500 lire - The King of Fighters '94
Esordisce con il botto 500 lire, la nuova rubrica di BadGames.it dedicata ai titoli che furoreggiavano in sala giochi: come The King of Fighters '94 ha reinterpretato il picchiaduro a incontri
Reinventò il picchiaduro a incontri SNK, in quel lontano 1994. E forse inventò anche il crossover, perché magari i giocatori più giovani sono abituati a considerarli come icone della serie, ma i personaggi del roster di The King of Fighters '94 provenivano da varie produzioni della compagnia nipponica, di ugual genere così come di diversi. C'erano, in quel picchiaduro sperimentale ma solidissimo, nuovo ma classico, i combattenti di Art of Fighting e Fatal Fury, gli eroi di Psycho Soldier e Ikari Warriors, un piccolo compendio videoludico nato in sala giochi. E funzionò tutto, dal sistema di gioco al cast, quello che inizialmente era stato concepito come un esperimento (addirittura era nato come picchiaduro a scorrimento) diventò il primo capitolo di una serie imprescindibile per gli appassionati delle mazzate a incontri.
[caption id="attachment_155875" align="aligncenter" width="600"] The King of Fighters '94 - screenshot[/caption]
Ovviamente il fatto che lo scrivente fosse in grado da piccolo di (quasi) finire il gioco con un solo gettone, con il tamarrissimo Team Brazil, composto da Ralf, Clark e Heidern, mentre prendeva mazzate in ogni modo giocando il picchiaduro Capcom non inficia minimamente il suo giudizio sulle due serie; al netto delle battute è comunque innegabile che si rintracciassero nel lavoro di SNK elementi di novità assenti altrove, una volontà di far qualcosa di diverso, che Capcom aveva manifestato nello stesso anno con Darkstalkers: The Night Warriors, rimanendo però sempre ancorata ad uno stile di gioco più classico. The King of Fighters '94, semplicemente, andava oltre, anche dal punto di vista tecnico, confermando l'estrema dimestichezza del suo team di sviluppo con sprite e fondali, eccezionali per l'epoca, bellissimi e ricchi di dettagli ancora oggi. A fronte di cotanto 2D, non possiamo dolerci della scelta di passare al 3D per The King of Fighters XIV. Ottima era anche la colonna sonora, composta da brani memorabili.
Ecco quindi il perché dell'importanza di The King of Fighters '94, dovuta non solo al suo essere stato capostipite della serie, ma anche al particolare clima che ne ha consentito la nascita. Quello di una fervida sperimentazione, che diede luce ad un gioco seminale, non il migliore della saga, ma forse quello scolpito più profondamente nella storia.