[GamesCom 2012] A riflettori spenti
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Fra crisi economica e attesa per le nuove console, l'industry videoludica cerca la sua strada...
La GamesCom 2012 è stato il primo evento che BadGames ha seguito direttamente sul posto. Un grande impegno, ma anche una bella soddisfazione per la nostra start up che, nel giro di soli sei mesi, è già riuscita a togliersi parecchie soddisfazioni. Nonostante la giovinezza della testata, però, chi scrive (così come buona parte dei nostri collaboratori) è nell’industry da ormai qualche tempo e, da assidui frenquentatori della città della Cattedrale, non possiamo fare a meno di tirare alcune conclusioni di massima sulla fiera.
Stando ai dati resi pubblici dagli organizzatori, la GamesCom è riuscita anche quest’anno a superarsi, staccando la cifra record di 275.000 biglietti, con oltre 200.000 visitatori privati e ben 24.500 professionisti fra espositori e media vari. Rispetto agli scorsi anni, tuttavia, si è fatta sentire la mancanza di due big player come Microsoft e Nintendo che - per la prima volta - hanno disertato del tutto la manifestazione. Ci si è trovati così nella strana situazione di poter testare il Wii U presso varie terze parti, senza tuttavia la presenza ufficiale dell’azienda di Kyoto. Allo stesso modo Microsoft, probabilmente a causa di una line up invernale non proprio eccelsa, ha preferito evitare la fiera, concentrando le sue forze sul lancio autunnale di Halo 4, Gears of War: Judgement e Fable: The Journey.Diserzioni a parte, tuttavia, Colonia si conferma la patria delle terze parti e, come ogni anno, più che l’hardware, sono stati i giochi i veri protagonisti, con EA, Activision, 2k, Namco e tutti gli altri pronti ad accendere i motori in previsione di una holiday season che si prospetta difficilissima.La crisi economica e, in generale, la stanchezza di un settore che ormai attende con fin troppa ansia le nuove console costringono gli sviluppatori a puntare su titoli di sicuro impatto, tenendo nascoste le eventuali nuove proposte che - a rigor di logica - saranno annunciate quando Sony e Microsoft decideranno di togliere il velo dalle loro macchine di nuova generazione. Tuttavia non possiamo dire che i publisher siano rimasti con le mani in mano. EA, come sempre, mostra una line up più che solida con Dead Space 3, Medal of Honor e Crysis pronti a fare la loro parte. Tuttavia, per quanto riguarda la casa di Redwood, i giochi che ci hanno convinto di più sono stati due outsider di lusso, ovvero lo splendido reboot di Simcity e l’interessante terzo capitolo di Army of Two che, grazie al Frostbyte e alla direzione artistica di Visceral Games potrebbe essere una piccola hit per tutti gli amanti degli action vecchia scuola e della co - op.Anche Activision con l’onnipotente Call of Duty si prepara a tornare in campo; Black Ops II, oltre a una campagna in singolo che ci porterà dagli anni ‘80 fino al futuro prossimo, presenta il solito raffinatissimo comparto multiplayer che, grazie alle novità che vi abbiamo descritto nel nostro articolo, punta - come ogni anno - a proporsi come riferimento assoluto per gli FPS. Tuttavia l’azienda californiana non riposa sugli allori e, oltre a CoD, ci ha mostrato anche altri titoli di tutto rispetto, capaci da soli di farci attendere il 2013 in maniera spasmodica. Deadpool, il gioco ufficiale dedicato all’(anti)eroe Marvel promette una sana dose di azione sanguinolenta inframezzata dallo humor nero tipico del personaggio, mentre The Walking Dead, sviluppato da Terminal Reality promette di essere il gioco di zombi definitivo, con una serie di caratteristiche come la crescita del personaggio, la creazione del proprio gruppo di sopravvissuti e la possibilità di esplorare liberamente le ambientazioni. Tuttavia l’attesa maggiore per quanto riguarda Activision è tutta per Star Wars 1313, l’ancora misterioso titolo di LucasArts che ci metterà nei panni di un cacciatore di taglie impegnato nell’esplorazione dei livelli più bui e periferici di Coruscant, la città capitale dell’impero galattico. Il titolo, con la sua grafica fuori parametro e l’interessante prospettiva di giocare nei panni di un personaggio del tutto avulso ai poteri della forza, potrebbe sancire in maniera definitiva il ritorno del brand di Guerre Stellari nell’universo dei giochi che contano, soprattutto dopo il mezzo passo falso di Star Wars: The old republic. Sul fronte 2k, Borderlands 2 conferma tutto il suo fascino, mentre la prima prova giocata di XCOM ci ha convinti della bontà del lavoro di Firaxis. Per quanto riguarda le sorprese e gli annunci inaspettati, menzione d’onore per Sony e Capcom che hanno portato IP del tutto nuove alla fiera, Tearaway, il nuovo progetto di MediaMolecule potrebbe diventare la prima vera killer app per PSVita, mentre Remember Me, annunciato durante la conferenza stampa di Capcom, unisce alcuni interessani spunti sci fi con un gameplay a metà fra Assassin’s Creed ed Heavy Rain. Entrambi i titoli sono un ottimo segno di vitalità per l’industry e segnalano come, per chi vuole, c’è ancora spazio per l’innovazione anche con le console già sul mercato. Complessivamente, dunque, possiamo dire che la GamesCom 2012 è stata un successo, nonostante il generale tono minore degli stand, l’industry sembra ancora piuttosto reattiva, anche se le difficoltà ormai non si possono più nascondere. Per usare una metafora facile, è come se tutti, publisher, sviluppatori e noi giornalisti, stessimo trattenendo il fiato in attesa dei megaton che dovrebbero arrivare - si spera - all’E3 del prossimo anno, segnando in maniera definitiva dove il gaming andrà nei prossimi cinque/dieci anni. Il motore gira a regimi più bassi di qualche anno fa, tuttavia funziona ancora bene, e questa, in tempi come i nostri, non può che essere una buona notizia.