10 (+1) consigli cinematografici su come passare quel che resta dell’estate
Non sapete dove prenotare? Dovete liberarvi di tre figli e non ci sono babysitter disponibili? Indecisi tra fragola e limone? Qui trovate tutte le risposte ai vostri quesiti
È finalmente agosto, il che significa che siamo in estate, come testimonia il fatto che le temperature si sono alzate; certo, la considerazione che fossero alte già a luglio e a giugno e che lo saranno anche a settembre un po’ smonta tutto il discorso e ci ricorda che la nostra civiltà è avviata lungo una traiettoria autodistruttiva alla velocità dell’autobus di Speed, e che dunque Keanu Reeves è la nostra unica speranza di salvezza.
L’estate è tra noi e finalmente possiamo tornare ad assembr... ah no, ad abbracc... no, neanche, comunque possiamo tornare a fare tutte quelle cose che si fanno d’estate, tra cui le maratone cinematografiche a base di pellicole di arte e cultura.
“Il cineforum di Ferragosto”, così lo chiamavamo tanti anni fa quando non potevi organizzare una grigliata in spiaggia senza ritrovarti l’intera redazione dei Cahiers du Cinéma a strimpellare la chitarra e discutere di espressionismo tedesco. Quest’anno non succederà, per via di quella storia della fine del mondo, ma è proprio per questo che ci siamo noi e i nostri consigli: qui sotto trovate dieci film perfetti per le vostre serate intellettualoidi sulla vostra spiaggetta privata a Capalbio oppure nel cottage di montagna dove custodite il Rolex a cucù del nonno.
Inforcate gli occhiali, salate i pop-corn e stappate una lattina di [spazio a disposizione per lo sponsor], e segnatevi questi dieci titoli.
Miglior campeggio dove mandare la prole
Sleepaway Camp (Robert Hiltzik, 1983)
Innanzitutto parliamo di un posto che si chiama Camp Arawak, che è un nome bellissimo, e si sa che la scelta del luogo di villeggiatura dove abbandonare le proprie creature nelle mani di volenterosi sconosciuti strapieni di ormoni e prontissimi quindi a dimenticarsi i propri compiti in cerca di un limone dev’essere basata su elementi solidi tipo, appunto, il nome del posto. Dopodiché, il campeggio estivo è prima di tutto un’occasione per forgiare il carattere, come insegnava il padre di Calvin; e ci sono pochi modi di forgiare il carattere migliori di rimanere chiusi in bagno con un alveare di api inferocite.
Miglior resort 5 stelle superlusso dove andare dopo aver spedito la prole al campeggio
Piranha paura (James Cameron, 1982)
Hotel Elysium, che già dal nome fa capire di essere un posto fighissimo dove ci sono lussi incredibili tipo il bar dentro la piscina e i cocktailini con l’ombrellino, è il luogo dove James Cameron, poi regista di altre fortunate mete turistiche di lusso come la nave da crociera Titanic, ha mosso i primissimi passi della sua carriera. Come li ha mossi? Come fanno i più grandi: scatenando uno stormo di piranha volanti contro gli ospiti del resort – ecco perché se prenotate ora avete la certezza di trovare una stanza libera.
Miglior ghiacciolo dell’estate
Jack Frost 2 (Michael Cooney, 2000)
Se l’Hotel Elysium è ancora la destinazione di lusso che piace alla gente che piace, la cabana senza nome e in mezzo ai tropici dove soggiorna il cast di Jack Frost 2 è una scelta più misantropa e raffinata insieme – un angolo di paradiso lontano dalla pazza folla e dalla mondanità, dove l’unica famiglia oltre alla vostra sarà quella di un pupazzo di neve mutante assassino intriso di antigelo Paraflù.
Miglior deviazione imprevista durante un viaggio organizzato
Turistas (John Stockwell, 2006)
Turistas è un classico del genere “gruppo di americani in luoghi esotici scoprono che tutto ciò che non è America è MORTE”. È un film nel quale succede esattamente quello che un americano si aspetti che succeda durante un viaggio organizzato in Brasile: si sta andando alla spiaggia, l’autobus si ribalta, si finisce a bere alcolici in un localino del posto, si viene drogati con la droga del sonno, ci si ritrova la mattina dopo a fare da serbatoio per un gruppo di trafficanti di organi. A meno che non siate americani, quindi, state tranquilli: siete al sicuro, il Brasile vi aspetta.
Miglior film che non ti aspetteresti fosse dello stesso regista di quello precedente
Blue Crush (John Stockwell, 2002)
La cifra stilistica di John Stockwell è filmare gente al mare in costumi succinti, come dimostra questo suo film di surf con Kate Bosworth e Michelle Rodriguez che si distingue da un milione di altri film sportivi per assolutamente nessun motivo, e come dimostrano anche altre sue opere indimenticabili, tipo Trappola in fondo al mare (Jessica Alba in bikini e Paul Walker in microslippini), Dark Tide (Halle Berry in bikini e Olivier Martinez in microslippini) e Middle of Nowhere (la locandina è Eva Amurri in bikini).
Miglior cosa da fare quest’estate che ti verrà rinfacciata solo un anno dopo
So cosa hai fatto (Jim Gillespie, 1997)
Ci sono un sacco di cose che potete fare nel mese di agosto e che vi verrebbero rinfacciate immediatamente: potreste andare in giro per i parcheggi di Rimini a rigare la fiancata di tutti i SUV, potreste versare dell’olio extravergine d’oliva nella Fontana di Trevi, potreste mandare all’aria tutti i vostri progetti di vita vendendo tutto quello che avete per aprire un chiringuito sulla spiaggia di Copacabana senza dire a nessun membro della famiglia dove state andando, potreste vestirvi da bistecca e andare a nuotare tra gli alligatori... mentre al contrario se ammazzate qualcuno mentre siete in compagnia di Buffy siete a posto almeno per un anno.
Ovviamente scherziamo. Non ammazzate nessuno!
Miglior versione estiva di Tremors
Spiaggia di sangue (Jeffrey Bloom, 1981)
Tempo fa su New Scientist è uscito uno studio che dimostra come ogni ambientazione possibile in ogni stagione possibile dovrebbe avere la sua versione di Tremors: Tremors nella giungla, Tremors nel centro commerciale, Tremors in pieno inverno, Tremors durante la stagione dei monsoni, Tremors in Brianza e nel Tavoliere delle Puglie. Spiaggia di sangue per esempio è la fisiologica risposta alla necessità dell’essere umano di avere una versione estiva di Tremors, nonché un film che è sostanzialmente Lo squalo spostato qualche metro a riva.
Miglior parco giochi dove spendere le serate tra zucchero filato, neon e zanzare
Adventureland (Greg Mottola, 2009)
Ci siamo occupati della prole e dei genitori, ma ai figli adolescenti in piena tempesta ormonale non pensa mai nessuno? È con il cuore in mano che invitiamo tutte le famiglie con figli che vivono in costante stato di arrapamento ed esplosione di acne a farli andare ad Adventureland, dove lavora tra l’altro anche un giovane Mark Zuckerberg, a dimostrazione che non c’è strada più breve per diventare ricchi e famosi che un’estate passata a provarci con Kristen Stewart.
Miglior abbigliamento estivo
Ace Ventura: missione Africa (Steve Oedekerk, 1995)
Dovunque andiate, chiunque siate, qualsiasi sia la vostra meta e il motivo del vostro viaggio, se dovete scegliere come vestirvi prendete ispirazione da Jim Carrey nel secondo Ace Ventura: la vita altissima tenuta al suo posto da una cintura di cuoio montata sui pantaloni sbagliati, le magliette bianche, le camicie hawaiiane, non esiste look migliore per affrontare un’estate nella quale vedrete, tra le altre, cose gente che gira con la maschera antigas a Ferragosto e al contrario assembramenti talmente fitti da essere diventati un’unica immensa massa di carne tenuta insieme dallo zucchero di canna del mojito. O meglio non esiste estate migliore per farla franca vestendosi da idioti.
Miglior estate che vorrei potesse non finire mai
Mad Max: Fury Road (George Miller, 2015)
Sabbia a perdita d’occhio, costumi incredibili, oltraggiosi e sperimentali, gare con gli amici tra le dune, un sole che spacca le pietre: se questo è l’inverno nucleare figuratevi l’estate.
Best Summer Ever
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