10 film con cui Hollywood ha raccontato gli attentati al Presidente degli Stati Uniti
Dopo il tentato assassinio di Donald Trump, eccovi 10 film di attentati a presidenti, per stemperare un po’ l’ansia da cronaca
Non è mica facile cominciare questo pezzo, e neanche proseguire: il rischio di dire cose fuori luogo o insensibili è altissimo, guardate per esempio cos’è successo a Jack Black, che ha interrotto il tour dei Tenacious D dopo che il suo compare Kyle Gass se n’è uscito con una battutaccia infelice. Vedetela così: indipendentemente da chi è il soggetto coinvolto, un tentativo di omicidio di un presidente è sempre un fatto sconvolgente, e per qualche motivo se questo presidente è il presidente degli Stati Uniti la cosa ci colpisce ancora di più. Forse perché non è la prima volta che succede, anzi: finora ci sono stati quattro POTUS assassinati in un attentato, più tre feriti e sedici piani documentati come “tentativi” ma che non hanno mai visto la luce del sole.
Civil War
Partiamo dalla fine, almeno dal punto di vista cronologico: il film di Alex Garland è freschissimo, uscito quest’anno, e parla di guerra civile, di giornalismo durante una guerra civile, e pure di un assalto al Congresso. E parla anche di un attentato alla vita del presidente degli Stati Uniti – ma essendo il film nuovo di zecca non vi spiegheremo come né perché, e ovviamente non vi diremo come va a finire.
JFK
Uno dei classici per eccellenza sul tema “attentati a presidenti”, che parla del più famoso in assoluto: quello conclusosi con la morte di John Fitzgerald Kennedy, freddato da un cecchino a Dallas. Noterete come stiamo rimanendo vaghi: il film di Stone avanza una lunga serie di ipotesi sull’attentato che, diciamo così, vanno contro quella che è la versione ufficiale degli eventi, e ancora oggi si discute su quanto sia un film complottista e quanto invece dica cose vere e scomode.
L’uomo che sapeva troppo (1956)
Hitchcock che rifà Hitchcock, migliorandosi: il film è un remake dell’omonima pellicola del ’34, che secondo lo stesso autore era fatta “da un dilettante di talento” e non da “un professionista”. A dire la verità, nel film non si parla del Presidente degli Stati Uniti ma del primo ministro inglese; ma era impossibile non citare, parlando di attentati, questa storia profondamente kafkiana di un tizio qualunque che si vede, suo malgrado, coinvolto in qualcosa di più grande di lui.
Olympus Has Fallen – Attacco al potere
Qui invece andiamo sul sicuro: c’è un Presidente degli Stati Uniti (Aaron Eckhart), ci sono dei cattivi geograficamente connotati (nordcoreani, per la precisione), e c’è l’ennesima versione di John McClane (qui interpretata da Gerard Butler) che deve salvare il primo dai secondi. “Attentato” è forse addirittura una parola limitante, visto che qui si parla di fatto di una home invasion (White House invasion?) allo scopo di scatenare una guerra atomica.
Rebus per un assassinio
Ancora Kennedy, anche se sotto falso nome (“Timothy Kegan”), e ancora teorie del complotto, ma questa volta ambientate 19 anni dopo il famoso attentato. Il protagonista è infatti il fratellastro del presidente ammazzato, che si ritrova suo malgrado coinvolto in una complicata cospirazione collegata in qualche modo all’omicidio. Clamoroso il cast: Jeff Bridges, John Huston, Anthony Perkins, Eli Wallach, Toshiro Mifune, Liz Taylor…
The Assassination
Nel 1974, il venditore di pneumatici Samuel Byck dirottò un aereo con l’intenzione di farlo schiantare sulla Casa Bianca e uccidere Richard Nixon. Il suo piano fallì, ma questo non ha impedito a Niels Mueller di scrivere e dirigere un film biografico su di lui, interpretato da Sean Penn. Presentato vent’anni fa a Cannes, venne accolto con favore ma da allora un po’ dimenticato: andate a recuperarlo.
The Conspirator
Kennedy o Lincoln? Difficile stabilire quale dei due “omicidi di POTUS” sia diventato (ahiloro) più iconico. Se Kennedy ha dalla sua le teorie del complotto, Lincoln ha il fascino della storia, di un evento avvenuto quando ancora esisteva il Vecchio West e il mito della frontiera. Il film di Robert Redford si concentra su un personaggio in particolare: Mary Surratt, l’unica donna che fece parte del complotto per uccidere l’allora Presidente.
The Lincoln Conspiracy
Anche il film di James Conway parla dell’omicidio Lincoln, ma lo fa in modo corale: basato sulle teorie del complotto che circondano quell’evento da più di 150 anni (e su un libro che ne parla), prova a spiegare, tra realtà, ipotesi e pura finzione, chi ci fosse dietro al piano per assassinare Lincoln, e quali fossero le loro reali motivazioni.
Va’ e uccidi
Il capolavoro di John Frankenheimer non parla esattamente di un attentato alla vita del Presidente, ma è per questo ancora più vicino all’attualità: la vittima del piano comunista che prevede il lavaggio del cervello di un soldato coinvolto nella guerra di Corea è infatti un candidato alla presidenza.
White House Down – Sotto assedio
Si veda sopra dove abbiamo parlato di Attacco al potere, perché il film di Emmerich è sostanzialmente la stessa cosa, solo più caciarone e con più esplosioni. Scegliete voi quale dei due preferite, ma sappiate che qui ci sono più missili.
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