Il Centro Sperimentale investirà sulla sua struttura: annullato il progetto del cinema Fiamma

In una conferenza stampa dedicata ad altro, il presidente del Centro Sperimentale ha spiegato la questione del cinema Fiamma

Critico e giornalista cinematografico


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Il presidente del Centro Sperimentale di Cinematografia Sergio Castellitto ha spiegato come mai il progetto di ristrutturazione del cinema Fiamma è stato abbandonato e per cosa saranno spesi quei soldi

Circa due anni fa, nell’estate del 2022, l’allora direttrice del Centro Sperimentale, Marta Donzelli, insieme all’allora ministro della cultura, Dario Franceschini, in una conferenza tenutasi al cinema Fiamma annunciavano che la scuola nazionale di cinema italiana aveva acquistato quel cinema, da anni non più in funzione (costo: 3 milioni di euro), e che aveva intenzione di farlo diventare una sala del Centro Sperimentale (costo della ristrutturazione: altri 3 milioni di euro). Tutto con i soldi del PNRR. Non era solo un annuncio di interesse locale, cioè per la città di Roma, ma testimoniava uno slancio diverso dal solito della scuola di cinema più antica e importante, e un investimento (tra i molti) sulle sale premium.

Oggi, Sergio Castellitto, nuovo presidente del Centro Sperimentale dopo una poco ortodossa (ma non infrequente) sostituzione, all’interno di una conferenza stampa in cui ha annunciato, spiegato e discusso un evento del Centro chiamato “Diaspora: gli artisti in guerra” (una tre giorni di proiezioni e incontri), nel rispondere a una domanda sull’argomento ha commentato la notizia che quel progetto è stato annullato. La prima precisazione è stata che non si è trattato di un caso di rimozione di quanto fatto dall’amministrazione precedente, perché anzi il Centro Sperimentale sta effettivamente cercando una sala da acquistare al momento, ma è stata una scelta dovuta al fatto che le condizioni di quell’acquisizione non esistono più.

"Il Fiamma è stato acquistato con fondi ordinari, cioè del Centro, ma attribuito al PNRR. Ci è stato poi detto che quell’attribuzione non era opportuna. Ci siamo interrogati con il Consiglio di amministrazione su cosa fare, anche perché gravavano sul Fiamma una serie di procure non delineate in maniera chiara (niente di illecito, questioni burocratiche) e soprattutto gravava sul progetto il peso di un costo che non era più di 3 milioni. In questi pochi anni passati, con quello che è successo nell’edilizia romana, è diventato quasi il doppio”.

Quei fondi saranno quindi ridirezionati all’interno del Centro Sperimentale, saranno usati per creare più sale nella scuola e per rimetterla a posto, ha spiegato sempre Castellitto:

“Faremo altre sale di proiezione oltre a quella in cui siamo, quella storica che verrà ammodernata e saranno aumentati i posti. Poi l’aula magna sarà adattata a sala di proiezione. Fin dal primo Consiglio di amministrazione ho proposto di mettere quei soldi qui, dentro il Centro, dove servono: nelle aule, nelle sale cinema, nella cineteca, nei cellari che vanno controllati ogni giorno perché c’è la pellicola dell’archivio storico del nostro paese…”

Non è stata però archiviata l’idea che il Centro Sperimentale debba avere una sala cinematografica al di fuori della sua struttura:

“Tutto questo non esclude che noi si debba avere una sala in questa città, che è la città del cinema. Accadrà. Forse. Dipenderà dal futuro, se ci sarà o meno l’avallo. A Roma ci sono circa 50 sale abbandonate, alcune straordinarie, storiche e belle, ma non è che ci danno la sala che vogliamo, dobbiamo cercarla. Molti di questi cinema chiusi sono o di privati o del comune, che non dà la possibilità di locazione. E non siamo i soli a cercare una sala! Qualcuno penso che cerchi anche di comprare il cinema Fiamma, che per noi non va bene anche per vocazione territoriale: bella via Bissolati ma anche le ambasciate lì hanno chiuso! È cimiteriale! [È una zona di Roma con molti uffici, molto frequentata di giorno ma poco la sera e senza locali ndr]. Si pensi a cosa è successo al cinema America che era a Trastevere al centro della movida, ecco noi vogliamo avvicinare il mondo giovanile. Non per demagogia, ma perché è oggettivo che vada fatto. E poi ci sono anche altre opzioni di cui non voglio parlare perché sono solo nell’aria”.

Vi terremo aggiornati!

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