Joker, Todd Phillips sulle scene eliminate che non ci farà mai vedere: "Odio le maledette edizioni estese"

In una nuova intervista, il regista di Joker Todd Phillips ha parlato delle scene eliminate del film. Che non farà mai vedere al pubblico...

Condividi
Il regista di Joker, Todd Phillips, ha rilasciato una nuova intervista a Collider (via Indiewire) in cui ha parlato delle scene eliminate della pellicola vincitrice del Leone d'Oro a Venezia rivelando che non ha alcuna intenzione di mostrarcele né ora né mai.

Odio le maledette edizioni estese. Odio le scene eliminate. Vengono eliminate per una ragione ben precisa. Il film che potete vedere al cinema è il film che avevo intenzione di far vedere al pubblico e non vi mostrerò mai e poi mai una scena eliminata.

Chiaramente, l'odio del filmmaker verso questo genere di contenuti extra non significa che le scene eliminate non esistano. Lo stesso Phillips ha confermato che ovviamente degli "scarti di lavorazione" ci sono perché alcune scene, come l'ingresso di Arthur Fleck allo show di Murray Franklin, hanno avuto svariati ciak:

Ma anche se non amo le scene eliminate, abbiamo fatto questo montato di tutte le volte in cui Joaquin entra in scena perché ogni volta che Murray si alzava per dargli il benvenuto e il sipario si apriva, Joaquin scappava fuori facendo qualcosa di diverso. Sai nel film fa questa piroetta e bacia la donna. Ma abbiamo messo insieme questa cosa del "Diamo il benvenuto a Joker" perché, non lo so, l'abbiamo girata credo 13 volte, sono tutte divertenti e valide tanto che ogni volta pensavo "Oh, ma perché non ho usato questa?".

Joker, una selezione dei nostri approfondimenti sul film di Todd Phillips:

La sinossi ufficiale:

“Joker” del regista Todd Phillips è incentrato sulla figura dell’iconico cattivo, ed è un film autonomo originale, diverso da qualsiasi altro film apparso sul grande schermo fino ad ora. L’esplorazione di Phillips su Arthur Fleck, interpretato in modo indimenticabile da Joaquin Phoenix, è quella di un uomo che lotta per trovare la sua strada in una società fratturata come Gotham. Durante il giorno lavora come pagliaccio, di notte si sforza di essere un comico di cabaret… ma scopre che lo zimbello sembra essere proprio lui. Intrappolato in un’esistenza ciclica sempre in bilico tra apatia e crudeltà, Arthur prenderà una decisione sbagliata che provocherà una reazione a catena di eventi, utili alla cruda analisi di questo personaggio.

Continua a leggere su BadTaste