Grazie ragazzi
Antonio è un attore appassionato ma spesso disoccupato. Di fronte alla mancanza di offerte di lavoro, accetta un lavoro come insegnante di un laboratorio teatrale all’interno di un istituto penitenziario. All’inizio titubante, scopre del talento nella improbabile compagnia di detenuti e questo riaccende in lui la passione e la voglia di fare teatro. Antonio riesce a convincere la direttrice del carcere a mettere in scena la famosa commedia di Samuel Beckett “Aspettando Godot” su un vero palcoscenico teatrale. Giorno dopo giorno i detenuti si arrendono alla risolutezza di Antonio. Si lasciano andare scoprendo il potere liberatorio dell’arte e la sua capacità di dare uno scopo e una speranza oltre l’attesa. Così quando arriva il definitivo via libera, inizia un tour trionfale.
Recensioni
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Francesco Alò / 13 gen 2023
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Il trionfo della pomposa retorica sul teatro e l'arte che cambia gli animi trova in Riccardo Milani un adattamento che limita i danni
Gabriele Niola / 10 gen 2023