sul versante DC si ventilava l’idea di accompagnare la Justice League con i film solisti.

La strategia era chiara: dare priorità alla trilogia sul Cavaliere Oscuro, produrre un film di Lanterna Verde, un film su Flash e un reboot di Superman per poi unirli in un unico film. Come sappiamo le cose non andarono proprio così. Nolan diventò un importante produttore esecutivo per il nuovo universo, e Zack Snyder andò al timone. Non è chiaro cosa successe in questo lasso di tempo. Probabilmente Miller, infastidito dalle continue incertezze lasciò (o fu allontanato) dal progetto. Si dedicò al nuovo capitolo della sua saga di Mad Max e Justice League Mortal rimase perso nel limbo.

Justice League Mortal

La trama nel dettaglio: un riassunto della sceneggiatura

Oggi: Superman con il costume nero presenzia ad un funerale insieme al resto della squadra. Batman è assente, siamo portati a credere che sia lui la vittima.

Due giorni prima: Barry Allen e Iris mangiano al ristorante Planet Krypton. Dalla tv e dai costumi dei camerieri capiamo che il mondo ha già conosciuto i supereroi DC. Una presenza minacciosa li osserva dalle videocamere.

Nella Bat-caverna Batman controlla tutti i superesseri in maniera paranoica. Confessa ad Alfred di essere inquieto per una pace del mondo che sta durando troppo a lungo. Si prepara a ricevere ospiti nei panni di Bruce Wayne per il suo compleanno. Tra gli invitati c’è anche Maxwell Lord e, a sorpresa, Talia al Ghul (in un flashback vediamo che è stata abbandonata tempo prima dal suo amato Batman).

Il detective John Jones (J’onn J’onzz) viene attaccato da una creatura misteriosa. Si rivela essere Martian Manhunter mentre prende fuoco senza riuscire a domare le fiamme. Continua a bruciare. Viene soccorso da Wonder Woman e The Flash e portato nella piscina dell’amazzone che lo aiuta a trovare sollievo dal fuco. Arriva anche Superman. Qualcuno ha trovato la debolezza di J’onn J’onzz e l’ha usata contro di lui.

In una digressione Maxwell Lord osserva vecchie tv con i volti di bambini tra i 6 e i 13 anni intervistati. Sugli schermi qualcuno piange e trema. Un nome emerge tra tutti: Jonah Wilkes.

Flash è tornato da Iris dopo avere soccorso Martian Manhunter. I due scambiano qualche battuta su Wonder Woman (Barry dice imbarazzato di averla a malapena notata, Iris si finge gelosa). Incontriamo Wally West, il nipote di Barry. Anche lui ha i poteri, li scopriamo mentre giocano a ping-pong velocissimi. Wally aiuta Barry nelle ricerche sulle nanotecnologie per risolvere il mistero dell'attacco.

Superman attraversa il mar Egeo e incontra Aquaman. Il sovrano di Atlantide chiede di essere chiamato Re Arthur e lamenta che i terrestri inquinano il suo regno. Kal-El lo convince però ad aiutare Martian Manhunter. Si reca nell’abitazione di Wonder Woman dove viene attaccato da una sorta di mosca che gli inietta una sostanza che gli procura il terrore dell’acqua. È destinato a soffocare disidratato.

Nel frattempo Maxwell Lord osserva Batman tramite videocamere. Attiva dalla distanza un misterioso protcollo che crea un OMAC Alpha. Batman lo affronta e viene sconfitto. Talia, dal punto di controllo chiede a Maxwell di risparmiarlo e l’uomo esegue l’ordine. Ferito ma vivo, Bruce Wayne si rende conto di avere perso il controllo di Brother Eye, il sistema di monitoraggio da lui creato per analizzare i comportamenti e sconfiggere gli altri eroi nel caso iniziassero ad agire per il male.

Esordio di Lanterna Verde\John Stewart mentre usa il suo anello. Anche lui viene attaccato da un oggetto misterioso. Per via di un rumore continuo nella sua testa non può più vedere né sentire, e quindi nemmeno usare i poteri. Viene recuperato da Superman. Gli eroi si chiedono chi li stia attaccando: Il pinguino? Mr Freeze? Joker?

Wally West scopre il progetto OMAC e lo dice a Flash. Anche Batman ne è consapevole. Apprende che ha qualcosa a che fare con gli attacchi. Gli eroi vanno alla Fortezza della Solitudine. Batman li raggiunge, non invitato. Interrogato su come abbia fatto a trovare quel luogo, il Crociato di Gotham ammette di averli spiati e di non avere più il controllo del suo sistema. Anche Flash viene attaccato, proprio lì, nel luogo più sicuro del mondo. Non ha più il controllo, corre all’impazzata e il suo metabolismo inizia a mangiarlo vivo.

Superman grazie alla sua vista individua l’intruso nel corpo. Guidato dai sensi di Martian Manhunter, Lanterna Verde riesce a liberare Flash, tenuto fermo dal lazo di Wonder Woman dalle nanotecnologie che lo stanno uccidendo. L’operazione aha successo, man mano tutti gli eroi si liberano a vicenda, nel farlo diventano un team.

Brother Eye è ancora fuori controllo. Individua il punto debole di Batman: l’amore. Scopriamo il suo passato con Talia in un flashback, una storia finita. È stata lei a rivelare l’identità segreta di Batman a Maxwell Lord e ad aiutarlo nel suo piano, perché desiderava togliergli tutto quello che era la sua vita e che l’aveva portato ad allontanarla.

Nel mentre Flash chiacchiera con Wonder Woman nel ristorante Planet Krypton.

Brother Eye inizializza il protocollo OMAC. Wally West spiega che sta per “One Man Army Corps” e che deriva da degli esperimenti fatti sui bambini negli anni ’70. Un addestramento per il controllo mentale. Tutti son morti tranne Jonah Wilkes, vera identità di Maxwell Lord.

Tutte le persone che hanno mangiato nella catena Planet Krypton si trasformano in OMAC metallici (con un effetto simile a Terminator) perché impiantati con le nano tecnologie attraverso il cibo. Lord sostiene di stare completando la sua missione di evoluzione dell’umanità e accusa i supereroi di non esserci stati per lui. Tutto il suo piano è stato possibile grazie alla paranoia di Batman che ha trovato le debolezze nei suoi alleati.

La battaglia si diffonde in tutto il mondo, Batman è in difficoltà, la Justice League cerca di combattere come può. Superman viene però controllato mentalmente e gli viene fatto credere che Wonder Woman abbia ucciso Lois Lane. I due si scontrano brutalmente, anche Batman cerca di fermarlo invano. Wonder Woman lancia Superman sulla luna. Lui reagisce rispedendola nell’atmosfera come un meteorite infuocato. Viene salvata da Aquaman e portata in salvo da due delfini. L’atlantideo cerca di rallentare il kryptoniano.

Wonder Woman avvolge Maxwell Lord con il lazo della verità per farsi dire come fermare OMAC. L’unico modo è ucciderlo. Nel frattempo Lanterna Verde si proietta contro Superman. Finalmente viene fermato: sente una voce familiare e vede sua madre (!) Lara-El. È un’illusione di J’onn J’onzz e quando lo scopre lo colpisce stordendolo.

Superman sta per attaccare Wonder Woman incapace di uccidere Maxwell Lord quando interviene Barman che gli spezza il collo. Finisce l’illusione anche per Superman, ma non la battaglia con gli OMAC. Kal El rimprovera Batman di avere ucciso. “Noi non siamo così!” Ma poi vede le conseguenze delle sue azioni, acciecato dalla follia, e capisce che non c’era altro modo e si scusa.

Talia si trasforma in un OMAC diverso dagli altri che emette la voce di Maxwell Lord. Tutti i mostri metallici sono in rete come un’unica mente.

La Justice League è unita, classica immagine del team che si prepara a combattere lo sciame di OMAC a cui si aggiunge anche… Wally West.

La mente della macchina si muove alla ricerca dinamica di un ospite e lascia Talia per arrivare a Flash (infettato con il cibo di Planet Krypton dove spesso mangiava). Si trasforma e nasce la versione definitiva del mostro. Il velocista è all’interno della struttura avvolto da cavi e circuiti (un’immagine molto simile all’estetica Cyberpunk). J’onn J’onzz con i poteri telepatici lo sveglia, Flash cerca di controllare la macchina e spegnerla prima che trovi un altro ospite. Decide così di correre oltre i limiti della velocità. I circuiti lo seguono e si ricompongono. Allora accelera ancora.

Mentre il tempo si ferma egli torna a casa. Dà l’addio Iris, che guarda la scena dalla tv in lacrime. Guarda per un’ultima volta il mondo trovandolo bellissimo e supera la barriera della velocità. Sparisce in un lampo di luce distruggendo il legame tra gli OMAC che cadono senza vita al suolo.

Oggi: La Justice League è riunita per il funerale del loro compagno. Fanno un’alleanza, di essere sempre uniti e combattere insieme. Batman dubita, rivela la sua identità dicendo di essere solo un uomo. “È questa la tua forza. La nostra forza” risponde Superman.

Nemmeno il tempo di organizzarsi che i sensori rilevano una nuova minaccia dallo spazio: è Starro il conquistatore. Ma questa volta la terra ha dei difensori che la terranno al sicuro.

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Com’è? Una recensione immaginaria di Justice League Mortal

Concepito a cavallo tra un’epoca e l’altra Justice League Mortal contiene in sé sia gli elementi tipici dei cinecomic del passato che quelli della “seconda ondata”. C’è tutto l’entusiasmo, il fascino dei superpoteri, che toglie ogni freno inibitore alla fantasia. George Miller non ha paura di saltare la linea della sospensione dell’incredulità. Anzi, cerca lo spettacolo visivo anche a discapito della caratterizzazione dei personaggi. È un film leggero, concepito senza il peso delle aspettative moderne. Non teme di essere imperfetto, ma vuole essere grande e grandioso ad ogni costo.

La Justice League è affollatissima di supereroi nuovi sul grande schermo. Persino Batman e Superman, nelle mani di nuovi attori, sono ancora tutti da conoscere. A causa di questa scelta sembra che Justice League Mortal inizi nel bel mezzo di una saga lunga che non abbiamo mai visto. Alcuni personaggi come Aquaman e Martian Manhunter sono sacrificati nell’equilibrio narrativo. Lanterna Verde, tra tutti, è il meno incisivo.

La scrittura di Batman e Flash è invece più riuscita. Il primo è un supereroe che ha vissuto tante vittorie ma anche tante sconfitte, quasi come il Bruce Wayne di Snyder. È paranoico e ossessionato dalla possibilità di un’apocalisse imminente… causata proprio dagli altri superesseri. Barry Allen invece è il più umano tra tutti, non solo emotivamente ma anche per via delle sue azioni. È l’unico, ad esempio, che vediamo mangiare e intrattenere rapporti affettivi senza drammi. È il solo con un interesse amoroso complesso, ben più del rapporto morboso tra Talia e Bruce Wayne.

Justice League Mortal sembra per certi versi Watchmen: un nemico misterioso sta cercando di uccidere ad uno ad uno gli eroi. Questi dovranno unirsi e imparare a collaborare per riuscire a scoprire il misterioso nemico e a salvare la terra. La sceneggiatura ha però grandi dosi di humor, che alleggeriscono il peso drammatico. Anche se la sensibilità odierna su certi passaggi rende alcuni passaggi piuttosto imbarazzanti: come le battute sul fisico di Wonder Woman dopo che Flash le ha offerto un panino e lei ha declinato.

Immagino sia per questo che il costume ti sta così bene” “non capirò mai il bisogno degli uomini mortali di oggettificare il corpo femminile” risponde lei. “Ti sei mai guardata allo specchio? Perché se è un problema potresti aggiungere al costume un mantello. O, non so, dei pantaloni?” Ribatte flash.

È un film che non teme l’ingenuità e l’assurdità. Anzi, proprio come un fumetto tende a rilanciare sempre di più sulle immagini iconiche. Come ad esempio personaggi gettati nello spazio che arrivano sulla luna colpendo esattamente la bandiera americana. Gli OMAC, i grandi mostri metallici, sono il tipico “boss finale” che tende a diventare sempre più grande e sempre più forte. Il tripudio di effetti visivi è assicurato, ma manca di originalità.

Lo scontro finale è moto meno avvincente della prima parte del film. La storia si struttura su un lungo flashback, facendo presagire esiti infausti alla vicenda. Facciamo la coscienza degli eroi con un buon equilibrio. Ognuno ha una propria scena ad effetto e la costruzione del mistero è generalmente avvincente. Si vede tanto, tantissimo, del mondo DC. A differenza del primo film dedicato agli Avengers, Justice League Motrtal non trova però la sinergia giusta nella squadra nel terzo atto. Lo scontro per la terra è superman-centrico. L’Uomo d’Acciaio passa da buono a cattivo impegnando la squadra in un confronto tra forze titaniche, e poi dà sfogo massimo dei suoi poteri contro il villain. La sceneggiatura fatica a trattenerlo e nell'azione rischia di mettere in ombra gli altri personaggi.

È chiaro che il film aveva bisogno di almeno un’altra riscrittura prima di andare in produzione, per uniformare le atmosfere e aggiungere qualche scena per evitare la sensazione di “fretta” delle ultime pagine.

Meglio di Justice League, ma probabilmente meno di Zack Snyder’s Justice League, il film di Miller non avrebbe segnato una pietra miliare in termini di evoluzione del genere. Il Batman di Nolan negli stessi anni stava sperimentando strade ben più inconsuete. Sarebbe stato però un esperimento che avrebbe segnato per sempre il futuro della DC al cinema, facendola partire in anticipo rispetto alla rivale Marvel.

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