10 dettagli pazzeschi nascosti dentro i poster cinematografici

A volte i poster cinematografici nascondono dei segreti o dei dettagli a sorpresa. Aguzzate la vista, ve ne abbiamo individuati dieci!

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Non si giudica un libro dalla copertina e un film dal suo poster. Però che bello vederli nei cinema, studiarli nei minimi dettagli cercando di scoprire indizi e segreti dai film più attesi. Fare poster cinematografici è un’arte sottovalutata. Saul Bass, Drew Struzan, John Alvin sono solo alcuni dei nomi che hanno reso grande questa disciplina e che ancora troppe poche persone conoscono. Oggi le immagini promozionali sembrano più standardizzate, ma sono più che mai uno strumento importante sia per spiegare il tono dell’opera che mostrare le star che vi sono all’interno. Lo sforzo è di distinguersi, ma anche presentare con immediatezza le ragioni per recarsi in sala. Non è un caso, ad esempio, che molti poster horror abbiano colori rossi (come il sangue che si promette scorrerà), la fantascienza abbia il blu e l’arancione (colori eccitanti, brillanti e futuristici) e i blockbuster siano composti con una “nuvola di teste” con i volti in bella vista degli attori. 

I poster cinematografici possono nascondere al loro interno anche dei dettagli pazzeschi, che spesso possono essere visti solo con un occhio particolarmente attento nelle versioni in altissima risoluzione. Scoprirli è veramente divertente. Vi presentiamo così dieci casi di poster cinematografici con delle easter egg al loro interno geniali, delle scelte di composizione particolari o dei simboli importanti per le campagne virali.

Il silenzio degli innocenti

Cosa c’entra Salvador Dalì con il poster de Il silenzio degli innocenti? La sua fotografia artistica In Voluptas Mors è nascosta lì dentro. Guardando l’iconico teschio della falena da vicino si può notare che non è un disegno formatosi naturalmente sul torace dell’insetto bensì sono sette donne avvinghiate l’una all’altra come immaginato da Dalì.

Noi - Us

Il poster di Us è bello ad una prima occhiata, dopo avere visto il film diventa bellissimo. Quella delle forbici è un’immagine ricorrente, risuona tematicamente con la catena umana al centro del terzo atto e soprattutto comunica immediatamente un senso di pericolo. Quelle lame tenute tra le mani a mo’ di pugnale sono decisamente minacciose, ma la forza dell’immagine è più subliminale. Non si vede infatti il volto della figura che tiene in mano l'arma. Dopo avere visto l’opera di Jordan Peele diventa chiaro che questa persona è un doppio dei protagonisti. La doppiezza viene rappresentata proprio nei manici delle forbici che assomigliano a due volti che danno le spalle uno all’altro. Due persone che stanno per essere strangolate. Questa suggestione ha trovato poi conferma in un secondo teaser poster che ne riprende la forma.

C’era una volta a… Hollywood

Il film più personale di Quentin Tarantino, quello in cui ha messo tutta la sua passione per l’epoca d’oro di Hollywood. Un film sul cinema stesso, ma anche sulla storia che viene cambiata dalla fantasia dei cineasti, sul potere della creazione dei mondi. C’è così tanto del regista nella storia di Cliff Booth e Rick Dalton che non ha potuto fare a meno di comparire nel poster cinematografico! Aguzzando un po’ la vista lo si può scorgere mentre dirige la sua nona opera. È sopra gli hippy in marcia, vicino a Sharon Tate.

Doctor Strange: nel multiverso della follia

Un poster cinematografico che spoilera una scena eliminata. La produzione di Doctor Strange: nel multiverso della follia è stata travagliata con diverse riscritture e reshoot dovuti prima alle differenze creative che hanno portato all’allontanamento di Scott Derrickson, poi al Covid che ha costretto a rimettere mano al film. Pare che, originariamente, la scena di apertura dovesse essere piuttosto cruenta, con Mordo brutalmente ucciso da Scarlett Witch. Una scena che deve essere stata effettivamente girata dato che nella locandina variant per ScreenX si può scorgere proprio il personaggio interpretato da Chiwetel Ejiofor mentre si avvicina alla casa in cui Wanda Maximoff sta facendo esperimenti con il Darkhold vista poi nel film. 

Rapito

Non è una easter egg o un indizio segreto, ma è un uso geniale delle immagini. Quella che si vede in locandina è una inquadratura del film. Solo che con questa composizione con taglio sugli occhi di Papa Pio IX la storia del rapimento di Edgardo Mortara nella metà del 1800 si presenta allo spettatore come un thriller. Come se si dovesse scoprire chi ha rapito il bambino. La combinazione dell’immagine con il titolo crea un manifesto dalla grandissima potenza comunicativa. L’inquadratura originale, come dicevamo, è più larga. Quando un crop cambia tutto. 

Povere creature 

Ma cos’ha in faccia Bella Baxter? Nel poster cinematografico di Povere creature bisogna pensare fuori dagli schemi per vedere l’indizio segreto. Girate la testa e avvicinatevi. Vedrete che il trucco della ragazza altro non è che le figure dei comprimari del film. Si può vedere Godwin sulla destra, Max McCandles a sinistra e Duncan Wedderburn al posto del rossetto sulla bocca. 

Madre!

Quanto è denso il poster di Madre! Jennifer Lawrence nel giardino dell’Eden è già di per sé una chiave di lettura per interpretare il folle e potente film di Aronofsky. Aguzzando la vista si possono vedere anche una foto Javier Bardem che appare tra le foglie sulla sinistra, la maniglia della porta dentro un fiore (un oggetto piuttosto di rilievo nel film) e una rana che sbuca nel verde. Tutti simboli importanti dentro Madre! e rimandi biblici da decifrare.

Cloverfield

La campagna virale di Cloverfield tirò tutti matti a tal punto che, ancora oggi, è difficile capire se il segreto contenuto nel poster sia un qualcosa di concreto o un’allucinazione collettiva. L’attesa del mostro è il mostro stesso… sarà, ma pur di provare a vedere la creatura, celata dai trailer, qualche fan decise di specchiare il poster e si accorse che la forma della coltre di fumo sembrava un volto alieno. Una volta visto nel film la forma del mostro risultò decisamente simile a quella celata nella locandina. Sarà stato voluto? Riuscite a vederlo?

10 Cloverfield Lane

Il secondo film della saga di Cloverfield non poteva che continuare a incuriosire gli appassionati con i suoi poster. In particolare il poster IMAX è pieno di easter egg. Possiamo vedere il robot della Bad Robot nell’erba. Sul fondo della cassetta della posta c’è la scritta TRS (sigla del podcast condotto dal regista Dan Trachtenberg). Sul legno è scritto MEGAN <3 un riferimento a un personaggio chiave della campagna ARG

Split

Un piccolo dettaglio, ma veramente geniale. Non era noto il legame tra Split e Unbreakable prima del suo arrivo in sala. Unendo i due poster però si può notare la perfetta coincidenza delle crepe in continuità. Una tradizione continuata con il successivo Glass.

Captain Marvel

Un poster in solitaria per Carol Danvers? Niente affatto! Siete riusciti a vedere il gatto, ehm flerken, Goose nell’ombra a sinistra dell’immagine ritratto mentre passeggia tranquillamente fuori dal poster?

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