Speciale - La conferenza di annuncio di Xbox One

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Abbiamo seguito la conferenza in tempo reale, ecco un riassunto e le nostre impressioni

C’era una grandissima attesa per il reveal della nuova Xbox, anche a causa della mossa anticipata di Sony. Microsoft ha avuto tre mesi di tempo per studiare l’evento dell’avversaria, cogliere le critiche mosse dalla community e prepararsi ad uscire allo scoperto. Considerata l’ora di durata, l’evento si è rivelato molto più orientato a quella che potremmo definire “esperienza Xbox” che ai giochi veri e propri, e in generale rivolto in maniera specifica al pubblico americano, con grande enfasi sull’integrazione televisiva e sui titoli sportivi. 

Dopo un inizio rapido e senza fronzoli a cura di Don Mattrick, presidente della divisione Interactive Entertainment di Microsoft, dove la nuova Xbox One è stata mostrata al pubblico in compagnia del nuovo gamepad e di Kinect 2.0, la conferenza ha levato il piede dall’acceleratore, concedendosi una parentesi piuttosto lunga relativa ai comandi vocali e all’integrazione con la TV, che permetteranno di utilizzare la console come un vero e proprio media center. Non solo giochi quindi, ma possibilità di passare ai canali televisivi o a una sessione di Skype in multitasking, e direttamente con la propria voce. Durante la presentazione, i comandi vocali hanno mostrato reazioni quasi istantanee grazie al rilevamento migliorato di Kinect 2 e al sistema operativo di Xbox One, che promette transizioni fluide, ad esempio, da un gioco, a un canale televisivo, alla navigazione internet. Altra completa novità è il multitasking sullo schermo, che permette di affiancare due finestre in tempo reale (sebbene le effettive applicazioni pratiche al momento ci sfuggano, ndr).

Successivamente, si è passati alle caratteristiche hardware, al momento piuttosto limitate quanto ad approfondimenti. Si è parlato di 8 gigabyte di RAM, architettura a 64 bit, USB 3.0, WiFi integrato, player BluRay, 500 GB di hard disk e tre sistemi operativi coesistenti, uno dedicato ai giochi, uno al kernel di Windows e un ultimo dedicato espressamente al multitasking e al passaggio da un’applicazione all’altra in tempo reale. Quanto al nuovo Kinect, questo non verrà venduto separatamente ma solo come parte integrante di Xbox One, e presenterà capacità di rilevamento aumentate e una nuova videocamera HD a 1080p. Sia il giocatore, sia il controller verranno rilevati dalla periferica, e l’esperienza verrà ulteriormente espansa dal supporto a Smartglass sui tablet, offrendo nuove possibilità di controllo. Il nuovo controller, molto simile nella forma a quello attuale, presenta miglioramenti nella sensibilità dei grilletti e nel grip degli analogici, e, a detta degli sviluppatori, tempi di risposta migliorati del 50%. Anche Xbox Live ha avuto la sua parte, con l’annuncio che l’attuale membership dei singoli utenti rimarrà invariata e verrà trasferita sulla nuova console insieme all'attuale Gamerscore (con nuovi modi per sbloccare Achievements grazie al cloud), e che le potenzialità dell’intero network sono state notevolmente potenziate, passando da 15.000 server attuali a 300.000. Quanto alla condivisione dei contenuti con la “nuvola”, un apposito servizio cloud permetterà di conservare salvataggi, contenuti generici e sequenze di gameplay.

EA Sports è successivamente salita sul palco, lasciando a Andrew Wilson il compito di annunciare ben quattro titoli in arrivo su Xbox One, ossia FIFA 14, NBA Live 14, UFC e Madden 25, basati su un nuovo engine grafico e di simulazione della fisica, EA Ignite. Le sequenze mostrate successivamente non contenevano purtroppo effettivo gameplay, dunque tutte le valutazioni in merito vanno rimandate alle future presentazioni. Quel che è certo è che alcuni contenuti aggiuntivi di Ultimate Team per FIFA 14 verranno rilasciati in esclusiva per Xbox One. Phil Spencer, a capo di Microsoft Studio, ha successivamente introdotto Forza Motorsport 5, disponibile già al lancio della console, e presentato tramite una cinematica, purtroppo non contenente effettivo gameplay. La palla è passata successivamente a Remedy, che ha rivelato Quantum Break, gioco di cui finora non si era mai sentito parlare, tramite un trailer che mescolava sequenze girate con attori veri a cinematiche realizzate, probabilmente, con il motore di gioco. L’atmosfera è sembrata quella tipica dei giochi dello sviluppatore finlandese (noto per Max Payne e Alan Wake), con toni dark e grande enfasi sull’aspetto narrativo.

Quanto ad esclusive, stando all’annuncio dato alla fine del trailer, Xbox One non avrà nulla da rimproverarsi: Microsoft ha infatti promesso 15 giochi esclusivi nei primi dodici mesi dal lancio, 8 dei quali nuove IP. Sul palco è stata poi la volta di Bonnie Ross, di 343 Industries, che ha annunciato una serie TV dedicata ad Halo, prodotta da Steven Spielberg, il quale è apparso brevemente a video.

Don Mattrick è tornato sul palco per la chiusura, annunciando il lancio della console contemporaneo in tutti i territori entro la fine di quest’anno, e lasciando successivamente spazio a una presentazione di Call of Duty: Ghosts, sviluppato da Infinity Ward e introdotto da Eric Hirshberg, CEO di Activision Publishing. Una breve sequenza cinematica, anche in questo caso del tutto avara di gameplay, ha chiuso la presentazione, non prima di ricordare all’utenza il fatto che i DLC del gioco saranno in esclusiva temporale per Xbox One, esattamente come lo sono ora per Xbox 360.

A conferenza ormai conclusa, qualche altro annuncio ha svelato interessanti retroscena. Innanzitutto, non è ancora chiaro se il mercato dei giochi usati verrà messo sotto scacco o meno. Wired ha lanciato l'allarme, sostenendo che l'installazione obbligatoria dei giochi sulla nuova console si tradurrà nell'impossibilità di rivenderli o passarli a qualcun altro senza ulteriori esborsi, ma Microsoft ha già risposto, sostenendo che Xbox One non ostacolaerà il mercato dell'usato. Per contro, la retrocompatibilità con i giochi Xbox 360 è stata del tutto esclusa, a causa dell'incompatibilità con la nuova architettura.

Naturalmente, attendiamo informazioni più precise al riguardo. Inoltre, successivamente alla conferenza i publisher EA, Ubisoft, Bungie e Square Enix hanno confermato il loro supporto alla nuova console, che ospiterà Assassin's Creed IV: Black Flag, Watch Dogs, Destiny, Thief e Battlefield 4.

La presentazione di Xbox One ha suscitato una risposta piuttosto tiepida da parte del pubblico, come confermato monitorando i social network (l’hashtag #xboxreveal su Twitter ha riservato un gran numero di cinguettate a sfondo umoristico, anche da parte di diversi esponenti di spicco del mondo dei videogiochi) e dal fulmineo innalzamento di valore degli stock di Sony, e anche noi non possiamo dirci incantati. L’intenzione di Microsoft, chiaramente, è quella di sfruttare ormai Xbox per calarsi completamente nella guerra senza quartiere dell’intrattenimento a tutto tondo, e i videogiochi rappresentano solo una piccola parte del quadro generale. La rivalità, conseguentemente, non è più solo con Sony, ma anche con Apple e Google, e questo ha richiesto una risposta relativa a un vero e proprio “ecosistema dell’intrattenimento”, non più dedicato espressamente al solo gaming, ma a tutte le forme di investimento del proprio tempo libero. Come prevedibile, di videogiochi in senso stretto si parlerà, semmai, all’ormai prossima E3, alla quale Badgames.it prenderà parte per la prima volta dalla sua fondazione. Rimanete con noi per tutti gli aggiornamenti da Los Angeles, a partire dall’11 giugno.

Per i commenti a caldo, registrati subito dopo la conferenza, non perdete l'Hangout redazionale, disponibile a questo link.

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