5 film girati con il telefono cellulare, oltre a 28 anni dopo
Danny Boyle sta girando 28 anni dopo con un telefono cellulare. Non è la prima volta che questo accade. Ecco 5 film girati in questo modo, dove la bassa risoluzione diventa stile
Danny Boyle sta girando 28 anni dopo con un iPhone 15. Certo, le foto dal set hanno mostrato il telefono cellulare supportato da un’attrezzatura pazzesca, per nulla amatoriale. Eppure fa scalpore la scelta di girare un film di questo calibro produttivo con un dispositivo che alcuni spettatori avranno nelle loro tasche quando andranno a vedere il film. Non è la prima volta che i film vengono girati con un telefono cellulare. Anzi! Mentre il genere del found footage tramontava (assestandosi su poche produzioni dopo un decennio di grande popolarità), alcuni registi hanno sperimentato con le immagini a bassa risoluzione catturate dagli smartphone. Oggi i dispositivi sono in grado di girare in log, con risoluzioni in 4K, andando a realizzare standard tecnici cinematografici. Anche solo 7-8 anni fa, alle immagini del telefono cellulare, sufficientemente definite per risultare gradevoli, ma non abbastanza chiare da essere confuse con quelle professionali, i registi hanno attribuito il compito di fondare un nuovo stile visivo.
Vi abbiamo preparato una lista di 5 film girati con il cellulare dove le immagini riprese col telefono trovando hanno trovato una funzione narrativa. Esperimenti importanti che hanno portato ad oggi: un blockbuster girato con il cellulare.
Film girati con il cellulare
Nuovi comizi d’amore
L’ispirazione è esplicita: Pasolini dava voce nei suoi Comizi d’amore agli italiani e alle italiane rispetto agli argomenti relativi al sesso e alla sessualità in generale. Il documentario del 1964 è girato con uno stile quasi da guerrilla. Non c’è precisione, spesso Pasolini non controlla volutamente il microfono, usato dagli interlocutori per dire ciò che hanno sempre represso o al contrario per reprimere ciò che pensano di non poter dire. L’esito è straordinario, un cinema della verità schietto e autorevole grazie a interventi di Alberto Moravia, Giuseppe Ungaretti e altri.
Tangerine
Tangerine invece è una bomba di film. Dopo Starlet, Sean Baker si impone con questo film girato interamente con tre iPhone 5s. Sin-Dee è una prostituta transgender appena uscita dal carcere. Ritorna nel suo quartiere e si mette alla ricerca del suo ragazzo per scoprire se, come si dice in giro, non le è stato fedele durante la sua prigionia.
Unsane
Steven Soderbergh era arrivato a un punto in cui non provava più gusto a fare cinema. Ha detto più volte di voler smettere. Poi in realtà ha continuato creando alcuni dei film più interessanti della sua carriera.
Unsane è un thriller tesissimo sullo stalking e sulla percezione della realtà. Una donna è perseguitata da un uomo, cerca di rifarsi una vita, ma continua a sentire su di sé il peso di quell’esperienza. Decide di andare in terapia per risolvere questo profondo disagio ma, una volta in clinica, incontra un uomo identico al suo stalker. Le immagini dell’ iPhone 7 Plus con cui è stato interamente girato conferiscono a questo thriller hitchcockiano un aspetto visivo sporco, quasi da found footage. Nelle ombre dei pixel e nella distorsione delle immagini compresse c’è tutta l’inquietudine da malattia mentale di cui il film ha bisogno.
High Flying Bird
Ecco ancora Soderbergh a sperimentare con il basso budget. Completamente diverso rispetto ad Unsane, High Flying Bird si occupa del mondo del basket e delle agenzie sportive. Soderbergh, qui anche direttore della fotografia, gira con iPhone 8. Il film ha un gran ritmo e dialoghi taglienti, ma la bassa risoluzione del cellulare ha meno senso sotto il profilo narrativo.
Searching for Sugar Man
Chi è Sixto Rodriguez? Come è possibile che sia diventato così famoso in Sudafrica entrando nella cultura giovanile e venendo stimato come musicista, ma nessuno sa niente di lui? È vivo o si è ucciso sul palco durante un concerto? Searching for Sugar Man è uno di quei grandi documentari che hanno fatto la storia del genere. Il regista Malik Bendjelloul ha iniziato a girarlo usando il Super 8 fino a che non sono finiti i soldi. Così ha tirato fuori il suo telefono cellulare e ha aperto un’app fatta apposta per simulare l’effetto della pellicola. Così ha finito il suo documentario e l’ha portato al Sundance Film festival.
Searching for Sugar Man non è un film girato interamente con il cellulare, ma è uno dei titoli che spiega meglio come l’accessibilità del digitale e il suo basso costo possa permettere, a volte, ai registi di realizzare le idee in cui pochi credono o in cui nessuno è disposto ad investire. Insieme agli altri film dimostra una cosa: l’estetica da telefono cellulare è diventata stile. A quelle immagini, oggi sempre meno imperfette, è stata attribuita l’idea di realtà. Cosa succederà alla nostra percezione del vero e del ricostruito cinematograficamente adesso che la qualità dei camera phone è difficilmente distinguibile, per un occhio non allenato, dalle cineprese professionali?