Speciale - Broforce, anni '80 e non sentirli
Abbiamo provato Broforce e ora ci sentiamo abbastanza virili per esportare la democrazia in ogni angolo del mondo
Se la risposta a tutte queste domande è si e se il vostro sogno nascosto è girare per strada vestiti solo con il vessillo a stelle e strisce d'oltreoceano, Broforce è il vostro gioco.
Dopotutto è inutile nascondersi, l'unica funzione del cervello è quella di fare da tramite fra il braccio (possibilmente muscoloso) e il grilletto, tutto il resto è superfluo, quando non dannoso. Broforce sposa in pieno questa filosofia e, in un solo gioco, riesce a mettere insieme tutto quello che noi, ragazzini cresciuti nel mito di Die Hard e Rambo, abbiamo sempre e solo potuto immaginare: le giungle del Vietnam dominate da cattivi generici, un mondo interamente distruttibile e, soprattutto, tutti i più grandi action hero insieme per sconfiggere i nemici della democrazia, della libertà e dell'AMERICA.
ompra Call of Duty perché "troppo commerciale". Broforce spazza via tutto con la delicatezza di uno stormo di C - 130 a volo radente: due tasti, le quattro freccie direzionali e tantissima azione, nient'altro è necessario per trasformare chiunque in una macchina desiderosa solo di difendere i valori che hanno fatto grande l'AMERICA.
Giocare a Broforce è un'esperienza tantrica, un ricongiungimento con le nostre radici che, dopo decenni di videogames "sperimentali" e storyline "mature" avevamo dimenticato; in pochi secondi il cervello si spegne e due cose diventano importanti, far sventolare la bandiera dell'AMERICA a ogni checkpoint e avanzare sempre di più nei vari livelli, spargendo proiettili e democrazia come se non ci fosse un domani. Broforce è The Expendables senza quel terribile puzzo di ospizio e
"Broforce non è uno sparatutto, è un simulatore di patriottismo"catetere usato che ormai Stallone e soci si tirano dietro ogni volta che appaiono in pubblico, Broforce è l'essenza del cinema su cui siamo cresciuti distillata e resa immutabile nonché eterna dai prodigi del digitale. Qui, nella loro forma pixellosa, i nostri eroi sono sempre giovani, sempre tiratissimi, sempre in azione, sempre pronti a salvare il mondo e a far crescere il seme della libertà usando come concime il piombo dei proiettili e come vanga un fucile semiautomatico.Broforce non è uno sparatutto, è un simulatore di patriottismo.
Broforce ci riporta ai pomeriggi di Bim Bum Bam, a Jovanotti che pubblicizza il NES e alle serate passate in sala giochi a picchiare durissimo sui cabinati di Metal Slug. Ci verrebbe da commuoverci ma sappiamo benissimo che un eroe serio non si commuove. Avete mai visto il T - 800 commosso? O Dredd triste? No, le lacrime sono accettabili solo per un dolore superiore all'amputazione di un arto o per la fatica. Tutto il resto va sopito, tutto il resto va espresso con la musica dei proiettili.