È stata la mano di Dio: la protesta dei cinema esclusi e le risposte della distribuzione

Monta la protesta dei cinema che non potranno distribuire È stata la mano di Dio al lancio: abbiamo chiesto un commento alla distribuzione

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Il 24 novembre arriverà in sala uno dei film più attesi dell'anno, È stata la mano di Dio, e la domanda che molti appassionati di cinema che vogliono vedere il nuovo lavoro di Paolo Sorrentino sul grande schermo è: sarà disponibile in un cinema della mia zona?

È una domanda legittima: Netflix raramente distribuisce i propri titoli in un buon numero di copie - il suo interesse principale è lo streaming, e tra le condizioni che propone c'è sempre una ridottissima finestra tra l'uscita in sala e il lancio in piattaforma, cosa che le grandi catene cinematografiche non accettano. I film escono quindi in un circuito di cinema indipendenti, solitamente qualche decina di sale.

Il caso di È stata la mano di Dio è però diverso: vincitore del Gran Premio della Giuria e del premio Mastroianni a Venezia, è stato designato a rappresentare l'Italia nella selezione per l'Oscar 2022 al miglior film internazionale. Inoltre, è il nuovo film di un regista di grande successo premiato con l'Oscar per La Grande Bellezza: insomma, c'erano tutte le carte in tavola per un'uscita ampia al cinema, approfittando peraltro di un momento storico nel quale gli esercenti chiudono un occhio (o due) sulle finestre cinematografiche, accettando in diversi casi l'uscita in contemporanea con lo streaming PVOD (Black Widow) o tempi ridotti tra il lancio in sala e su piattaforma (ormai si è scesi a un mese e mezzo, se non un mese come nel caso di Encanto). L'interesse nei confronti del film di Sorrentino è palpabile, e così molti cinema si sono detti disponibili a proporlo, ma sembra che nelle ultime ore diversi esercenti abbiano ricevuto la notizia che non potranno programmarlo, almeno nella prima settimana.

Citiamo per esempio la Sala degli Artisti di Fermo, che venerdì segnalava:

La Sala degli artisti di Fermo avrebbe dovuto programmare, dal 25 novembre, il nuovo film di Paolo Sorrentino “È stata la mano di Dio”. Il film è distribuito da Netflix, attraverso la Lucky red, con la cui agenzia locale il era stato contrattato e messo in calendario da tempo. Sulla base di questa contrattazione la Sala degli artisti ha programmato dal 18 Novembre il film “Il potere del cane”, sempre distribuito da Netflix attraverso Lucky red.Venerdì 19 Novembre ci viene comunicato che Netflix ha deciso di limitare il numero di copie con le quali uscire nei cinema e pertanto la programmazione alla Sala degli artisti è annullata. Senza discutere, senza alcun margine per parlarne. A una settimana dalla programmazione, dopo che era iniziata la promozione del film e dopo che ci era stato fatto montare un altro film della stessa distribuzione. [...]
Anche il Cinema Comunale di Pietrasanta ha dovuto annullare l'uscita del film, come riporta la Gazzetta di Viareggio:

Come gestione della sala esprimiamo il nostro dispiacere e disappunto per tale comportamento messo in opera dalla società diretta dal signor Occhipinti. Certamente ci rendiamo conto di essere una "piccola" monosala di provincia con uno scarso potere di contrattazione e dunque ci faremo una ragione di quanto successo e continueremo il nostro lavoro ed impegno. Ci scusiamo per questo disguido, che assolutamente non è dipeso da noi, e stiamo lavorando in queste ore per recuperare dei film da programmare che possano incontrare il vostro interesse.

Secondo le nostre fonti, È stata la mano di Dio doveva uscire in un discreto numero copie, ma nella giornata di venerdì tale numero è stato ridotto di molto. È possibile che si sia preferito continuare con la politica di distribuzione "in un numero selezionato di copie", principalmente in zone strategiche (come le grandi città), sfruttando poi il passaparola per il lancio in streaming. Ma è possibile anche che si voglia sfruttare il passaparola per consentire al film di avere gambe più lunghe: pellicole come The Irishman e Sulla mia pelle hanno continuato il loro percorso in sala anche dopo l'uscita in streaming, rimanendo in programmazione fino a due mesi. Nel caso del film di Sorrentino, la speranza di tutti (Lucky Red, Netflix e dell'Italia stessa) è che È stata la mano di Dio venga candidato all'Oscar, quindi non è da escludere che progressivamente più sale potranno offrire la visione del film ai propri spettatori.

Interpellata da noi, Lucky Red ha spiegato che non vi è stata una riduzione delle sale, e che da tempo "i cinema previsti erano 250, una previsione basata sull'importanza e la rilevanza del film di Paolo Sorrentino. Lo storico di uscita dei film Netflix in Italia è stato in media inferiore alle 50 copie. Nell'ultima settimana abbiamo ricevuto richieste in eccesso rispetto a questa cifra." La casa di distribuzione contesta le affermazioni secondo cui alcuni esercenti sarebbero stati costretti a programmare alcuni film in previsione dell'uscita di È stata la mano di Dio, salvo poi vedersi negata la possibilità di portare in sala il film di Sorrentino: "L’unica richiesta che abbiamo fatto ai cinema è stata quella di non interrompere la programmazione nella prima settimana, salvo ovviamente riposi e rassegne già in programma. Non abbiamo posto nessuna condizione di programmare Il Potere del Cane (che ha avuto un’uscita in 100 cinema) a chi montava È stata la mano di Dio, nè di altri titoli Netflix." Va sottolineato che trattative di questo tipo tra esercenti e distributori sono abituali, ed è abbastanza normale che si richieda di programmare titoli meno forti in cambio di titoli estremamente forti (capita regolarmente, per esempio, con i grandi blockbuster Disney). Lucky Red comunque ci conferma che non è esclusa una distribuzione più ampia, o che coinvolga altre sale, dopo la prima settimana: "Una volta uscito il film, capiremo".

è tata la mano di dio

La delusione degli esercenti è relativa al fatto che molti avevano già inserito la pellicola nella loro programmazione e avevano iniziato la promozione con gli spettatori. Cancellare un film a pochissimi giorni dall'uscita in sala non è inconsueto, e può capitare che richieste di questo tipo siano legate a imposizioni di altri cinema di zona o grandi catene. Le condizioni di ogni distribuzione sono legate a decisioni commerciali e spesso riguardano le trattative tra esercenti e distributori. Colpisce però che un periodo di difficoltà come quello post-pandemico si prenda una decisione così drastica a pochi giorni dal lancio, peraltro su un film così importante e prestigioso. Abbiamo chiesto a Domenico DiNoia, presidente della FICE (Federazione Italiana Cinema D'Essai), un commento a riguardo:

Le sale che avevano accettato di programmare il film di Sorrentino erano molte perché si riconosce nell'uscita di questa pellicola un'occasione importante per il cinema italiano, visto che dopo essere stata premiata a Venezia rappresenterà il nostro paese agli Oscar. C'erano e ci sono le condizioni per un bel risultato del film al botteghino, e così le sale hanno accettato di programmarlo nonostante le sole tre settimane di esclusiva cinematografica prima dell'uscita in piattaforma. Spiace se questo numero viene ridimensionato, è un elemento negativo che toglie la possibilità alle sale di dimostrare quanto possono offrire su un film come questo. Mi auguro che questa decisione possa essere rivista, so che non dipende da Lucky Red e spero che insieme a Netflix si riesca a risolvere il problema e possano essere tante le sale che lo programmeranno. Siamo troppo a ridosso con l'uscita: tanti cinema avevano iniziato a pubblicizzarlo e a vendere i biglietti.

Quella in cui ci troviamo è una situazione particolarmente difficile: la ripresa dopo il lockdown sarà lunga e complicata. Esce un film importante, le sale sono felici di programmarlo, e quindi ovviamente si crea sconcerto se così a ridosso con l'uscita si decide di non programmarlo più. Sconcerto non solo da parte delle sale, ma anche del pubblico stesso che voleva vederlo in sala. Oltretutto, non è chiaro il criterio con cui alcune sale avranno la possibilità di programmarlo e altre no. Il nostro auspicio è che si regolamentino i rapporti tra esercenti e piattaforme: ogni parte ha i suoi interessi, ovviamente, ma è necessario raggiungere un equilibrio.

In tutto questo, abbiamo chiesto un commento anche a Netflix, che non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali ma per contesto ci ha confermato che mercoledì 24 novembre film uscirà in 250 sale su tutto il territorio italiano, la piu grande e ampia distribuzione theatrical di un film Netflix in Italia, e che lo stesso produttore Lorenzo Mieli in conferenza stampa martedì scorso aveva citato questo numero dicendosi soddisfatto.

Sappiamo che Sorrentino, già al Festival di Venezia, aveva parlato del suo rapporto con Netflix e di come aveva chiesto il "trattamento Cuaron":

Ci ho parlato quando ero in America, prima della pandemia quindi, mi pare il luogo giusto per un film piccolo fatto bene con mezzi e promozione di un film grande. Sono rimasto stupito da come hanno trattato e lanciato Roma di Cuaron. Ho chiesto se potevo avere esattamente lo stesso trattamento e me l’hanno garantito. Che non è da tutti.

Il regista ha espresso il desiderio che il pubblico potesse vedere il suo film sul grande schermo. La speranza è che ciò possa avvenire nel maggior numero di copie possibile.

Hanno contribuito all'articolo Andrea Francesco Berni e Gabriele Niola.

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