1993 - La serie: abbiamo visto in anteprima i primi due episodi!

La fine della prima repubblica, ma anche le pulsioni e i conflitti dei protagonisti, nei primi due episodi di 1993, la serie Sky in onda dal 16 maggio

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"Sarà uno splendido 1993"

Così sentenziava Leonardo Notte, interpretato da Stefano Accorsi, nel finale di 1992. In quella frase, sostenuta da una buona intuizione sul piano visivo, con il cartellone "Fozza, Itaja" che ricambiava il nostro sguardo di spettatori consapevoli, c'era la premessa, e la promessa, per un futuro già scritto. Allora, se nulla o quasi può essere cambiato, la scrittura della serie di Sky e Wildside trova il modo di scavare una nicchia di libertà creativa tra le pieghe degli eventi storici. Lo fa ancora nei primi due episodi di 1993 costruendo il punto di vista soggettivo di personaggi inventati che si accompagnano, come ombre silenziose, a quelli esistenti.

La prima scena della stagione – l'unica che vi raccontiamo – rappresenta la sintesi perfetta di questo approccio. Da una prospettiva alta, privilegiata, invisibile, Leonardo Notte osserva la protesta all'hotel Raphael contro Bettino Craxi, quella che culminerà nello storico lancio di monetine. L'adesione al fatto storico c'è, ma non deve essere rigida o documentaristica, perché in quel momento il nostro sguardo coincide con quello di Leonardo.

Da questo punto di vista, appoggiandoci ad una definizione fornita durante la conferenza stampa di presentazione, 1993 diventa una sorta di "storia in costume". Quel tipo di racconto televisivo che non assume la forma del cinema d'inchiesta e impegno civile, che vuole suggerire prima di riprodurre, intrattenere prima di educare (e fa bene).

Lo sfondo storico, il pool di Mani Pulite, la discesa in campo di Berlusconi, la crisi del sistema partitico della prima repubblica: tutto questo in più di un momento fa un passo in avanti, come riflesso delle azioni dei protagonisti che in questo magma ribollente e instabile vivono esistenze altrettanto confuse. Ma è una scrittura che torna spesso ai personaggi immaginari. Nel primo episodio si respira l'aria di ritorno e ripresa dopo la pausa. I personaggi sono ripresentati con calma, uno per uno, ripresentando motivazioni e caratteristiche principali. Anche se sono passati più di due anni dalla prima stagione, non è affatto difficile rientrare nella storia.

Leonardo Notte quindi, che avvicina Silvio Berlusconi (Paolo Pierobon), Vittoria Castello (Miriam Leone) che cura la propria carriera di showgirl, non senza qualche timore per il futuro, Luca Pastore (Domenico Diele) che deve confrontarsi con la propria malattia, Pietro Bosco (Guido Caprino) che non riesce a liberarsi del ricordo di Vittoria e cerca nuovi spazi, Bibi Mainaghi (Tea Falco), ormai imprenditrice che deve staccarsi dall'ombra del padre scomparso. Entrano nel cast, tra gli altri, Laura Chiatti, il già citato Paolo Pierobon, Vinicio Marchioni.

Complice una maggiore familiarità con i personaggi di fantasia, sia da parte degli sceneggiatori che degli spettatori, ci aspettiamo un'evoluzione in questi nuovi 10 episodi. I segnali positivi sono presenti già in queste prime due puntate. La scrittura incamera meccanismi classici della narrazione seriale – soprattutto d'oltreoceano – lavorando sull'empatia con i tratti più negativi dei personaggi, anziché con quelli positivi, giocando con i ribaltamenti di punti di vista e con i colpi di scena, costruendo infine un buon cliffhanger.

1993 andrà in onda dal prossimo 16 maggio, su Sky Atlantic HD e Sky Cinema Uno HD alle 21.15, ogni martedì, con due episodi a sera.

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