10 robot strappalacrime aspettando l'uscita di Il robot selvaggio

Il robot selvaggio vi farà piangere fiumi di lacrime, e noi peggioriamo la situazione scegliendo altri 10 film di androidi commoventi

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Sta per arrivare al cinema Il robot selvaggio, e non serve che ve lo diciamo: vi piacerà un sacco, vi divertirà, vi emozionerà, ma soprattutto vi farà versare fiumi di lacrime. Non sappiamo di preciso cosa ci sia nei robottini che li renda così commoventi, o forse sì: antropomorfizzare qualsiasi cosa la rende più carina, e l’idea che un’entità artificiale possa avere dei sentimenti fa stringere il cuore (o tremare di terrore, ma quelli sono altri film). Per cui preparatevi: come ogni volta che in sala arriva un robot, animato o meno, si esce con i fazzoletti in mano.

Non ci credete? Qui sotto abbiamo selezionato 10 film di robot che, in un modo o nell’altro, ci hanno fatto versare fiumi di lacrime. “Robot” nel senso più ampio del termine, intendiamoci: nella lista troverete anche cyborg, androidi e altre variazioni sul tema, che abbiamo riunito sotto lo stesso ombrello per non complicarci la vita nel titolo. Li trovate, ovviamente, in ordine alfabetico, esattamente come loro stessi vorrebbero che fossero fatte le cose.

2002: la seconda odissea

Hewey, Dewey e Louie, cioè Qui, Quo e Qua (che in italiano diventano Paperino, Paperina e Paperone) sono le star a sorpresa di questo capolavoro di Douglas Trumbull, una storia di ecofantascienza, sopravvivenza e sacrificio che riesce nell’impresa di farci affezionare a tre robottini dalla forma più classica che si possa immaginare.

A.I. – Intelligenza artificiale

Avevamo parlato del film di Spielberg (e Kubrick) qualche anno fa, rivalutandolo qui: alla sua uscita venne trattato peggio di quanto meritasse, e quello che succede a entrambi gli androidi protagonisti (Haley Joel Osment e Jude Law) è egualmente meritevole di un gran pianto. Uno dei film “di robot” più caldi e umani di sempre.

Big Hero 6

In teoria storia delle origini di un gruppo di supereroi, la scena è completamente rubata da un singolo robottone tenerissimo, Baymax. Abbiamo sempre sperato in un sequel per il cinema, abbiamo avuto solo un paio di serie TV tutto sommato dimenticabili: che peccato.

Blade Runner

Vale? Noi diciamo di sì: in fondo parla di androidi, che non sono esattamente robot ma che, come tutte le creature artificiali della finzione, sono lacerate da dubbi esistenziali – “Siamo umani? Abbiamo sentimenti?”. Di sicuro se non piangete sul monologo finale di Roy Batty siete voi a non averli.

Corto circuito

Anche di questo avevamo parlato tempo fa, qui per la precisione, spiegando come il film fosse addirittura migliorato invecchiando. Qui però si parla di lacrimoni, non di valore cinematografico: e allora vi sfidiamo a non farvi luccicare gli occhi alla sola menzione della parola “input”.

Il gigante di ferro

Il fatto che il film di Brad Bird sia uno dei maggiori generatori di pianti a dirotto della storia del cinema è ormai proverbiale. Ci piace ricordare che la voce del robottone protagonista è di Vin Diesel, uno che ha pianto l’ultima volta nel 1984, e non si ricorda manco lui perché.

L’uomo bicentenario

Robin Williams aveva il superpotere di rendere ogni cosa commovente semplicemente prestando il proprio volto e il proprio sorriso. Questa storia di un robot che accetta di morire pur di essere considerato un umano ne è un’ottima dimostrazione. Parliamo peraltro di uno dei pochi film scritti da Isaac Asimov in persona, uno che di robot e lacrime se ne intendeva.

Star Trek – La nemesi

Il film di Star Trek nel quale muore Data: se non vi basta per cominciare a piangere significa che non conoscete a memoria The Next Generation, e cosa state aspettando a rimediare?

The Black Hole – Il buco nero

Un classico dell’infanzia di un’intera generazione, nonché in teoria “la risposta di Disney a Star Wars” (rileggere questa frase oggi fa sorridere), è dominato in lungo e in largo dai due robot protagonisti, il malconcio B.O.B. e il saggio V.I.N.CENT, il robot che dispensa perle di saggezza zen tipo “Un lupo rimane un lupo, anche se non ha mangiato la tua pecora”.

Wall-E

Wall-E potrebbe essere il robottino animato più tenero di sempre. Certo, vive in un mondo post-apocalittico e certo, nel corso del film scoprirà che gli umani si sono de-evoluti e sono diventati una parodia della loro stessa specie. Ma quegli occhioni…!

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