Mediterraneo
Avventure, amori e tribolazioni di otto soldati del Regio Esercito Italiano che nel giugno 1941 sono mandati a presidiare un'isoletta greca dell'Egeo dove rimangono sino all'inverno del 1943, dimenticandosi degli avvenimenti bellici in corso. Uno degli otto non tornerà. Senza ambizioni storiche, è una favola, un racconto di formazione, un apologo sull'amicizia virile, sul desiderio di fuga (è dedicato “a tutti quelli che stanno scappando”), sulle difficoltà di crescere. Chiude un'ideale trilogia sul viaggio e su una generazione, quella del regista, formata da Marrakech Express e Turné. Un bel gioco di squadra attoriale e un'accattivante mistura di buffo e patetico con molti stereotipi e qualche leziosaggine ruffiana. Girato nell'isola di Kastellorizo (Megisti in greco). Oscar per il film straniero.
Contenuti
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Mediterraneo uscì trent’anni fa, mettendo fine alla trilogia della fuga e regalando un meritatissimo Oscar a Gabriele Salvatores
Gabriele Ferrari / 31 gen 2021