Speciale - iPhone 5s & iPhone 5c
Il nostro commento al keynote di ieri...
Qualcuno si aspettava il fantomatico iWatch, tuttavia era chiaro da settimane che, ieri, Apple avrebbe presentato la nuova gamma iPhone. Con la concorrenza di Samsung da un lato e dall'altro le continue pressioni degli investitori, Tim Cook e i dirigenti di Cupertino hanno dovuto studiare la line up invernare della mela morsicata con enorme attenzione. Ormai archiviati, a malincuore, i tempi delle one more thing e dei progetti a la Jobs, Apple si è diretta definitivamente verso una struttura delle presentazioni abbastanza canonica. Dopo i dati commerciali e i saluti di rito, Cook, Schiller e tutti gli altri hanno tirato fuori dal cilindro iPhone 5s e iPhone 5c, il primo è lo scontato upgrade del telefono Apple, il secondo è un'inedita versione "low cost" del device destinata a concorrere con i prodotti coreani (e finlandesi, quando capiremo cosa Microsoft farà con Nokia) di fascia media.
Entrambi i telefoni sembrano decisamente interessanti, iPhone 5s, con un nuovo processore e lettore di impronte digitali si posiziona dichiaratamente nella fascia più alta del mercato e, come sempre, il prezzo rimane piuttosto impegnativo; il modello 5c, invece, ha un target piuttosto diverso. Proposto a 499 euro, il nuovo nato della famiglia iPhone non è né un device ultraeconomico, né uno smartphone di punta diventando un prodotto interessante per chi desidera investire in un telefono moderno ma non può permettersi di spendere cifre troppo elevate. In questo senso l'avvicinamento di Apple al "comune sentire" della middle class ha dell'incredibile; nell'era Jobs il prezzo dei prodotti non era mai stato un problema: a Cupertino si creavano fuoriserie, non utilitarie, come amava dire Steve. In questo caso Cook si è trovato costretto ad imboccare una strada del tutto opposta rispetto a quella percorsa fino a pochi anni fa. Il mercato degli smartphone è infatti saturo di prodotti più o meno equivalenti e solo una diversificazione estrema può permettere alle aziende di sopravvivere. In buona sostanza si sta configurando una situazione simile a quella dei PC fra gli anni '80 e '90: un hardware più o meno standardizzato in cui l'unico fattore di competizione percepibile dall'utente risulta essere il prezzo. Tutti ricordiamo come andò a finire per Apple vent'anni fa (ostinandosi a vendere computer costosi, seppur futuribili, l'azienda si è quasi uccisa da sola) e non stupisce che Tim Cook non voglia commettere gli stessi errori. In questo senso l'arrivo di iPhone 5c può essere visto come un primo - timido - tentativo di modificare la percezione pubblica di Apple, limitando l'elitarismo dei suoi prodotti, in maniera simile con quanto fatto ai tempi di iPad Mini.
Questa decisione, tuttavia, pare non aver avuto ripercussioni sulla solidità tecnologica dei prodotti di punta. iPhone 5s, con il suo processore, la telecamera HD e svariate altre migliorie è un piccolo gioiello ingegneristico capace di tenere viva l'estetica del team di Jony Ive. Vedremo nei prossimi mesi se un pubblico sempre più freddo apprezzerà le novità di oggi, dal nostro punto di vista, pur senza i guizzi geniali di una volta, Apple sta tenendo la barra piuttosto dritta.
I due telefoni arriveranno in Italia a dicembre, mentre iOS 7 sarà disponibile a partire dal prossimo 18 settembre, in contemporanea con l'uscita americana dei terminali.