The Beach Boys, Mike Love: "Noi non siamo immortali, ma la musica lo è"

I registi e i membri del gruppo The Beach Boys hanno regalato qualche curiosità e retroscena del documentario disponibile su Disney+

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Dal 24 maggio su Disney+ è disponibile il documentario The Beach Boys, diretto da Frank Marshall e Thom Zimny, di cui sono stati svelati alcuni interessanti retroscena durante una conferenza stampa a cui hanno partecipato anche Mike Love e Al Jardine.

Marshall ha svelato che, essendo cresciuto a Newport Beach, si è avvicinato fin da giovanissimo alla musica della band, mentre Zimny ha ammesso di aver realizzato un sogno potendo lavorare al documentario perché ha amato la loro musica crescendo, sentendosi inoltre profondamente in connessione con gli artisti.

Jardine ha quindi ricordato che il loro 60esimo anniversario sembrava il momento perfetto per realizzare un progetto simile:

Abbiamo tutti avuto un'esperienza così ricca cantando tutte quelle grandiose armonie, andando in tour e vivendo momenti indimenticabili. Siamo stati fortunati perché abbiamo potuto averli nel corso dei decenni, contando anche su nuovi fan e un nuovo pubblico.

Love ha invece considerato la richiesta della Disney di realizzare un documentario sulla loro carriera e musica un'opportunità unica, corrispondendo inoltre con il cinquantesimo anniversario dell'album Endless Summer:

Lo trovo miracoloso che, oltre 60 anni dopo l'inizio della nostra carriera, stiamo ancora cantando queste canzoni e ottenendo una risposta grandiosa e un incredibile apprezzamento. Siamo felici e non abbiamo altro che gratitudine.

Zimny ha ribadito che considera la musica dei Beach Boys senza tempo e ci sono così tanti aspetti e capitoli della loro carriera diversi. Il regista ha sottolineato:

Spero che questo documentario rifletta la famiglia, ma anche tutti i membri individuali per quanto riguarda ciò che portano musicalmente al mondo e l'energia positiva e il messaggio che molte delle canzoni hanno trasmesso a me, come fan, e alle persone con cui parlo continuamente.


Mike ha svelato che nell'ultima inquadratura a Paradise Cove, dove era stata realizzata la copertina del loro primo album, hanno avuto modo di ritrovarsi con Brian, Al, David Marks, Bruce Johnston e gli altri membri della band, potendo così chiacchierare e cantare insieme accompagnati dalla chitarra brani come Help Me, Rhonda, Surgin' Safari, Fun, Fun, Fun, e Good Vibrations:

In questa epoca e momento storico, penso ci sia così tanta negatività nell'atmosfera, nel mondo, ma la nostra musica porta positività, armonia, amore e speranza.

Love ha spiegato che vedendo il film prova della tristezza perché Dennis e Carl non ci sono più, mentre Brian ha avuto dei momenti difficili, ma la malinconia è accompagnata dall'apprezzamento nei confronti del lavoro compiuto insieme e dall'amore per la musica che li ha sempre uniti.

Al ha invece ricordato come nella mente di Brian ci fosse già una canzone quando iniziavano a lavorarci e aveva già ideato l'arrangiamento:

Brian metteva la mano destra sul piano, sui tasti, e ognuno di noi era una nota. E cantava la melodia e poi iniziavo io. Carl era il terzo tenore e poi c'era Mike che era il baritono. E se era presente Dennis era in un certo senso nel mezzo. Ma erano sempre le mani di Brian sui tasti. E quindi è stato davvero facile. Ma il trucco era che dovevi ricordarti la tua parte. Se non accadeva, allora si rovinava tutto e si doveva iniziare da capo.

Marshall, riallacciandosi alla risposta di Jardine, ha ricordato che se fosse mancato un elemento non si avrebbero i Beach Boys e che tutti loro hanno dato vita a un sound unico.
Frank ha inoltre aggiunto che una delle cose che ama del realizzare documentari è compiere una specie di "piccola caccia al tesoro" perché non si sa mai quando si troverà un elemento prezioso o qualcosa che ti porterà in una direzione inaspettata. In questo caso si è trattato di vecchi filmati in 8mm, fotografie e materiale totalmente inedito. Con una carriera così lunga, inoltre, era praticamente impossibile coprire tutti gli eventi principali, quindi si è deciso di concentrarsi su ciò che ha fatto funzionare la band e sul motivo per cui ha avuto un tale impatto sul mondo della musica e sugli appassionati.

Al ha invece ricordato che le nuove generazioni stanno scoprendo la loro musica in modo nuovo e i brani potrebbero continuare ad avere un impatto in eterno. Mike ha aggiunto:

La musica è immortale. Noi non lo siamo, ma la musica sì.

Love ha poi svelato che le canzoni a cui è maggiormente legato sono Good Vibrations, che incarna totalmente la positività, e The Warmth of the Sun, particolarmente introspettiva, emozionante e triste. Il secondo brano, inoltre, è stato scritto insieme a Brian la notte prima dell'assassinio del presidente Kennedy e, nelle ore successive, hanno provato delle emozioni incredibili, anche se non hanno cambiato le parole del brano dopo quanto accaduto.
Al, invece, ricorda sempre con affetto Christmas Day, tratta dal loro album natalizio, e Help Me. Rhonda perché è stata particolarmente popolare, è divertente da cantare e ti trasmette emozioni positive.

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