10 buchi di trama dei film: gli errori di sceneggiatura più celebri

Buchi di trama, errori nei film, dieci esempi in cui anche le storie più celebri e amate presentano delle incongruenze in sceneggiatura

Condividi

Ci sono i buchi di trama e ci sono le trame volutamente bucate. Gustarsi i film e ricercare gli errori di sceneggiatura spesso sono due attività contraddittorie. L’affannarsi successivo per dare una spiegazione a tutto, è sintomo di una patologia molto recente che porta ad analizzare i film come un’equazione matematica. È l'approccio sbagliato, come spiega molto bene Patrick Willems nel suo canale YouTube.

Un buco di trama è un qualcosa che non funziona all’interno delle regole stesse impostate dalla narrazione, un non detto che è invece necessario per la comprensione della storia o un errore di coerenza interna. Abbiamo voluto raccogliere 10 esempi significativi di errori di sceneggiatura in film celebri. Non devono essere intesi come un qualcosa che diminuisce la qualità di queste opere o ne rovina la visione ma, in maniera simpatica, l’invito a ricordarsi che nessuno è perfetto e che una storia, qualsiasi storia, va goduta con un minimo di sospensione dell’incredulità. 

Le ali della libertà

Le ali della libertà compie 30 anni quest’anno. Da 30 anni il film di Frank Darabont è considerato uno dei migliori prison movie di sempre (se non addirittura uno dei film migliori), ma è legato a un presunto buco di trama che infastidisce i fan più scrupolosi. Andy Dufresne fugge scavando un tunnel nascosto dietro un poster di Raquel Welch. Come ha fatto a incollare di nuovo il poster alla parete una volta entrato nel buco e iniziata la fuga? La questione è stata recentemente sottoposta da Morgan Freeman a Tim Robbins trovando una rapida risposta che potete leggere qui.

Karate Kid

Un calcione in faccia sancisce la vittoria in Karate Kid… sebbene poco prima si sia esplicitamente detto che il torneo prevede una regola che vieta mosse del genere. Nel culmine del film Daniel LaRusso riesce a battere il campione Johnny Lawrence, nonché suo bullo, con il famigerato "colpo della gru”. Una mossa che avrebbe dovuto valergli la squalifica secondo quanto detto nel film stesso.

Aquaman 

In Aquaman si sottolinea più volte come il supereroe abbia una pelle impenetrabile, persino a prova di proiettile. Complimenti allora al tatuatore! I nemici di Arthur Curry dovrebbero rivolgersi a lui dato che è l’unico uomo che è riuscito a penetrare l’epidermide con un ago e addirittura a tatuargli l’intero corpo. 

Quarto potere

Ebbene sì, anche i capolavori possono avere dei buchi di trama. “Rosabella”, la parola pronunciata in punto di morte da Charles Foster Kane è un enigma. Il giornalista Jerry Thompson viene incaricato di risolverlo. Peccato che l’uomo abbia sussurrato la sua ultima parola in una stanza vuota. La donna che l’ha ritrovato è entrata poco dopo la caduta a terra della palla di neve. Non può quindi avere sentito “Rosabella” e averlo comunicato alla stampa.

Toy Story

In Toy Story i giocattoli non devono farsi vedere vivi dagli umani. Buzz Lightyear arriva nella cameretta di Andy convinto di essere uno space ranger, non certo un semplice giocattolo. Come mai allora si immobilizza come tutti gli altri quando arriva il bambino? Se lo fa “per natura” come può non convincersi di essere un giocattolo? Se lo fa semplicemente imitando gli altri… per quale motivo?

Black Panther

La tribù dei Jabari risiede nel nord del Wakanda. Sono isolati tra le montagne, non interagiscono con altre tribù, non commerciano e non scambiano prodotti alimentari. M’Baku sottolinea che tutti i Jabari sono vegetariani. Quando T’Challa viene sconfitto in duello da Kilmonger viene trascinato da un fiume verso la loro tribù fino a che non viene raccolto da dei pescatori. Ma come è possibile che esista il mestiere di pescatore in una tribù vegetariana che non commercia con l’esterno? Che fanno tutto il giorno, pescano e li ributtano in acqua?

Star Wars: l’ascesa di Skywalker

"In qualche modo Palpatine è tornato". Basterebbe questa frase pronunciata da Poe Dameron per individuare un gigantesco buco di trama in una saga che ne colleziona parecchi e che usa i capitoli successivi e i prodotti collaterali come romanzi e fumetti per spiegarli. Quello del ritorno di Palpatine è un buco di trama o solo pigrizia di scrittura? In ogni caso c'è da dire che questo enorme wormhole narrativo è stato colmato altrove, con qualche elemento dalle serie tv e dai fumetti. Salvati in corner?

Gravity

Gravity è una grande esperienza di coinvolgimento cinematografico. Dal punto di vista scientifico invece lascia un po’a desiderare. Quando Matt si sacrifica per salvare Ryan tutte le regole della gravità, sia quelle vere che quelle dichiarate dal film, saltano ogni passaggio logico. I due astronauti, soli nello spazio, si tengono uniti stringendo ciascuno l’estremità di una corda. Ryan ha il piede incastrato ed è ferma. Matt è di fronte a lei, fermo anche lui nello spazio. Un semplice strattone alla corda l’avrebbe riportato dalla collega. Invece lui si sgancia, per salvare lei e si allontana incredibilmente verso le profondità dello spazio. Quale forza lo spinge? Non ha assolutamente senso! Si può perdonare un errore di gravità in un film che si chiama Gravity?

Il cavaliere oscuro - Il ritorno

Tutti i poliziotti di Gotham sono intrappolati da Bane nei tunnel. Riemergono in salute, tutti lindi e puliti, con le loro uniformi in buono stato mesi dopo (!). La spiegazione, vaghissima, è che sono riusciti a ricevere cibo e acqua e che il villain abbia deciso consapevolmente di tenerli in vita. Pur con questa spiegazione insoddisfacente resta il più grande buco di trama: come hanno fatto a radersi?

Signs

C’è un problema di logica alla base di Signs. Perché degli alieni idrofobi dovrebbero invadere un pianeta costituito dal 71% di acqua? Come pensavano di sopravvivere in territori in cui regolarmente piove, quando dei bicchieri mezzi pieni d’acqua li mettono ko?

Continua a leggere su BadTaste