Archivio Videoludico - Report #8, le novità di gennaio
Da Continue?9876543210 a NES Remix, passando per Cho Aniki, ecco le novità di gennaio dell'Archivio Videoludico di Bologna...
Archivio Videoludico / gennaio 2014
A proposito di film e di cinema. Nel 1935 Alfred Hitchcock si ispira a I trentanove scalini, romanzo giallo dello scrittore scozzese John Buchan, per realizzare Il club dei 39. Opera non tra le più note della sua filmografia, tuttavia particolarmente apprezzata dalla critica. Nel 2013 gli scozzesi di The Story Mechanics riprendono in mano il romanzo per tradurlo in videogioco. Il risultato è un titolo fortemente legato all'opera originale, tanto che per definirlo gli sviluppatori parlano di adattamento digitale, riferendosi a una nuova forma di intrattenimento che mescola letteratura, cinema e videogioco. Il “gioco” si è aggiunto al catalogo dell'Archivio proprio in queste settimane.
Un titolo di nicchia, almeno quanto un'altra delle nuove acquisizioni del mese: Continue?9876543210. Premessa: un personaggio videoludico dopo la morte si ritrova a vagare nei meandri della memoria RAM alla ricerca della pace eterna. Il titolo, realizzato da Jason Oda, già autore di The Perfect Strangers e Skrillex Quest, vanta una stile grafico blocchettoso e affascinante. A riprova che l'universo indie continua a riservare parecchie sorprese, ma soprattutto a concedere ampi margini di sperimentazione agli sviluppatori.
La stessa sperimentazione, o forse sarebbe meglio dire stravaganza, di un titolo giapponese da noi poco conosciuto, ma citato all'interno di un volume interessante pubblicato lo scorso anno. Il libro si intitola “Videogaymes. L'omosessualità nei videogiochi tra rappresentazione e simulazione” e il titolo in questione Cho Aniki. Uno sparatutto a scorrimento che non poteva che essere concepito dalla mente folle di un giapponese. Come dice Luca de Santis, autore del libro:
...Tornano i riferimenti alla scultura classica, alle cariatidi di uomini atletici e muscolosi [...] Boss finali in deshabillé coperti solo di bulloni ma dalle appendici ambiguamente allungabili, geishe con mitra e bazooka, in un delirante calderone di immaginari orientali e occidentali, filtrati però dalle pagine di una rivista per adulti.
Il titolo, per quanto piuttosto ingiocabile, merita un'occhiata, anche solo per poterlo inserire nel proprio curriculum.
E visto che Nintendo sembra ormai al centro di attacchi costanti, ci sembra giusto omaggiarla segnalando l'arrivo in Archivio di NES Remix. Doveroso precisare che non si tratta della semplice riproposizione dei grandi classici Nintendo, ma di una rilettura consapevole e mirata di un'epoca e delle sue regole. Una sorta di piccolo compendio di storia che, nel momento in cui scardina alcune pietre miliari e ne rivisita le meccaniche mediante sfide veloci, ci parla con arguzia di un'era e dei suoi titoli. L'era del NES, la console 8-bit rimasta nel cuore di tanti videogiocatori. Proprio a quell'epoca appartiene la donazione più “toccante” del mese: Metroid, nel suo bel cartuccione per NES, direttamente dal 1988.