DONNA: Women in revolt, su Artekino Classics un documentario che ripercorre ottant'anni di lotte femministe e va alle radici dell'oggi

DONNA: Women in revolt, su Artekino Classics, è un documentario che ripercorre ottant'anni di lotte femministe e va alle radici dell'oggi

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Il viaggio di scoperta delle nuove proposte della rassegna Artekino Classics inizia con un film che potrebbe costituire un perfetto double bill con C'è ancora domani: se il film di Paola Cortellesi racconta una "resistenza" femminile da un lato privato (che sul finale diventava pubblico), DONNA: Women in revolt si concentra invece interamente sulla dimensione collettiva. La pellicola, un documentario ancor più prezioso nell'attuale panorama sociale, è ora disponibile su arte.tv. Scopriamola insieme, a partire dall'avvincente vita della sua regista, Yvonne Scholten.

DONNA: Women in revolt

Yvonne Scholten e la sua passione per l'Italia

Dalla voce sull'enciclopedia delle donne, scopriamo che Yvonne Scholten, giornalista e scrittrice olandese, nasce a L'Aia nel 1943. Frequenta la scuola elementare e il liceo, entrambi intitolati a Maria Montessori, figura più volte richiamata in Women in Revolt. I suoi genitori sono ferventi comunisti, come la figlia, che col padre, di idee molto intransigenti, finisce per scontrarsi. Concluso il liceo, ottiene una borsa di studio e nel 1961 si iscrive alla facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Amsterdam, considerata feudo dei comunisti. Nell'anno successivo, durante un viaggio in Italia, incontra Paolo Paci, che sposerà sette anni dopo. Risiedendo per lunghi periodi a Roma, frequenta gli intellettuali di sinistra e scopre Antonio Gramsci e l'attività del PCI, rimanendone affascinata.

Mentre scoppiano le rivolte sessantottine, completa la sua tesi su Gramsci e si trasferisce permanentemente in Italia. Prende contatto con la redazione del De Groene Amsterdammer, settimanale di sinistra, per scrivere come corrispondente dall'estero, seguendo le proteste operaie e i movimenti pacifisti. Dopo aver vissuto per alcuni anni in una comune in Toscana, nell’estate del 1978 è di ritorno ad Amsterdam, dove in particolare si occupa del programma radio Hoor Haar (Ascoltala). Negli anni successivi, spostatasi nuovamente in Italia, collabora saltuariamente con Radio Donna, una trasmissione dell’emittente Radio Città Futura dedicata al collettivo femminista che nel 1979 viene presa d'assalto da un gruppo di neofascisti. Un evento che diventa il punto di partenza per Women In Revolt.

Di cosa parla DONNA: Women in Revolt

Il film presenta una carrellata di toccanti ritratti con cui Yvonne Scholten realizza un quadro straordinario di 80 anni di resistenza femminile in un contesto di sconvolgimenti politici. Attraverso documenti d’archivio e interviste, ci conduce in un viaggio eccezionale dietro le quinte del femminismo italiano. Incontrando donne che si oppongono all’oppressione in tutte le sue forme, dai movimenti fascisti ai partiti politici e alla Chiesa, la regista ci mostra ritratti individuali che testimoniano indistintamente gli effetti deleteri del sistema patriarcale.

Alle radici dell'oggi

DONNA: Women in Revolt viene completato nel 1980 eppure parla tantissimo dell'oggi, anzi, va alle radici dell'oggi. Non solo perché inizia raccontando le violenze di un gruppo neofascista (avvenuto l'anno precedente) ma soprattutto perché presenta una contraddizione che perdura, purtroppo, anche nel 2024: i tanti passi (apparentemente) compiuti e la sensazione di trovarsi ancora in un pantano, dove a emergere sono più le storture che gli aspetti positivi. Nel suo documentario, Scholten racconta infatti ottant'anni di lotte e cambiamenti, che vanno di pari passo con le battute d'arresto. Lontano dunque da una visione provvidenziale o spiccatamente educativa, non sorvola su tutte le contraddizioni che si creano anche all'interno dello stesso movimento femminista, che al contrario diventano leva per il suo discorso di fondo: bisogna continuare la battaglia, nonostante le difficoltà.

Dalle figure che intervista, che hanno subito la discriminazione per la loro fede politica e hanno affrontato la guerra e la Resistenza, la regista rimane affascinata, prendendole come modello per se stessa e per gli spettatori. Con l'obiettivo non di far passare un chiaro messaggio ma di invitare a porsi le giuste domande. Cosa è andato storto? Cosa ci insegna la Storia? Cosa si può ancora fare dopo tutto questo tempo? DONNA: Women in Revolt è così una precisa ricostruzione del passato, un lucido ritratto del presente e un forte slancio per il futuro.

Guarda DONNA: Women in revolt

Come vedere i film di ArteKino Classics

Tutti i titoli della rassegna sono visibili sulla piattaforma streaming europea arte.tv, in Italia disponibile gratuitamente al sito arte.tv/it, che propone la versione sottotitolata di un’ampia selezione del catalogo di Arte, costituito da tutti i generi audiovisivi di carattere informativo e culturale: documentari e reportage, cinema d'autore, serie, programmi di infotainment, musica e spettacoli dal vivo.

I titoli sono visibili anche sulle applicazioni arte.tv per smart TV, Fire TV, Apple TV e dispositivi mobili e sul servizio tivùon di tivùsat.

Articolo in collaborazione con ArteKino e arte.tv

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