A Quiet Place: The Road Ahead è il videogioco che i fan del franchise non sapevano di volere

Storming Games ha annunciato A Quiet Place: The Road Ahead, videogioco ambientato all'interno del celeberrimo franchise cinematografico

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Film come A Quiet Place - Un posto tranquillo hanno la forza di conquistare gli spettatori di tutto il mondo tramite una semplice idea. Un’intuizione in grado di donare carisma alla produzione, permettendo alla narrativa e alla messa in scena di seguire una sorta di percorso prestabilito. Nel caso del film del 2018 diretto (e interpretato) da John Karsinski, questo colpo di genio è dettato dalla natura degli alieni che invadono improvvisamente la Terra. Alieni dalla pelle corazzata e completamente ciechi, ma forti di un udito ipersensibile e in grado di tracciare la posizione di chiunque emetta il benché minimo suono. Con questo preambolo, ha inizio la storia di sopravvivenza che vede coinvolta la famiglia Abbott, decisa a fare di tutto pur di sopravvivere.

Il successo del primo film ha permesso a questa idea di diventare un franchise, portando quindi alla nascita di un sequel di grande successo e di un prequel dedicato ai primi giorni dell’invasione e in sala proprio in questi giorni.

Come spesso accade quando un brand raggiunge una tale fama, il world building creato per le pellicole diventa terreno fertile per altri media, come romanzi, giochi da tavolo e videogiochi. Proprio riguardo quest’ultimo linguaggio, due settimane fa è stato annunciato A Quiet Place: The Road Ahead, titolo horror che sembra prendere ispirazione da Alien Isolation per dare vita a un’esperienza terrificante. Siete curiosi di saperne di più e di scoprire perché questo titolo sia tanto importante per il mercato videoludico italiano? Allora seguiteci in questo viaggio nel mondo di A Quiet Place. Ma mi raccomando: non fate rumore!

LA GIUSTA FUSIONE DI TRAMA E GAMEPLAY

Al momento si hanno poche informazioni sulla trama di A Quiet Place: The Road Ahead, ma grazie a qualche intervista degli sviluppatori e alle prime informazioni rilasciate sul titolo siamo riusciti a mettere insieme qualche dettaglio. La protagonista di questa avventura in prima persona si chiama Alex e i terribili alieni non saranno i soli nemici che dovrà affrontare. Lo scoglio della comunicazione, infatti, darà vita a situazioni di tensione anche con altri esseri umani, legati in un modo o nell’altro alla ragazza. Tra le tematiche più importanti del racconto troviamo “il pentimento” e “il perdono”, ma non è ancora chiaro come queste verranno implementate nella storia. Quel che è certo, però, è che il comparto narrativo sarà centrale nell’esperienza finale.

Come abbiamo accennato in apertura, la caratteristica principale di A Quiet Place è la necessità dei protagonisti di fare assoluto silenzio. Ecco che anche in The Road Ahead ci troveremo a dover fare i conti con questo elemento. Un elemento che influenza non solo l’utilizzo di eventuali armi, ma anche il terreno sul quale ci troveremo a camminare. Il risultato è un gioco che punta tutto sullo stealth, costringendoci ad aggirare i nemici piuttosto che affrontarli a viso aperto in stile Doom. Secondo quanto comunicato in diverse interviste, pare che ogni singola azione di Alex comporti del rumore, rendendo complesso camminare, rovistare nella spazzatura o guardare al di là di una porta socchiusa.

Insomma: A Quiet Place: The Road Ahead non sarà una passeggiata, ma siamo felici che gli sviluppatori abbiano deciso di sfruttare in modo così intelligente un elemento narrativo tanto importante per il franchise cinematografico.

UN TEAM TUTTO ITALIANO CHE TRASUDA QUALITÀ

Pensate che questo progetto sia particolarmente interessante? Allora aspettate di scoprire chi è il team chiamato per realizzarlo. Stiamo parlando dei ragazzi italiani di Stormind Games, famosi per aver dato vita agli ottimi capitoli di Remothered (Tormented Fathers e Broken Porcelain) e al “recente” Batora: Lost Haven. Si tratta di un gruppo di sviluppatori con enormi competenze nel campo del genere horror e forti di una determinazione in grado di prevaricare i confini nazionali.

Sviluppare videogiochi in Italia è tutt’altro che facile. Collaborare con un Publisher estero come Saber Interactive e con una casa di produzione cinematografica del calibro di Paramount Pictures è quindi assolutamente incredibile. Antonio Cannata, CEO di Stormind Games, è assolutamente conscio dell’importanza di questo titolo. “Gli onori sopportano sempre degli oneri”, ha affermato Antonio in un’intervista a Multiplayer.it. Un’affermazione più che condivisibile, dato che stiamo parlando di una responsabilità che non si ferma al singolo team di sviluppo, ma che si estende all’intero mercato italiano del gaming. Fortunatamente, però, lo storico di giochi sviluppati dai ragazzi di Stormind Games ci fa ben sperare sulla buona riuscita del progetto.

E sia chiaro: affermare di essere felici che The Road Ahead sia un’opera italiana non è semplice patriottismo, bensì la consapevolezza delle capacità di una software house che ha saputo dare tanto all’industria. Una software house che si presenta ora come una luce di speranza in un settore ancora poco considerato dalla politica e dall’economia del nostro Paese e che, anche solo per questo, merita il rispetto di tutti i videogiocatori.

A QUIET PLACE: THE ROAD AHEAD HA ATTIRATO LA NOSTRA ATTENZIONE

Sappiamo ancora poco di A Quiet Place: The Road Ahead, ma quello he abbiamo visto ci è parso estremamente coerente con il materiale cinematografico. A questa fedeltà fa seguito un impianto tecnico molto solido (merito dell’Unreal Engine 5) e delle idee che, sulla carta, funzionano molto bene. Non ci resta che aspettare nuove informazioni e sperare che l’opera di Stormind Games possa convincere in ugual modo pad alla mano.

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