I Simpson: 22 Cortometraggi di Springfield, 25 anni dopo, ha una nuova vita online

Esattamente 25 anni fa andava in onda la storica puntata dei 22 cortometraggi a Springfield, l'inizio del world building di I Simpson

Critico e giornalista cinematografico


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Questo articolo è parte della rubrica Tutto quello che so dalla vita l’ho imparato da I Simpson in cui ogni settimana rivediamo, raccontiamo e celebriamo i 50 episodi della serie che riteniamo più significativi.

Qui trovi la lista completa.

22 Cortometraggi di Springfield - I Simpson, settima stagione, episodio 19

CHALMERS: “Un'aurora boreale!? In questo periodo dell'anno? A quest'ora del giorno? In questa zona del paese? Interamente localizzata nella sua cucina??”
SKINNER: "Si!!"
CHALMERS: “Posso vederla?”
SKINNER: "No"

tutti i personaggi secondari simpson

Quando nel 1994 esce Pulp Fiction è un successo. Successo prima a Cannes (Palma d’Oro data dal presidente di giuria Clint Eastwood) e successo al botteghino. Successo di critica e successo popolare. Piace così tanto che iniziano a spuntare i cloni ovunque. Era chiaro che sarebbe stato imitato, ma era impossibile capire quanto, quanto a lungo e in quante maniere diverse.
L’anno prima dell’uscita americana di Pulp Fiction, nel 1993, nel 19esimo episodio della quarta stagione di I Simpson, in cui Bart e Lisa scrivono un episodio di Grattachecca e Fichetto e lo firmano con il nome del nonno, c’è un problema di durata. La puntata è troppo corta e nonostante abbiano usato tutti i trucchi che conoscono per allungarla, non arrivano al minutaggio obbligatorio. Nasce così l’idea di inserire alla fine un cortometraggio di 34 secondi, esattamente il quantitativo richiesto.

Quel corto non ha niente a che vedere con la puntata, non è nemmeno scritto dal medesimo sceneggiatore della puntata (che era Adam Lapidus) ma bensì dagli showrunner Mike Reiss, Al Jean e Sam Simon, che all’epoca già erano i grandi vecchi. Il corto finge di appartenere alla serie spin-off: “Tutti amano Ned Flanders”, ha addirittura una sua sigla e un titolo: “Amo quel Dio”. In quella manciata di secondi Ned entra in stanza di Rod e Todd e gli dice che è ora di andare in chiesa, Todd risponde che non ci andranno lasciandolo interdetto fino a che non arriva la paradossale punchline: “È sabato!” e tutto si risolve in una risata e di nuovo la sigla finale! Problema di lunghezza risolto. Solo che l’idea è così demenziale e divertente che qualcuno comincia a pensare di replicarla. 34 secondi sono troppo pochi però e lo staff fatica a trovare idee.
Anni dopo, quando il mondo intero è in fissa con Pulp Fiction e le sue storie paradossali tutte intrecciate, Bill Oakley e Josh Weinstein (in quel momento showrunner) riprendono l’idea per un intero episodio fatto di corti in cui a tutti va male qualcosa in modi assurdi.

Bart e Milhouse sputano sulle macchine che passano, e nel discutere introducono il tema in maniera un po’ goffa, imitando il didascalismo di molte sit-com anni ‘60 e ‘70. Chissà quante storie ci sono a Springfield in questo momento, si chiedono. Questo innesca una puntata in cui praticamente tutti quelli che alla settima stagione erano considerati comprimari avrebbero avuto un piccolo assolo che ne esplorasse le vite quando non sono con la famiglia Simpson. L’idea produttiva è a suo modo geniale e di fatto è uno dei primi inconsapevoli atti di world building (che all’epoca non si chiamava così) della serie.
Quel meccanismo di evoluzione del mondo intorno alla famiglia (la morte di Maude, i figli di Apu, la sobrietà di Barney...) nasce con questa dimostrazione del fatto che i comprimari hanno vite e avventure proprie, anche quando i Simpson non li stanno frequentando.

apu simpson piscina

Il primo è Apu che decide di concedersi una pausa dal lavoro di ben 5 minuti in cui partecipare ad una festa di corsa e fare tutto quello che si fa alle feste in quel tempo, fino al grande classico dell’immaginario pubblicitario e videoclipparo anni ‘80: le persone che finiscono in piscina uno dopo l’altro vestite. Con la prima di molte transizioni visive la radio della festa diventa la radio di casa Simpson e vediamo Bart lanciare una gomma da masticare nei capelli di Lisa che non saprà come levarla fino ad essere rincorsa da api; poi ancora seguiamo una di queste api che incontra vari personaggi fino a Smithers e Burns in un tandem in cui pedala solo il primo. Quella grande gag si fonda tutta sugli insulti che Burns lancia a Smithers per costringerlo a pedalare nonostante la puntura dell’ape gli abbia scatenato una reazione allergica fortissima. E sono tutti insulti ottocenteschi realmente esistiti, presi da un manuale di conversazione dell’epoca dagli sceneggiatori. La chiusa davanti al pronto soccorso è un chicca di tempi comici e di regia.

burns smithers simpson pronto soccorso

22 Cortometraggi di Springfield va in onda in America il 14 Aprile del 1996, compie quindi 25 anni in questi giorni. Il suo successo sul momento è molto buono ma non è niente in confronto a quello che ha avuto uno dei cortometraggi della puntata 20 anni dopo su internet. È un episodio fuori formato, cioè uno che non rispetta le solite strutture narrative e questo, in un prodotto seriale (sia d’animazione che dal vivo) significa molto più lavoro. Le serie vivono di catene di montaggio che ottimizzano i tempi di produzione, fare qualcosa fuori formato vuol dire lavorare fuori dalla solita catena di montaggio e quindi con più tempo e sforzo. Ad oggi praticamente tutte le serie si concedono episodi fuori formato di quando in quando, I Simpson da quel momento, e grazie al successo di questa puntata, cominceranno a farlo sempre più spesso.

simpson connery

Nel pronto soccorso il dr. Nick fa una diagnosi assurda a Nonno Simpson e le luci dell’ospedale diventano le luci della taverna di Boe dove Barney scopre che il suo debito è di 14 miliardi di dollari (e dà a Boe un anticipo di 200 dollari che si trova in tasca!), prima che arrivi Serpe a rapinarli. Qui arriva il primo stacco pubblicitario, non c’è dunque una transizione vera e propria da un corto all’altro. Quelle transizioni “invisibili” sono il tocco di classe della puntata, e sono tutte opera di Jim Reardon, grandissimo regista della serie con anima da scrittore, che si era fatto notare da giovane con un corto-parodia violentissimo intitolato “Bring Me The Head Of Charlie Brown”. Dopo il lavoro ai Simpson Reardon è andato a scrivere Wall-E e diversi lunghi per la Disney come Ralph Spaccatutto. Lui idea i passaggi e fa in modo che la puntata non sia una serie di corti e basta ma un lungo viaggio di personaggio in personaggio con piccoli collegamenti che suggeriscono la contemporaneità degli eventi.

Tornati dalla pubblicità tocca al sovrintendente Chalmers e Skinner. I due erano già una coppia comica, nel senso che la dinamica per la quale Skinner è sempre in difetto e inventa bugie davanti al suo superiore era già un classico. Quel corto, poi ribattezzato Steamed Hams, però la certifica e cristallizza il rapporto demenziale tra i due. Tra i vari corti è il più assurdo. Parte da un classico delle sit-com anni ‘60 e dell’avanspettacolo: il sottoposto che ha il capo a cena (ripreso anche da Wandavision) in cui deve fare in modo che mille disastri non siano notati. Skinner brucia la cena, viene beccato mentre esce dalla finestra, riesce a servire dei Krusty Burger appena comprati spacciandoli per una sua ricetta di vitellone al vapore, che a sua volta spaccia per espressione dialettale di Albany per dire “hamburger”. Gran finale con la casa che va a fuoco che Skinner spaccia per un’Aurora Boreale, di giorno e negli Stati Uniti. Un trionfo di crescendo e botta e risposta tra Hank Azaria e Harry Shearer (rispettivamente doppiatori di Chalmers e Skinner).

20 anni dopo la messa in onda il botta e risposta tra i due diventa meme. Video, immagini e fan art riguardo il corto invadono internet, prendono di sorpresa gli sceneggiatori e catapultano i due in cima alla lista dei personaggi più noti della serie. Quel singolo segmento, ad oggi è sicuramente il più imitato e parodiato, il più rifatto e utilizzato in rete. Con buona probabilità il più famoso di tutta la serie. Ne esistono versioni in cui ogni 13 secondi cambia l’animazione, versioni rimontate per fare in modo che Skinner non menta o che Chalmers sia più ossessivo, uno che riporta tutto allo stile di Tarantino ecc. ecc. Un vero fenomeno di costume che come molte cose di internet è assolutamente inspiegabile ma totalmente coinvolgente e soprattutto inarrestabile.

I pompieri chiamati a spegnere il fuoco a casa Skinner collegano la storia con quella di Homer che per comprare un giornale con le mani piene lascia Maggie nel distributore automatico e non riesce a tirarla fuori. Un Krusty Burger la collega al commissario Winchester che parla di McDonald’s con i suoi agenti come Vincent Vega in Pulp Fiction e poi vediamo il ritorno a casa dopo una dura giornata di lavoro dell’uomo ape, in un trionfo di commedia slapstick distruttiva da Peter Sellers e stereotipi messicani contro i quali, stranamente, ancora nessuno si è scagliato. Ancora Serpe passando davanti casa dell’Uomo Ape incontra Winchester appena uscito dal diner dove lo avevamo visto, lo investe e come Butch e Marcellus Wallace i due finiscono con una palla in bocca legati in un negozio di armi.

uomo ape simpson

Il titolo 22 Cortometraggi di Springfield parodia il film del 1993 Thirty Two Short Film About Glenn Gould e quindi è stato deciso prima che si scrivesse la puntata. Alla fine però i corti non sono 22 ma meno (20 o 21 a seconda di come li si vuole contare). Molti altri ne erano stati scritti e parzialmente disegnati ma il minutaggio non era sufficiente ad inserirli. In uno di questi di cui abbiamo solo qualche keyframe Ralph viene passato in prima classe durante un volo e Krusty finisce in economica stretto tra Patty e Selma. In un altro Lionel Hutz tenta di corrompere una giuria con una torta. Erano tutti piccoli pezzi realizzati da 11 sceneggiatori diversi della serie. Per decidere chi facesse chi furono estratti a sorte i nomi delle persone e quelli dei personaggi che gli sarebbero toccati.

[caption id="attachment_387355" align="aligncenter" width="1024"]frame ralph krusty aereo Un fotogramma chiave del corto mai animato con Krusty e Ralph[/caption]

Il reverendo Lovejoy viene beccato da Ned Flanders mentre fa fare al suo cane i bisogni nel suo giardino e intanto la gomma nei capelli di Lisa non si è staccata, diversi personaggi intervengono a dare la loro (che fu una maniera per includere il più possibile diversi comprimari quando fu chiaro che non ci sarebbe stato tempo per tutti). Cletus e Brandine litigano per un paio di scarpe in un frammento dotato di una sua sigla (anche il primo, quello di Apu, ne avrebbe avuta una ma è stata cancellata sempre per ragioni di minutaggio) e il grandissimo Milhouse prima compra un orrendo fumetto per poter accedere al bagno del negozio di fumetti, poi viene tirato fuori dal padre prima che possa liberarsi e infine con il padre finisce proprio là dove stanno tenuti prigionieri Serpe e Winchester, perché in cerca di un bagno. Inavvertitamente li libererà con un’arma trovata nel negozio come Bruce Willis.

winchester serpe pulp fiction

L’idea in sé per una puntata simile era subito piaciuta a Matt Groening (che supervisiona sempre tutto) e una volta fatta e finita, proprio lui iniziò a considerare e mettere a punto l’idea per una serie spin-off intitolata soltanto “Springfield” che fosse tutta fatta di storie dal formato libero dedicate ai personaggi secondari della serie madre. Ogni puntata sarebbe stata dedicata ad uno di loro e avrebbe avuto anche tutta un’altra serie di dettagli, non specificati, che l’avrebbero differenziata da I Simpson. Il progetto è realmente esistito ma non ce l’ha mai fatta a prendere davvero il via perché James L. Brooks, il produttore, non è mai stato veramente convinto. Ancora nel 2006, cioè dieci anni dopo la messa in onda di questo episodio, “Springfield” era un’idea ricorrente che lo staff di sceneggiatori desiderava realizzare.

uomo ape simpson

Nel negozio accanto a quello in cui sono prigionieri Serpe e Winchester Lisa finalmente si decide a farsi tagliare i capelli ma appena uscita con il nuovo taglio è presa in giro da Nelson, il quale prende in giro anche un’auto che passa con dentro una persona troppo grande. Questa si ferma esce e gli dà la caccia, è un individuo altissimo, la caricatura dello sceneggiatore Ian Maxtone-Graham, che lo mette in mutande e lo fa deridere dagli astanti tra cui ci sono anche caricature di Matt Groening e degli showrunner Bill Oakley e Josh Weinstein (è cosa frequente che in I Simpson ci siano caricature nascoste dello staff). Infine Bart e Milhouse chiudono la puntata come era iniziata, di nuovo un omaggio a Pulp Fiction, mentre il prof. Frink arriva troppo tardi per presentare il proprio corto.

uomo alto simpson nelson

Alla fine una puntata come 22 cortometraggi di Springfield non è più stata fatta, in compenso 7 anni dopo ha ispirato l’episodio Trecento bigliettoni, della quarta stagione di Futurama, in cui il presidente Nixon rimborsa 300 dollari ad ogni cittadino e seguiamo la maniera in cui ogni personaggio decide di spendere quei soldi.

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