Senza fine
Una località termale fuori dal tempo, un hotel anni ’40, un luogo che sposta il presente chissà dove. Non il passato, la vita trascorsa di Ornella Vanoni, ma la rivelazione – attuale – della sua intimità, esibita attraverso una relazione: il rapporto con la regista. L’energia, il carattere, la musica, i confronti, il caldo, la fatica. Tutto viene ripreso senza risparmiare niente, nemmeno le discussioni tra Ornella ed Elisa. Il film asseconda quello che naturalmente Ornella genera e si piega all’imprevisto, al presente. E poi gli incontri con gli amici, i musicisti, Vinicio Capossela, Samuele Bersani, la tromba di Paolo Fresu che risuona negli spazi vuoti del grande albergo dove tra giornate identiche scandite da cure e trattamenti, prende spazio il racconto, la memoria, ma anche il futuro mentre Ornella si prepara a diventare creatura fantastica fatta di voce e sogno, destinata all’eternità.
Recensioni
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In Senza fine non si sa cosa sia vero o quanto lo sia, cosa si volesse trasmettere o in che modo, eppure questa incertezza ha un’atmosfera talmente decisa da risultare, paradossalmente, appagante.
Bianca Ferrari / 23 feb 2022