10 film e corti d'animazione da vedere in streaming a Pasqua

Con l'arrivo della Pasqua arrivano anche le maratone dedicate ai film legati alla festività, incluse le 10 pellicole che vi proponiamo

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È Pasqua: tempo di celebrazioni e festeggiamenti nel quale ritrovarsi con amici e parenti. Si fanno gite fuori porta, ci si intrattiene in infinite discussioni su quale tipo di cioccolato delle uova sia il migliore, se quello fondente o al latte, e, ovviamente, ci si abbandona a grandi abbuffate: tra l’agnello con le patate e le succitate uova (verificando l’effettiva efficacia di pesarle sulla bilancia del reparto orto-frutticolo per trovare la sorpresa desiderata).

Ma così come altre ricorrenze del calendario, la Pasqua rappresenta anche un momento nel quale potersi sedere comodamente in poltrona o sul divano per godersi la visione di film tematici. Le festività, infatti, rappresentano uno degli sfondi più ricorrenti nelle produzioni filmiche, inaugurando questa ritualità. E, proprio in considerazione di questo, l’animazione, più di altre pellicole, si presta alla tradizione. Sebbene Natale o Halloween godano di un numero maggiore di film ad essi dedicati, la Pasqua non è comunque da meno. Per tal ragione, vi proponiamo 10 film animati legati al periodo, tra lungometraggi e cortometraggi, disponibili sulle principali piattaforme streaming.

Angry Birds - Il film (2016)

Disponibile su: Now

Le festività, si sa, rappresentano un’occasione d’incontro con le persone care. Ma talvolta possono costituire anche un momento di scontro, facendo da sfondo a feroci litigi. Da questo presupposto nessuna visione è più appropriata di quella di Angry Birds - Il film. Tratto dal popolare videogioco per dispositivi mobile, sviluppato dalla finlandese Rovio Entertainment, la pellicola è una scanzonata commedia che vede un gruppo di uccelli reietti, con problemi nella gestione della rabbia, diventare gli improbabili eroi della propria isola, opponendosi all’invasione di un popolo di maiali verdi che mirano a rubare le loro uova.

È il bracchetto pasquale, Charlie Brown (1974)

Disponibile su: AppleTv+

Parte del successo e dell’iconicità che ha permesso ai Peanuts di arrivare fino a noi è da attribuire anche ai numerosi special animati che, a partire dagli anni Sessanta, sono stati prodotti, andando in onda su CBS. Quanto realizzato con i cortometraggi televisivi, ad opera principalmente dell’animatore Bill Melendez, ha permesso alle creazioni di Charles M. Schulz di godere di rinnovata linfa e personalità senza mai tradire, tuttavia, quella filosofia del quotidiano che da sempre ha rappresentato la colonna portante delle strisce con protagonista Charlie Bown e Co. Degni di nota sono in particolare gli speciali dedicati alle festività di cui È il bracchetto pasquale, Charlie Brown fa parte. Dodicesimo tra quelli prodotti, nonché il quarto della serie incentrata sulle ricorrenze festive, lo special, diretto da Phil Roman, presenta tutti gli elementi caratteristici che hanno permesso ai corti di diventare dei classici, a partire dalla colonna sonora del jazzista Vince Guaraldi, artista indissolubilmente associato alla serie a partire dal celebre tema suonato al pianoforte.

Il principe d’Egitto (1998)

Disponibile su: Now

Grande progetto agognato da Jeffrey Katzenberg. A lungo inseguito ai tempi in cui ricopriva la carica di chief executive presso i Walt Disney Animation Studios ma mai realizzato a causa degli attriti con l’allora Amministratore Delegato Michel Eisner. Avrà modo di rifarsi successivamente quando, una volta lasciata la Disney, si troverà a capo della divisione animazione della neonata DreamWorks, Studio fondato proprio da lui insieme a Steven Spielberg e David Geffen. Katzenberg mette in pratica tutto ciò che ha imparato in Disney, allontanandosi, tuttavia, dal tono fiabesco tipico dei film della Casa di Topolino per dar vita a un’opera che si pone come declinazione contemporanea del grande cinema Colossal del passato. Una trasposizione animata del racconto biblico sull’Esodo che guarda contemporaneamente al cinema di Cecil B. DeMille e alla grande tradizione musical Disneyana.

L’agnello rimbalzello (2003)

Disponibile su: Disney+

L’importanza della Pixar non risiede unicamente nell’innovazione tecnica, nel contributo dato al mondo dell’animazione con l’introduzione della computer animation. Ad essa bisogna riconoscere anche il merito di aver ridato lustro a una pratica che oramai da decenni non esisteva più, riportando il formato dei cortometraggi animati al cinema e dando loro modo di essere visti dal grande pubblico. Una serie di film che hanno segnato l’animazione contemporanea, raccogliendo numerosi riconoscimenti e venendo apprezzati tanto dalla critica quanto dagli spettatori. Una palestra anche per nuovi registi e animatori i quali, attraverso la realizzazione dei corti, hanno modo di mettersi alla prova, dimostrando le proprie capacità nella produzione animata. L’agnello rimbalzello è un perfetto esempio dell’impostazione adottata dalla Pixar per i propri cortometraggi. Diretto dal compianto Bud Luckey, character designer per buona parte dei primi film Pixar (a lui è da attribuire l’aspetto e il fisico longilineo del cowboy Woody), il film si distingue per un’efficace sintesi di una narrazione cadenzata dai versi in rima del narratore, oltre che dall’efficace design tanto dell’agnello quanto del saggio lepronte.

La dea della primavera (1934)

Disponibile su: Dinsey+

Abbiamo già avuto modo di affrontare nel dettaglio la storia della Silly Synphony del 1934, evidenziando la sua importanza (seppur involontaria) nella successiva realizzazione di Biancaneve e i sette nani. Infatti, la lavorazione del corto, incentrato sul mito greco di Persefone, ha permesso agli animatori di poter effettuare le dovute sperimentazioni per comprendere in che modo confrontarsi con l’animazione di un corpo dall’anatomia realistica come quello di Biancaneve, distante dalle forme tonde e gommose della maggior parte dei protagonisti realizzati fino a quel momento nei cartoon Disney. Il corto vede il contributo di alcuni dei nomi di punta dello Studio dell’epoca, quali Art Babbitt, Wolfgang Reitherman, Les Clark e Ward Kimball, con alla regia Wilfred Jackson, l’uomo a cui si deve la componente musicale del seminale Steamboat Willie.

La gabbianella e il gatto (1998)

Disponibile su: Infinity

Uno dei fiori all’occhiello dell’animazione nostrana. Tratto da romanzo Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare dello scrittore cileno Luis Sepúlveda, non solo il film rappresenta una delle opere più famose e acclamate del regista Enzo D’Alò, ma costituisce anche il maggior incasso tuttora mai registrato da una pellicola animata di produzione italiana. Film portabandiera della breve quanto significativa rivalsa dell’animazione italiana avvenuta tra la fine degli anni Novanta e i primi anni del 2000, in particolare con i film dello Studio torinese Lanterna Magica, la pellicola rimane un gioiello per stile e animazione. Il tutto è giocato sull’effetto acquarello degli sfondi in grado di restituire personalità a un film incentrato tanto sull’accettazione dell’altro quanto sul racconto di formazione.

Le 5 leggende (2012)

Disponibile su: Now

Negli anni che vedono la collaborazione tra DreamWorks Animation e Guillelmo del Toro (in veste di consulente e produttore esecutivo) Le 5 leggende è forse uno dei risultati più significativi di questa partnership. Tratto dai romanzi di William Joyce, definito alla sua uscita come un “Avengers per bambini”, il film vede alcune delle figure folcloristiche più celebri dell’infanzia, come Babbo Natale, Sandman e la Fatina dei denti, riunirsi per fronteggiare la minaccia dell’oscuro Pitch Black, potendo così salvare tanto le festività quanto la capacità dei bambini di credere e di sognare. Tra questi è incluso un Coniglio pasquale inedito, caratterizzato da un carisma tutto australiano che eredita da Hugh Jackman, attore che gli dà la voce in originale.

Peter Rabbit (2018)

Disponibile su: Netflix, Prime Video, Tim Vision

Versione in chiave contemporanea di uno dei personaggi classici della letteratura inglese per l’infanzia. Nato agli inizi del Novecento dalla penna dell’autrice britannica Beatrix Potter, Peter Rabbit vede nel film del 2018, diretto da Will Gluck, una nuova incarnazione. Giocato sulla tecnica mista, intrecciando riprese dal vero con le animazioni realizzate da Sony Pictures Animation, la pellicola mette da parte i toni più fiabeschi e infantili delle storie originali per aprirsi maggiormente a quelli della commedia demenziale, ricollegandosi in modo particolare a tutta quella produzione costruita proprio sull’incontro/scontro tra attori reali e personaggi realizzati in CGI.

Rabbit School - I guardiani dell'uovo d'oro (2017)

Disponibile su: Prime Video

Così come altre figure legate al folclore, come per esempio Babbo Natale, anche il Coniglio pasquale ha goduto di numerose incarnazioni, ognuna soggetta ad altrettante declinazioni. È questo il caso di Rabbit School - I guardiani dell'uovo d'oro il quale, così come Peter Rabbit, anch’esso trova le sue origini nella letteratura infantile (nello specifico in La scuola dei leprotti scritto nel 1926 dal tedesco Albert Sixtus). Esattamente come nel film di Will Gluck, la fonte letteraria fa da semplice spunto per poter attualizzare racconti del secolo scorso avvicinandoli maggiormente ai gusti e alle sensibilità contemporanee. Animato in cel-shading, il film, diretto da Ute Von Munchow-Pohl, è incentrato sulle disavventure del giovane coniglio ribelle Max all’interno della scuola che si occupa di educare le nuove generazioni di conigli pasquali.  La pellicola ha avuto modo di girare per il mondo prendendo parte a diversi festival, venendo presentata, per esempio, nelle edizioni del 2017 sia del Festival del cinema di Berlino che del Giffoni Film Festival.

Winnie the Pooh - Ro e la magia della primavera (2004)

Disponibile su: Disney+

In pieno primo decennio degli anni 2000, la Disney si impegnò nella realizzazione di numerosi seguiti dei suoi classici (i così detti cheapquel), prodotti principalmente dalla DisneyToon Studios e destinati alla distribuzione home-video. Tra i tanti personaggi del pantheon disneyano, quello che ha goduto di un maggior numero di riproposizioni (con ben sette seguiti) è senza dubbio Winnie the Pooh. Agevolati dalla natura episodica delle storie con protagonista l’orsetto di pezza, i film si focalizzano più nel dettaglio sui numerosi personaggi comprimari che popolano il Bosco dei 100 acri. È questo il caso anche di Winnie the Pooh - Ro e la magia della primavera, film che vede protagonista proprio il piccolo canguro Ro in una rilettura in chiave pasquale de Il canto di Natale di Dickens, con il burbero coniglio Tappo a ricoprire i panni di uno pseudo Ebenezer Scrooge.

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