5 cose che (forse) non sapete su Marcello Mastroianni

In attesa della presentazione di Marcello mio al Festival di Cannes, ecco 5 cose che forse non sapete su Marcello Mastroianni

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Cento anni fa, il 26 settembre 1924, nasceva a Fontana Liri (Lazio) uno dei divi (anche se lui odiava farsi chiamare così) più celebri del cinema italiano e internazionale: Marcello Mastroianni.

E proprio in occasione del centenario l'attore verrà omaggiato al Festival del Cinema di Roma, che gli dedicherà l'edizione 2024. Non solo, Christophe Honoré ha realizzato un film dal titolo Marcello Mio con protagonista Chiara Mastroianni, figlia dell'attore e di Catherine Deneuve, un vero omaggio alla carriera di Marcello. Marcello Mio, in concorso a Cannes, uscirà nei cinema il 23 maggio, distribuito da Lucky Red, e in anteprima il 21 maggio in occasione del passaggio al Festival.

In attesa di vedere il film, ecco 5 cose che (forse) non sapete su di lui.

Snaporaz

Federico Fellini sul set di La dolce vita (1960) soprannominò Marcello Mastroianni “Snaporaz”, un nomignolo affettuoso che gli restò appiccicato per tutta la vita. Pare infatti che gli si rivolgesse, in dialetto romagnolo, dicendogli: "Vin a lavurè, che t’ci snà un puràz!" ("Vieni a lavorare, che sei soltanto un poveraccio!") Venti anni dopo, il personaggio di Marcello in La Città Delle Donne (1980) si chiamerà proprio Snàporaz

Ubriaco nella fontana

"Marcello, come here!" Chi non ricorda questa frase? Quello che forse alcuni di voi non sanno è che Marcello era completamente ubriaco durante quella celebre scena con Anita Ekberg in La dolce vita. A raccontarlo è stato lo stesso Fellini: “Per resistere al bagno fuori stagione si è dovuto bere un’intera bottiglia di vodka. Con il risultato che quando abbiamo cominciato a girare la famosa scena con la Ekberg, Marcello era completamente ubriaco!" Allestire il set impiegò 7 giorni e girarono tra febbraio e marzo, non proprio il momento ideale per un bagno.

Latin lover

La dolce vita consacra Marcello Mastroianni come un divo internazionale, ingabbiandolo nella figura del "latin lover". Etichetta che l'attore detestava e che per tutta la vita cercò si scrollarsi di dosso. Interpretò per questo anche ruoli come quello di un impotente in Il bell'Antonio o dell'omosessuale in Una giornata particolare di Ettore Scola. E a chi si ostinava a chiamarlo latin lover replicava: "Ci sono geometri che hanno avuto più storie di me."

Non apprezzava nemmeno essere considerato un divo. “Io non sono un divo. Non desidero in alcun modo essere considerato un funambolo di talento. Non ho mai fatto niente per piacere agli altri” disse.

Il primo attore di lingua non inglese candidato agli Oscar

Nel 1963 Marcello Mastroianni viene candidato all'Oscar come miglior attore protagonista per Divorzio all'italiana di Pietro Germi. Si tratta della prima volta, nella storia degli Academy Awards, che un attore che recita in un film di lingua non inglese viene candidato a quel premio.

Mastroianni riceverà poi altre due candidature: per Una giornata particolare e per Oci Ciornie.

Tanti amori, un solo matrimonio

Come per ogni divo che si rispetti, la vita privata di Marcello Mastroianni è stata messa a nudo più volte. C'è da dire che lui non si vergognò mai di ammette di amare profondamente le donne.

Si inizia con la relazione con una giovanissima Silvana Mangano, quando lui aveva 22 anni e lei 16. Poi, nel 1950, sposa Flora Clarabella, da cui ebbe la figlia Barbara e da cui non divorziò mai nonostante le numerose relazioni extraconiugali. Nel 1968 inizia una relazione con l'attrice americana Faye Dunaway e nel 1971 si innamora di Catherine Deneuve, con la quale avrà la figlia Chiara. L'ultimo legame importante dell'attore è con la regista italiana Anna Maria Tatò, con cui rimarrà insieme fino alla morte, pur essendo ancora sposato con Clarabella.

Articolo in collaborazione con Lucky Red

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