5 film true crime da recuperare se avete amato Lo strangolatore di Boston
In occasione dell'uscita de Lo strangolatore di Boston su Disney+ vi proponiamo cinque film true crime da recuperare
Amanti del true crime a rapporto!
LEGGI - La recensione
Nonostante il forte interesse suscitato dal genere, i film true crime hanno sempre appassionato il pubblico. Se siete orfani di indagini, delitti e investigazioni, ecco alcune pellicole uscite negli ultimi 20 anni che potrebbero fare al caso vostro.
Memorie di un assassino
Prima del successo internazionale ottenuto con Parasite, Bong Joon-ho ha diretto un film altrettanto bello ispirato alla storia vera del primo omicida seriale coreano conosciuto.
È l’anno 1986 e in un campo di una cittadina di campagna viene trovato il cadavere di una donna. Poco tempo dopo, un altro cadavere fa la sua apparizione. La polizia locale si trova impreparata davanti a dei crimini così brutali, ma a dare man forte all’investigatore Park du-man è un investigatore di Seul, Seo Tae-yu. Sarà proprio il nuovo arrivato a capire che i due omicidi sono connessi e a cercare la verità nonostante l’ostruzionismo dei colleghi.
Uscito nel 2003, Memorie di un assassino viene proiettato al cinema in Italia sono nel 2020. Forte di una tensione altissima e sempre costante, ritroviamo la sceneggiatura solida e brillante che già ci aveva colpito in Parasite. In pieno stile Bong Joon-ho è anche la capacità di unire perfettamente dramma e commedia, grottesco e azione. Oltre a un’immagine spietata della Corea di quegli anni, tra proteste studentesche, abuso sui detenuti e cattiveria. Il ritratto che ne esce è quello di una società violenta, di una polizia corrotta e un’analisi spietata sui concetti di colpevole e innocente.
Zodiac
Uscita nel 2007, diretta da David Fincher, la pellicola è tratta da una serie di romanzi di Robert Graysmith. Questi raccontano i delitti che negli anni ’70 sconvolsero San Francisco, attribuiti a un omicida seriale conosciuto col nome di Killer dello Zodiaco.
Zodiac è la storia di una tenace caccia all’uomo da parte della polizia. Un killer che invia lettere di rivendicazione di delitti ai giornali e messaggi cifrati, chiedendo che vengano pubblicati affinché non muoiano altre persone.
Fincher racconta di essersi appassionato alla storia del Killer dello Zodiaco proprio perché ricordava il terrore seminato dall’omicida in quegli anni. Ricorda infatti le pattuglie della polizia che seguivano il suo scuolabus mentre tornava a casa, proprio perché l’assassino aveva minacciato di sparare agli pneumatici di uno scuolabus e poi ai bambini che scendono.
Il lavoro di ricostruzione della storia è stato certosino. Non per niente l’obiettivo di Fincher era quello di eliminare ogni speculazione o leggenda per andare alla solidità dei fatti.
Nel cast troviamo grandi nomi come il poliziotto protagonista, Graysmith, interpretato da Jake Gyllenhal e il suo compare interpretato da Mark Ruffalo. Mentre nel ruolo del cinico giornalista di cronaca nera abbiamo Robert Downey Jr.
Love & Secrets
Prima del documentario The Jinx uscito su Netflix e delle sue sconcertanti rivelazioni, il regista Andrew Jarecki aveva già trattato il caso del miliardario Robert Durst in un film. Questo è Love & Secrets, uscito nel 2010.
Ryan Gosling interpreta David Marks, figlio di un immobiliarista di successo che si innamora e sposa una giovane ragazza di belle speranze, Katie (Kirsten Dunst). David nasconde però un lato oscuro. A causa di gravi traumi infantili, ha sviluppato un carattere estremamente chiuso e incline alla rabbia che, ben presto, sfocerà in una feroce violenza…
Jarecki si concentra a descrivere la vita matrimoniale di David e Katie e il suo declino in una spirale di violenza domestica. Assistiamo impotenti agli abusi di David sulla moglie, consapevoli (soprattutto se già abbiamo visto il documentario) che avranno un finale tragico. La seconda parte del film forse è meno riuscita, ma punta comunque l’attenzione sui crimini impuniti (fino a quel momento) di un uomo potente e arrogante.
Foxcatcher – Una storia americana
Cosa c’è di più americano di un film sullo sport? Forse solo le sue pieghe nascoste, celate in una storia drammatica di agonismo e violenza.
Uscito nel 2014, diretto da Bennet Miller, Foxcatcher narra la storia vera dell’assassinio del campione olimpico Dave Shultz (Mark Ruffalo) ad opera del suo allenatore e amico, il ricco rampollo John Eleuthère Du Pont (Steve Carrell). La pellicola è tratta dal romanzo omonimo scritto dal fratello della vittima Mark Shultz, interpretato nel film da Channing Tatum.
Non si tratta, in questo caso, di una indagine di polizia, della ricerca di un assassino. Il film si concentra sul rapporto tra Mark e Du Pont, immergendo lo spettatore in un mondo di sport, allenamento e competizione. Ma anche trascinandolo nella mente deviata di Du Pont e nel suo bisogno ossessivo di sentirsi importante, un mentore per i suoi atleti.
Candidato a cinque premi Oscar, Foxcatcher rende finalmente evidente il talento poliedrico di Steve Carrell. Conosciuto per i suoi ruoli comici, l’attore mette in scena infatti una trasformazione incredibile e terrificante, vestendo i panni di Du Pont.
Prova a prendermi
Alleggeriamo la carrellata di serial killer concludendo con un true crime decisamente più leggero. Il protagonista di questa pellicola del 2002 non è infatti un brutale assassino ma un semplice (si fa per dire) truffatore. Diretto da Spielberg Prova a prendermi racconta l’avventurosa vita di Frank Abagnale Jr interpretato da Leonardo di Caprio, mago dei travestimenti e degli imbrogli. Da finto pilota di aerei a finto medico, Frank truffa le banche con assegni falsi catturando l’attenzione dell’FBI; in particolare dell’agente Hanratty (Tom Hanks). Tratto dall’opera autobiografica dello stesso Abagnale, Prova a prendermi ha ricevuto due candidature ai premi Oscar come miglior attore non protagonista per Christopher Walken e come miglior colonna sonora.