I migliori film che (forse) non sapevate fossero tratti dai fumetti
Negli ultimi anni il cinema ha pescato a piene mani dal mondo dei fumetti, ma talvolta capita che il materiale originale rimanga sconosciuto
Anche il magnifico A History of Violence di David Cronenberg non è tutta farina del sacco del celeberrimo regista. Il fumetto originale è datato 1997, scritto da John Wagner e illustrato da Vince Locke. Quest’ultimo è un famosissimo disegnatore che ha dato vita a numerose storie per la rivista inglese 2000 AD, tra le quali spicca una splendida avventura di Judge Dredd (altro personaggio nato su carta). Con il passare del tempo Locke si è distinto per aver dato vita alle cover della band Death Metal dei Cannibal Corpse, spostandosi poi nel mondo dei giochi di ruolo di stampo cartaceo.
Probabile che molti di voi conoscano invece Snowpiercer, prima film e ora serie TV tratto dall’omonimo fumetto (Le Transperceneige, in originale) di Jacques Lob e Jean-Marc Rochette. Questo per dire come, con il passare del tempo, il cinema stia pescando a piene mani da quel magnifico linguaggio in grado di ibridare testo a immagine. Un linguaggio che in molti tendiamo a trascurare, ma che meriterebbe maggiore attenzione da parte di una vasta fetta di utenza, stampa generalista compresa, che tende sempre a elogiare la trama del film, trascurando poi il materiale originale.
Eppure esistono pellicole che salgono agli onori della ribalta anche sui social. Pellicole come quel Tyler Rake di Sam Haargrave e prodotto dai Russo con protagonista Chris Hemsworth e tratta da un fumetto di Ande Parks, degli stessi fratelli Russo e disegnato da Fernando Leon Gonzalez. Oppure come Hercules: il guerriero con The Rock, tratto da Hercules: La guerra dei Traci di Admira Wijaya e Steve Moore (Radical Comics).
Insomma: potremmo continuare per ore, ricordando come anche Dennis la minaccia sia tratto da una serie di strip a fumetti del 1951 o come The Mask peschi a piene mani dal personaggio ideato da John Arcudi e Doug Mahnke. Potremmo, ma non lo faremo. Speriamo con questo articolo di avervi incuriosito un po’ a dare un’occhiata ai titoli sopracitati. Allo stesso tempo, però, speriamo anche di avervi fatto capire quanto sia fondamentale informarsi per poter comprendere appieno il mercato del cinema e, più in generale, dell’intrattenimento moderno.
Un intrattenimento che vive della transmedialità, ma che sembra vergognarsi di dichiararlo.
Se negli scorsi anni i fumetti hanno fatto tanto bene all’industria cinematografica, aspettiamoci un’evoluzione simile anche per quanto riguarda il mercato videoludico. Si tratta, infatti, del media con più idee disponibile al momento sul mercato. Un bacino di contenuti in grado di sfoggiare un’infinita quantità di mondi fittizi distribuiti con cadenza settimanale. Mondi che contengono storie da raccontare e personaggi da scoprire, ma che tengono ancora lontani molti utenti. Questo perché non tutti sono interessati a interagire con l’opera di turno, prediligendo una fruizione più passiva. Non che ci sia nulla di male, dato che questo lascia aperto lo spiraglio della trasposizione sul grande schermo, permettendo un continuo danzare del pubblico da un media all'altro.
E voi che cosa ne pensate? Sapevate che i film citati nell'articolo erano tratti dai fumetti? Siete anche voi convinti che i videogiochi siano la base della prossima ondata di idee che travolgerà il cinema? Fatecelo sapere con un commento qui sotto o, se preferite, attraverso le pagine social di BadTaste.it.
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