Twitch, da giocattolo a fenomeno miliardario

Google vuole acquistare Twitch, ma come ha fatto una piccola start up americana a diventare l'oggetto del desiderio di Mountain View?

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Stanotte Variety e il Wall Street Journal, citando i soliti ben informati, hanno annunciato che YouTube, e dunque Google, sta negoziando l'acquisto di Twitch, la piattaforma di video sharing usata da tutti gli appassionati di videogiochi del mondo.

Ma come ha fatto un sito relativamente piccolo a diventare il centro delle attenzioni di mezzo mondo videoludico e non?

Twitch è stato lanciato a giugno 2011 e, fin da subito, ha raccolto circa 20 milioni di dollari da vari investitori, tra cui alcuni publisher di videogiochi come Take Two.

[caption id="attachment_129529" align="aligncenter" width="600"]Ciao, secondo Google io valgo 1 miliardo di dollari, e tu? Ciao, secondo Google io valgo 1 miliardo di dollari, e tu?[/caption]

Per Google, Twitch potrebbe rappresentare un ulteriore potenziamento di YouTube; il noto sito, infatti, ha un suo servizio per gli streaming in diretta già vastamente utilizzato da molti utenti fra cui Felix Baumgartner che ha trasmesso in diretta il suo salto da oltre l'atmosfera.

Tuttavia YouTube, in questo settore, si piazza decisamente dietro a Twitch: il sito infatti, da solo, copre circa il 44% di tutto il traffico in streaming negli Stati Uniti e totalizza oltre 45 milioni di utenti unici al mese, compresi un milione di utenti attivi che creano contenuti.

Twitch, inoltre, è terzo (dopo YouTube e Netflix) per il consumo di video non in diretta anche se, va sottolineato, gli altri due siti forniscono un tipo di intrattenimento decisamente a più largo spettro e non confinato al settore dei videogiochi.

"Twitch da solo, copre circa il 44% di tutto il traffico in streaming negli Stati Uniti e totalizza oltre 45 milioni di utenti unici al mese, compresi un milione di utenti attivi che creano contenuti."

Il punto di forza di Twitch, però, è un altro: la sua utenza è in crescita e, soprattutto, è parte attiva della comunità. YouTube non ha questo tipo di impegno da parte dei suoi utenti e, almeno per ora, non ha gli strumenti che Twitch offre ai creatori di contenuti.

Come spesso accade in queste situazioni Google può decidere se sviluppare da zero la sua piattaforma, con il rischio che non abbia successo, oppure acquistare un altro prodotto che, invece, funziona già, ovvero Twitch.

[caption id="attachment_129530" align="aligncenter" width="600"]LoL è uno dei titoli più giocati dall'utenza di Twitch LoL è uno dei titoli più giocati dagli utenti di Twitch[/caption]

Un altro punto di forza della start up, inoltre è la fidelizzazione della sua utenza, gli utenti, infatti, guardano filmati di gameplay per ore, mentre su YouTube e altri servizi la soglia di attenzione è spesso inferiore al minuto.

Ad oggi i videogame sono molto popolari anche su YouTube, il canale di Felix "PewDiePie" Kjelberg ha 27 milioni di iscritti, più di qualsiasi altro canale individuale. Per capitalizzare questi numeri YouTube sta avviando, in maniera sperimentale, un progetto per riservare il 5% dei video più cliccati agli inserzionisti che pagano in anticipo, in modo tale da creare una certa concorrenza anche fra i potenziali compratori degli spazi pubblicitari.

Google, inoltre, ha acquistato una quota di minoranza in Machinima, mentre alcuni dirigenti dell'azienda hanno confermato che YouTube introdurrà alcune nuove feature per facilitare la condivisione di video gameplay. Tuttavia Twitch, anche in questo caso, è molto più avanti e ha già concluso accordi con Sony e Microsoft.

Le cose, insomma, sono decisamente complesse e non è detto che, almeno in questo caso, Google abbia il coltello dalla parte del manico.


Per scrivere questo articolo ci siamo basati su un pezzo pubblicato dal Wall Street Journal.

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