Alien: Romulus, come è stata realizzata una delle creature più spaventose del film

Alcuni membri del team di Alien: Romulus raccontano come è stata realizzata una delle creature più spaventose del film

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Spoiler Alert

In un'intervista con Variety, alcuni membri del team di Alien: Romulus hanno raccontato i retroscena sulla creazione di una delle principali creature del film, accreditata come Offspring ("La prole"). Le loro dichiarazioni si addentrano in alcuni passaggi chiave della storia: se non lo avete ancora visto e non volete incappare in SPOILER, non proseguite la lettura.

Nel corso delle vicende, Kay (Isabela Merced), ragazza incinta, viene catturata da uno Xenomorfo, rinchiusa in un bozzolo e poi liberata dai compagni. Mentre questi lottano per sfuggire dalla stazione spaziale infestata dagli alieni, la giovane si inietta il fluido sperimentale Z-01 della Weyland-Yutani, composto da materia estratta dagli Xenomorfi e progettato per far progredire l'umanità. Ma quando Rain la inserisce in una criocamera per poterla riportare a casa sana e salva, inizia a partorire un bambino che si evolve rapidamente in un ibrido umano-xenomorfo, definito appunto Offspring.

Come è noto, il regista Fede Álvarez ha privilegiato gli effetti pratici rispetto alla CGI nella realizzazione della pellicola: tutto della creatura doveva dunque essere naturale e sul set è stata interpretata dal giocatore di basket rumeno Robert Bobroczkyi, alto più di due metri. Poiché quest'ultimo non è un attore professionista, spiega Ludovic Chailloleau (supervisore delle animazioni), “il modo in cui si muove è semplicemente unico”, tanto da influenzare l'animazione del personaggio. “Considerando le sue grandi dimensioni e il concetto di [creatura], offre un sacco di cose nuove da guardare visivamente, quindi l'ho trovato eccezionale”.

Quando Kay partorisce, il bambino non è digitale. Il piccolo non si muoveva, ma per Álvarez era importante far capire che fosse ancora vivo. Il primo dilemma di Macarin è stato quello di trovare la giusta espressione facciale. "Non volevamo che [il pubblico] fosse troppo empatico con il bambino, ma che rimanesse un po' terrorizzato”, spiega.

Una volta che il bambino inizia a crescere (a ritmo sostenuto) e a strisciare verso Kay e Andy, Macarin ha aggiunto piccoli dettagli come il sangue extra che cola dai buchi sulla schiena, movimenti alla nuca e una leggera pressione sulla pelle, “per dare quel pizzico di orrore in più che farà rabbrividire e reagire il pubblico”, spiega.

Si è poi passati a migliorare la coda della creatura, con l'obiettivo di renderla diversa da quella di un cane o di un gatto: Offspring non doveva sembrare troppo felice o vivace. "È un omaggio agli anni '80, nello stile del design”, precisa Chailloleau. “Anche i modelli e gli [effetti] pratici, tutto doveva corrispondere al modo in cui lo avrebbero fatto anni fa. Non volevamo prendere in considerazione la CGI, quindi il movimento è molto importante, perché non potevamo animare in quel modo 40 anni fa”.

A un certo punto della storia, l'azione si sposta poi nello Spazio (mentre la stazione inizia a scontrarsi con gli anelli del Pianeta), fonte di nuove sfide. Racconta Macarin:

Quando ci è stato detto: "Abbiamo bisogno che si appenda al soffitto e che si lasci cadere”, Bobroczkyi non poteva più farlo. E non potevamo sostituirlo con uno stunt, perché non ne abbiamo di due metri delle sue proporzioni che possano fare queste cose… Quindi, per tutto quello che si svolge nello Spazio, [Chailloleau] ha dovuto prendere il suo posto e costruire una nuova performance, attingendo a tutto ciò che l'attore aveva fatto nelle riprese precedenti.

Alien: Romulus è al cinema dal 14 agosto. Trovate tutte le informazioni sul film nella nostra scheda.

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FONTE: Variety

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